Rassegna stampa 20.07.11-23.07.11

RS in elaborazione

Rifiuti tossici interrati, sequestrati 55.000 mq a Ceprano
La Provincia 23.11.07 pp.1 e 11

Area Siad (ex Oxi sud). Sequestro compiuto dai carabinieri della stazione di Ceprano, al comando del capitano Pierfrancesco Di Carlo, sequestro probatorio su ordine del procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco

Zone industriali di Anagni e Ferentino, controlli a tappeto dei carabinieri
Il Messaggero Fr 23.11.07 p.35 – di Emiliano Papillo

RS in elaborazione

Rifiuti tossici interrati, sequestrati 55.000 mq a Ceprano
La Provincia 23.11.07 pp.1 e 11

Area Siad (ex Oxi sud). Sequestro compiuto dai carabinieri della stazione di Ceprano, al comando del capitano Pierfrancesco Di Carlo, sequestro probatorio su ordine del procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco

Zone industriali di Anagni e Ferentino, controlli a tappeto dei carabinieri
Il Messaggero Fr 23.11.07 p.35 – di Emiliano Papillo

Inquinamento del fiume Sacco tra i comuni di Anagni, Ferentino, Sgurgola e Morolo, l’Arma e l’Arpa Lazio al contrattacco. Da ieri mattina decine di carabinieri della Compagnia di Anagni, guidati dal capitano Costantino Airoldi con l’ausilio dei tecnici dell’Arpa Lazio hanno iniziato un tour de force sulle aziende nelle aree industriali di Anagni e Ferentino. Non più però solo controlli sugli scarichi e le depurazioni, ma anche all’interno delle fabbriche per verificare o materiali usati e trattati nelle varie produzioni. Tutto è scattato dopo le numerose segnalazioni di odori nauseabondi soprattutto sulla via Morolense tra Ferentino e Morolo e dopo la comparsa di schiuma bianca dapprima nel torrente Rio Mole Santa Maria, in territorio di Anagni e, successivamente a Sgurgola. L’Arpa Lazio ha effettuato diversi prelievi di campioni di acqua da analizzare e con l’aiuto degli uomini del capitano Airoldi vari monitoraggi. Ma da ieri si è deciso di aumentare i controlli spostandosi anche sui materiali usati nei processi di lavorazione. «Non si potrà conoscere nell’immediatezza il risultato di questi controlli, ci sono materiali da analizzare, ma tra qualche giorno avremo un quadro più completo della situazione» hanno spiegato gli inquirenti. Tra l’altro i controlli sulle zone tra Anagni e Morolo estese anche a Patrica e Supino sono stati fortemente voluti dal Procuratore capo De falco che ha incaricato i carabinieri delle Compagnie di Anagni e Frosinone per le analisi. La schiuma ieri nel Sacco è improvvisamente sparita ma gli odori nauseabondi in qualche zona restano.

Picano, nel 2012 partono i lavori per l'aeroporto. Il punto sull'iter del progetto.
La Provincia 23.07.11

L'Aeroporto di Frosinone è sempre più vicino… Entro la fine della primavera prossima potrebbe già aprire il cantiere. Oggi sul quotidiano La Provincia intervista a Gabriele Picano, presidente della società Adf, Aeroporto di Frosinone. (foto d'archivio).

Stando ai tempi fissati dal presidente dell’Adf Gabriele Picano, nel 2012 si potrebbe iniziare a vedere l’impresa lavorare per la realizzazione dell’aeroporto. In effetti, secondo le dichiarazioni di Picano, rilasciate telefonicamente, i tempi dettati ci sono proprio tutti, salvo imprevisti ovviamente, che ci auguriamo questa volta di non dover documentare.
Il Presidente dice: «Dopo l’estate e subito dopo l’ingresso della Regione Lazio nel capitale sociale dell’Adf, verrà convocato un tavolo tecnico, alla presenza delle Ferrovie dello Stato e degli enti che ne fanno parte, per riformulare e quindi trovare un accordo bilaterale alle richieste di chiarimenti avanzate dall’Enac, Ministero della Difesa e dal Ministero delle Infrastrutture. Passaggio necessario ed importante per poter aprire la conferenza dei servizi entro dicembre. Quindi allo scadere dei 90 giorni, tempo massimo per chiudere i lavori, pubblichiamo il bando e si procede con il project financing».
Nei giorni scorsi (il 7 luglio) è stata pubblicata la Vas (Valutazione ambientale strategica) relativa al progetto dell’aeroporto frusinate.
«Ci sono ora 60 giorni di tempo – ha proseguito Gabriele Picano – entro cui tutti i Comuni interessati potranno presentare le proprie osservazioni. Poi tutte le carte andranno alla Regione per il pronunciamento definitivo. I terreni verranno sottoposti quindi, al cambiamento di destinazione urbanistica»

Picano vola in Albania.
Ciociaria oggi 22.07.11 – dal sito ADF

Analizzare possibili prospettive legate ad iniziative di sviluppo attraverso l’esame tecnico del progetto dell’aeroporto di Frosinone: con queste finalità mercoledì il presidente della società Adf spa, Gabriele Picano, si è recato a Tirana, in Albania, per incontrare il direttore generale della Belle Air shpk, Arbi Xhelo; con loro anche il direttore generale della Adf Alessandro Minotti e il direttore delle vendite della Belle Air, Edvin Kepi.

Il progetto dell’aeroporto frusinate è stato ben accolto dal manager albanese, che ha evidenziato le opportunità di sviluppo di rotte commerciali, passeggeri e cargo, dall’aeroporto di Frosinone verso i balcani, riservandosi, comunque, di approfondire e sviluppare il progetto in collaborazione con la società frusinate. Anche Picano, dal canto suo, ha evidenziato gli aspetti positivi di un eventuale sviluppo di un progetto in questo senso, e ha ribadito alla società Belle Air la volontà di dare vita ad una fruttuosa collaborazione. L’incontro, promosso dall’ingegner Dialmi, ha segnato l’inizio di una possibile collaborazione. Altri incontri seguiranno nei prossimi mesi.

Frosinone, ZTL contro l'inquinamento
Il Messaggero 23.11.07 p. 33 (prima) e 35 – di Denise Compagnone

Per combattere l’inquinamento atmosferico niente più targhe alterne. In sostegno al nuovo piano antismog dell’assessore Francesco Raffa (ancora da ultimare) arriva il Piano urbano del traffico approvato dal Consiglio comunale qualche mese fa dopo un iter durato la bellezza di diciotto anni. Via libera quindi alle zone a traffico limitato, alle zone residenziali e a quelle pedonali. Ieri mattina gli assessori Raffa e Maurizio Ciotoli insieme con la consigliera Maria Grazia Baldanzi hanno incontrato le rappresentanze dei commercianti e dei cittadini per discutere con loro la proposta ed eventualmente apportare delle modifiche. Un incontro servito, nonostante qualche polemica, a gettare le basi per una futura e più profonda discussione (le parti si sono riaggiornate al 29 agosto). Come cambierà dunque la mobilità cittadina nei prossimi mesi? Quattro sono le zone residenziali al momento previste dal piano: zona Stazione, Selva Piana, via Po e via Adige e centro storico.
Per combattere l’inquinamento atmosferico niente più targhe alterne. In sostegno al nuovo piano antismog dell’assessore Francesco Raffa (ancora da ultimare) arriva il Piano urbano del traffico approvato dal Consiglio comunale qualche mese fa dopo un iter durato la bellezza di diciotto anni. Via libera quindi alle zone a traffico limitato, alle zone residenziali e a quelle pedonali. Ieri mattina gli assessori Raffa e Maurizio Ciotoli insieme con la consigliera Maria Grazia Baldanzi hanno incontrato le rappresentanze dei commercianti e dei cittadini per discutere con loro la proposta ed eventualmente apportare delle modifiche. Un incontro servito, nonostante qualche polemica, a gettare le basi per una futura e più profonda discussione (le parti si sono riaggiornate al 29 agosto). Come cambierà dunque la mobilità cittadina nei prossimi mesi? Quattro sono le zone residenziali al momento previste dal piano: zona Stazione, Selva Piana, via Po e via Adige e centro storico. «Ma sono da rivedere» ha avvertito Ciotoli. Ad ogni modo con questa definizione si intende l’applicazione del limite chilometrico a 30 km orari e l’installazione di dossi stradali con la relativa segnaletica, per portare il traffico a passo d’uomo e limitare le emissioni in atmosfera. Ci saranno poi le zone a traffico limitato. Sono due: la zona del Liceo Classico Turriziani (via Colle San Pietro e via Acciaccarelli) e l’intero centro storico, delimitato da piazzale Vittorio Veneto, Corso della Repubblica, Largo Turiziani, Sant’Antonio, Fosse Ardeatine, San Gerardo, viale Roma fino ad arrivare di nuovo su piazzale Vittorio Veneto (tutte queste arterie rimarranno comunque percorribili). «Ma non si tratta di zone a traffico limitato fisso – ha spiegato Ciotoli – All’ingresso, infatti, ci saranno i varchi elettronici che dovranno essere attivati in base alle esigenze». È il famoso bando che qualche giorno fa ha tirato in ballo il consigliere di minoranza Danilo Magliocchetti, il quale ha puntato il dito sull’onerosità dell’appalto (stanziati come cifra di riferimento 500mila euro predisponendo comunque un canone fisso mensile di 55mila euro più altre voci varie). «Vuol dire che il Comune intende riscuotere almeno altrettanto in multe?» ha accusato Magliocchetti. Ieri Ciotoli ha risposto non entrando in merito sulle spese, quanto sulle multe: «Non è questa la nostra intenzione – ha detto – Non vedo perché i cittadini debbano farsi fare le multe. Basta semplicemente rispettare il codice della strada. E comunque vogliamo dare un’idea di sviluppo a questa città, non possiamo fermarci alle transenne». Terzo provvedimento previsto dal Piano urbano sono le zone pedonali. Si inizierà in via sperimentale su via Aldo Moro, nel tratto che va dall’incrocio con via Isonzo a piazzale De Mattheis. «Anche in questo caso dipenderà dalle esigenze e servirà un’ordinanza del sindaco – così Ciotoli – Vediamo a settembre come andrà e poi decidiamo se modificare qualcosa». In particolare su questo punto si è soffermata ieri l’attenzione dei commercianti, divisi tra i favorevoli all’iniziativa, interessati ad estenderla su l’intera lunghezza di via Aldo Moro, e i contrari. Così, e con altri sistemi che dovrà prevedere il piano contro lo smog di Raffa, l’amministrazione tenta di dare scacco matto allo smog. «Di certo non più con le targhe alterne – ha detto Raffa – Vedremo se riproporre o meno le domeniche ecologiche. Potevano essere di nuovo strumenti utilizzati se la Regione avesse messo in atto il tavolo di confronto con tutti i comuni della Valle del Sacco come promesso, e se la Provincia avesse attuato l’opera di attenzione promessa sugli scarichi industriali. Ma nessuno dei due l’ha fatto. Dunque stiamo pensando ad altro».