Rassegna stampa 16.03.11

ULTIMISSIME: ESONDA IL FIUME SACCO AL KM. 52 DELLA VIA CASILINA. A COLLEFERRO [SIAMO TRA L'ALTRO PREOCCUPATI PER IL SEDIMENTO IMPREGNATO DI BETA-HCH]
Cronaca live 16.03.11

FROSINONE. ACEA INCONTRA I CONSUMATORI

 
La Provincia FR, 16.03.11, p. 3
 
Incontro tra le associazioni dei consumatori e vertici Acea. L'appuntamento è stato fissato per martedì 22 marzo alle 16 negli uffici di viale Roma.

ULTIMISSIME: ESONDA IL FIUME SACCO AL KM. 52 DELLA VIA CASILINA. A COLLEFERRO [SIAMO TRA L'ALTRO PREOCCUPATI PER IL SEDIMENTO IMPREGNATO DI BETA-HCH]
Cronaca live 16.03.11

FROSINONE. ACEA INCONTRA I CONSUMATORI

 
La Provincia FR, 16.03.11, p. 3
 
Incontro tra le associazioni dei consumatori e vertici Acea. L'appuntamento è stato fissato per martedì 22 marzo alle 16 negli uffici di viale Roma.
Ha assicurato la sua presenza il presidente Ranieri Mamalchi e nella nota inviata dall'ufficio stampa di Acea si specifica come sarà un incontro per «un esame complessivo delle problematiche del sistema idrico integrato con particolare riferimento alla revoca dei finanziamenti della Regione Lazio, stato dei rapporti con l'autorità d'ambito e presenza degli uffici commerciali di Acea Ato5 sul territorio».
In una nota a firma di Luigi Gabriele, rappresentante di Codici, dall'associazione dei consumatori si punta il dito su tre questioni da discutere nel corso dell'incontro: commerciale e fatturazione, interruzione del flusso idrico per stato di morosità e tariffa agevolata.
Sulla prima, Codici parte dalla chiusura dello sportello di Sora che ha inevitabilmente creato qualche disagio ai cittadini. «Suggeriamo e proponiamo, oltre al ripristino del servizio aziendale, l'istituzione dei ‘punti acqua', ovvero degli help desk per i consumatori gestiti direttamente o da personale dei comuni aderenti oppure in accordo di convenzione, da volontari delle associazioni consumatori».
Sull'interruzione del flusso idrico per morosità Codici parla «di procedura illegittima, così come evidenziato da numeroso pronunce giurisdizionali, oltre che immorale e dannoso per i cittadini. Richiediamo al gestore di procedere ad individuare forme alternative di recupero credito concordate con le associazioni».
Infine sulla tariffa agevolata il concetto è chiaro. «Insostenibile il numero di utenti che continua a segnalare l'impossibilità di far fronte ai pagamenti. A tal riguardo suggeriamo l'immediata istituzione di una tavolo formale con la partecipazione delle associazioni dei consumatori della provincia e del gestore per l'istituzione della tariffa agevolata».
Il 22 marzo l'incontro nella sede Acea. Le associazioni dei consumatori sperano in soluzioni che possano accontentare gli utenti.


ANAGNI. I RESIDENTI DELLA CONTRADA COLLACCIANO“PERFORAZIONI? NO GRAZIE”

 
La Provincia FR, 16.03.11, p. 20
 
Residenti della contrada Collacciano sul piede di guerra contro la società che, nel quartiere, intenderebbe dare il via alle perforazioni di nuovi pozzi. Capitanati da Giancarlo Savone, consigliere comunale, i residenti hanno fornito all'Amministrazione Regionale, Provinciale e Comunale nei giorni scorsi il piano quotato a curve di livello e le sezioni dell'area interessata a dimostrazione della modifica sostanziale dello stato dei luoghi qualora si realizzasse il pozzo esplorativo di ricerca per idrocarburi "Anagni 2".
Sono stati gli stessi abitanti, infatti, a considerare "non veritiere le dichiarazioni fatte dalla società riguardo la configurazione attuale dell' area interessata dai lavori, secondo cui la configurazione attuale dell'area interessata dai lavori, posta alla quota di circa 200 m s.l.m., è rappresentata da un terreno pressoché pianeggiante, con condizioni morfologiche tali da non prevedere la necessità di eseguire le opere di sbancamento e di riporto di terreno nell'area da destinare a piazzare. Dalla relazione tecnica redatta dal tecnico incaricato si evince che il terreno in oggetto presenta un dislivello dalla strada a valle di circa m 15. Inoltre, scrivono i residenti in una nota recapitata alla stampa locale, "si evidenzia che il fabbricato più vicino dista circa m 4,25 dal muro esistente che delimita il confine dell'area interessata alla realizzazione del pozzo "Anagni 2".
I residenti chiedono che il sopracitato piano venga presentato nella Conferenza di Servizi che si terrà prossimamente, come contestazione all'esecuzione dei lavori di perforazione del pozzo. Inoltre fanno esplicita richiesta affinché, "qualora si procedesse alla realizzazione del pozzo, vengano messi a conoscenza delle modalità di gestione del controllo delle acque; dei risultati ottenuti dal controllo delle stesse; di possibili soluzioni da adottare nel caso in cui la realizzazione del pozzo "Anagni 2" provocasse un dissesto idrogeologico (essiccazione di uno o più pozzi, smottamento del terreno riportato per ristabilire lo stato dei luoghi ).

 

ANAGNI. POZZO DA SCAVARE ALLA RICERCA DI PETROLIO, COLLACCIANO IN ALLERTA

Il Messaggero FR, 16.03.11 p.36 – di Paolo Carnevale

Tornano alla carica gli abitanti di Collacciano ad Anagni. Contestano il progetto della Pentex di scavare un pozzo nel loro terreno alla ricerca di petrolio. Lo fanno chiedendo che, alla Conferenza dei Servizi che dovrebbe dare l’ok al progetto, venga presentato un loro piano. Che dimostrerebbe come scavare il pozzo cambierebbe sostanzialmente la conformazione geologica della zona. La vicenda risale al 29 ottobre, quando la Regione aveva determinato l’esclusione delle opere per la perforazione del pozzo “Anagni 2” dal procedimento di V.I.A.; in pratica aveva dato il suo assenso al progetto, a condizione che fossero realizzate alcune strutture di sicurezza. Il 15 novembre poi gli abitanti della contrada Collacciano avevano diffidato la Pentex dal realizzare il progetto. Il 28 gennaio 2011 infine la Regione aveva di fatto concesso il permesso di andare avanti. Su questa base i residenti di Collacciano il 28 febbraio scorso hanno presentato uno studio che dimostrerebbe la modifica sostanziale dello stato dei luoghi, qualora si realizzasse il pozzo esplorativo di ricerca per idrocarburi “Anagni 2”. Ed hanno chiesto di essere messi a conoscenza, tra l’altro, ”di possibili soluzioni da adottare nel caso in cui la realizzazione del pozzo “Anagni 2” provocasse un dissesto idrogeologico”.

ANAGNI. ACEA ATO5 PRECISA: "IL PIOMBO? ATTIENE SOLO AI POZZI PRIVATI"

 
La Provincia FR, 16.03.11, p. 20
 
"I problemi connessi al livello di allarme per i valori del piombo attengono esclusivamente ad opere private (pozzi) ubicati in località Ponte del Tremio". Acea Ato 5 ridimensiona quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa relativamente alla presenza di piombo nell'acqua della città dei Papi. Secondo Acea non risultano coinvolte opere di captazionein gestione ad Acea Ato5 e, di conseguenza, risulta escluso il rischio di contaminazione delle reti di distribuzione sul territorio di Anagni, come da nostre recenti analisi di laboratorio. Tuttavia, a maggiore tutela degli utenti serviti dall'acquedotto pubblico, Acea Ato5 SpA ha attivato una campagna di ulteriore monitoraggio volta a potenziare le verifiche sulle opere e sulle reti idropotabili comunali".
 

SUPINO. BONI INSISTE: “IL VERDE PUBBLICO VA RISPETTATO”

 
La Provincia FR, 16.03.11, p. 24
 
E' una campagna di sensibilizzazione al rispetto del verde pubblico quella messa in atto in questi giorni da supinese Marco Boni nei confronti degli amministratori comunali. Dopo gli interventi dei giorni scorsi Boni torna a parlare di abbandono e degrado. Questa volta per per parlare della zona vicino la rinomata fonte Pisciarello e denominata
"Caporaletto". «Un luogo dove, fino a qualche anno fa c'erano delle cannelle dalle quali fuoriusciva una buonissima acqua sorgiva, oggi, incanalata e
portata sulla piazza del Pisciarello. Come si può vedere dalle foto ci sono sacchi pieni d'immondizia, completamente abbandonati in un luogo che dovrebbe essere invece naturale e pieno di verde; un posto dove l'estate si va per stare al fresco e respirare dell'aria buona. Invece la realtà è tutto il contrario perché, oltre ai sacchi d'immondizia e a
quella sparsa, si aggiunge una panchina completamente spaccata e non più in grado di far sedere nessuno. Degrado penso sia la parola più giusta, mentre dovremmo essere tutti più attenti al rispetto della natura!»