Rassegna stampa 14.02.11

IL TRIBUNALE DI FROSINONE ACCOGLIE RICORSO ACEA ATO5 CONTRO CONSUMATORE
Il Messaggero FR 14.02.11 p.43 – di De. Co.
Sul ”minimo impegnato” sulla bolletta dell’acqua, il Tribunale di Frosinone si pronuncia con chiarezza: se anche il contatore segna un consumo pari a zero, perché magari la casa cui è allacciato è disabitata, quella tariffazione va pagata “essendo destinata a compensare i costi generali sopportati dal gestore del servizio idrico al di là dell’effettivo prelievo da parte del somministrato”.

IL TRIBUNALE DI FROSINONE ACCOGLIE RICORSO ACEA ATO5 CONTRO CONSUMATORE
Il Messaggero FR 14.02.11 p.43 – di De. Co.
Sul ”minimo impegnato” sulla bolletta dell’acqua, il Tribunale di Frosinone si pronuncia con chiarezza: se anche il contatore segna un consumo pari a zero, perché magari la casa cui è allacciato è disabitata, quella tariffazione va pagata “essendo destinata a compensare i costi generali sopportati dal gestore del servizio idrico al di là dell’effettivo prelievo da parte del somministrato”.
Lo scrive la dottoressa Alessandra Imposimato, giudice presso la sezione civile del Tribunale di Frosinone accogliendo il ricorso di Acea Ato 5 e condannando una donna, C.F., di Frosinone, al pagamento delle spese processuali per un importo pari a 590 euro.
La sentenza è del 28 gennaio scorso e va a ribaltare quella del giudice di Pace di Frosinone, risalente al febbraio 2009, al quale la donna si era rivolta presentando una domanda di accertamento negativo.
In altre parole la signora aveva chiesto ai giudici del primo grado di dichiarare non dovuta la somma di 132 euro richiesta da Acea Ato 5 come minimo impegnato in riferimento a consumi relativi agli anni 2005/06/07 rilevati in un immobile di sua proprietà disabitato dal 2000.
La difesa della signora si appellava ad una delibera del Cipe risalente al 2005 che dichiara cessata la tariffazione secondo “minimo impegnato”. La Imposimato, invece, controbatte con una sentenza della Cassazione, che specifica che «il cosiddetto minimo impegnato è uno degli strumenti attraverso i quali si garantisce la copertura dei costi di gestione». «E che quindi si paga – sottolineano dalla società – a prescindere dall’effettivo consumo». Dunque un’altra sentenza a fare giurisprudenza, l’ultima di una serie destinata a diventare lunga ogni giorno di più, visti gli aspri toni nei rapporti tra società, autorità d’ambito e cittadini.
Serie apertasi, solo qualche giorno fa, con la sentenza del giudice di Pace di Frosinone che, sulla base dell’assenza di un contratto tra società e utente, ha accolto il ricorso di un cittadino che contestava la fatturazione, condannando Acea Ato 5 al risarcimento delle somme versate. Sentenza alla quale la prossima settimana sarà depositato il ricorso in appello della società, visto che secondo i legali della Spa, essendo quest’ultima l’unica subentrata al servizio prima gestito dai comuni, «non c’è necessità di stipulare nuovi contratti».
Prima ancora però, esattamente il 24 febbraio, è attesa con ansia la sentenza del Tar del Lazio chiamato dal gestore a pronunciarsi sulla validità, e legalità, della deliberazione della conferenza dei sindaci del 2009 con la quale i primi cittadini dell’Ato avevano annullato l’aggiornamento delle tariffe applicato retroattivamente. Una sentenza questa che sarà decisiva sui futuri rapporti tra Acea Ato 5 e Ato.
Infine oggi in Provincia si riunisce la Consulta dei sindaci che dovrà nominare i legali e i tecnici in rispetto alla richiesta dei sindaci che il 24 gennaio avevano chiesto che ogni azione contro Acea Spa fosse suffragata, appunto, da pareri legali e tecnici.

FROSINONE. DOMANI IANNARILLI SI RIUNISCE CON LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI DELLA PROVINCIA. AEROPORTO E INTERPORTO SOTTO LA LENTE.
Ultimissime 14.02.11
Domani alle ore 11,00 presso il Palazzo della Provincia di Frosinone, si terrà la seconda riunione del Presidente della Provincia con le Associazioni imprenditoriali della provincia di Frosinone.

Si discuterà il seguente Odg: Aeroporto, Interporto: stato dell’arte e programmazione. La Cabina di regia con le organizzazioni imprenditoriali della provincia di Frosinone è stata istituita in seguito alla grande manifestazione organizzata dagli Imprenditori presso il centro polifunzionale “Le Fornaci” nel corso della quale il Presidente Iannarilli accolse l’invito a dar seguito ai lavori a livello istituzionale per costituire un fronte comune per cogliere obiettivi precisi che favorissero lo sviluppo. Alla prima riunione dello scorso mese di dicembre 2010 nel corso della quale si decise di creare la Cabina di regia fa seguito quella di domani.


FROSINONE. DOMENICA SENZA AUTO, SCOPPIA IL CASO
Il Messaggero FR 14.02.11 pp.41 (prima) e 42 – di Vittorio Buongiorno
All’insaputa del sindaco e della cittadinanza. Delvino ai vigili: niente multe alle auto meno inquinanti.
Pasticcio al Comune di Frosinone. Ieri il blocco del traffico avrebbe dovuto essere totale, in realtà non è stato così. L’ordinanza era tassativa: stop per tutti, via libera solo agli autorizzati. In realtà i vigili urbani hanno ricevuto un ordine di servizio del loro comandante con cui si imponeva di non multare le auto meno inquinanti. La cosa grave è che dell’iniziativa del nuovo comandante, Francesco Delvino, praticamente al suo esordio, non sapevano nulla né il sindaco, né gli assessori. Né tantomeno i cittadini visto che non era stata data alcuna comunicazione della decisione. Lo hanno scoperto solo i furbi che avevano ignorato il blocco a loro rischio e invece, l’hanno fatta franca. Un’armata Brancaleone. E’ il Comune di Frosinone che per l’ennesima volta ha dato dimostrazione di non essere in grado di far rispettare un’ordinanza neppure ai propri dirigenti. Parliamo del blocco del traffico di ieri. L’ordinanza recitava: blocco totale, anche per i veicoli non inquinanti (quelli ibridi, quelli a gas, addirittura quelli totalmente elettrici). Era probabilmente una forzatura, ma era un modo per trasformare il giorno festivo in un giorno realmente senza automobili. In realtà non è andata così. Sabato nel tardo pomeriggio il nuovo comandante dei vigili urbani, Francesco Delvino, praticamente al suo esordio, ha firmato un ordine di servizio con cui disattendeva l’ordinanza modificandone sostanzialmente il contenuto. Delvino ha dato infatti ordine ai suoi uomini di non multare le auto non inquinanti poiché a suo avviso il testo dell’ordinanza contravveniva alle leggi in vigore. Per completare la frittata non lo ha comunicato a nessuno. Né al sindaco, né all’assessore all’Ambiente, né all’ufficio stampa e quindi neppure alla cittadinanza. «Nessuno si è mai sognato di sconfessare un atto amministrativo vincolante – ha provato a spiegare ieri pomeriggio Del Vino – tanto più se sottoscritto dal mio sindaco. La deroga alle auto ecologiche è da ricercarsi nella norma che ha promosso la stessa ordinanza, così come nella stessa ribadito». Un tentativo di salvare la faccia, con quell’aggiunta («il mio sindaco») francamente esilarante. Nella realtà ieri mattina sono volate parole grosse: il sindaco Marini e l’assessore Raffa da una parte, il comandante dall’altra. Fatto sta che i vigili, a quel punto, non potendo disattendere all’ordine di servizio hanno lasciato andare buona parte delle auto circolanti. In serata lo stesso Del Vino esultava per il 30% di contravvenzioni in meno rispetto alla domenica precedente. Ma per sua precisa disposizione è stato fatto divieto ai vigili di comunicarne il numero. Una iniziativa, quella di Delvino, che rischia di essere devastante per il futuro: di chi dovranno fidarsi i cittadini se non vi è certezza neppure delle ordinanze? Nella nota emanata ieri sera l’assessore Maurizio Ciotoli ha voltato la testa dall’altra parte: «Il trasposto pubblico – ha commentato – ha risposto bbene alle esigenze dei cittadini». E l’assessore all’Ambiente Francesco Raffa se l’è cavata, con qualche imbarazzo, dicendo: «Siamo un cantiere in evoluzione continua. La sperimentazione delle domeniche ecologiche e lo stesso provvedimento sulle targhe alterne sono allo studio di un ulteriore intervento integrativo di rimodulazione». Più che un cantiere in evoluzione un’armata Brancaleone. 

CECCANO, STRADE DESERTE E DECINE DI MULTE MA LE PM10 SONO A QUOTA 40 SUPERAMENTI 
Il Messaggero FR 14.02.11 p.42
Multe salate ai trasgressori e passeggiate (poche) al sole. Ceccano, nella giornata di ieri sperimentava per la prima volta nella sua storia le domeniche di blocco totale del traffico. Una misura che si è resa necessaria visti i valori record di emissione delle pm10 (40 giorni di sforamento dei limiti dall’inizio dell’anno). Dalle 9 alle 13 e poi dalle 15 alle 18, così, nessuno, tranne i mezzi autorizzati, poteva circolare all’interno del centro cittadino, sia nella parte bassa che alta della città (escluse le arterie di collegamento per arrivare alle aree di sosta pubbliche). A fornire ausilio ai disorientati automobilisti, in molti di passaggio da fuori città, i volontari della Protezione civile a consigliare percorsi alternativi nei pressi dei varchi di accesso. Proprio con i mezzi della Protezione civile, in mattinata il Comune ha provveduto, in via sperimentale, al lavaggio delle strade per la rimozione delle polveri depositate. Durante il blocco ha funzionato la navetta gratuita, in partenza dal piazzale della stazione ogni 30 minuti. In pochi però ne hanno usufruito, così come pochi sono stati i cittadini scesi in strada per approfittare della giornata di sole. Dipenderà forse dal fatto che nessun evento è stato organizzato per rendere la città comunque vivibile e attrattiva? La cronaca è che i mezzi, la segnaletica e l’organizzazione stavolta c’erano. E nonostante ciò molti automobilisti hanno voluto circolare lo stesso sulle strade deserte: inevitabilmente gli agenti della Polizia Municipale, lì dove c’era un posto di blocco, hanno dovuto fermarli. Complessivamente le multe verbalizzate (da 80 euro l’una) sono state decine. Nuova misura giovedì con la limitazione alle auto più inquinanti: parte proprio il 17, infatti, l’ordinanza comunale che vieta il traffico alle auto euro 0, 1, 2 benzina e 0, 1, 2, 3 gasolio per tre giorni a settimana (lunedì, giovedì e venerdì), dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 15.30 alle 18.

 
FROSINONE. PIU’ GENTE A PIEDI E MENO AUTOMOBILI
La Provincia FR, 14.02.11, p. 5 – di Laura Collinoli
Tanti a piedi, molti in bicicletta e qualcuno addirittura a cavallo. La domenica ecologica è riuscita.
Per senso civico, o semplice timore di provvedimenti amministrativi, i frusinati hanno lasciato le loro auto a casa o nei parcheggi indicati dal Comune per poter sostare.
Niente flop insomma. Non come quando durante il blocco totale si assisteva ad un via-vai di vetture in pratica tale e quale ad una qualsiasi altra giornata.
Circa centotrenta le violazioni accertate dai ventidue agenti di Polizia municipale in servizio dalle 8 alle 18 di ieri.
Il numero preciso delle contravvenzioni sarà reso noto solo nella giornata di oggi, ma stando al comunicato stampa rilasciato dal nuovo comandante della Polizia municipale, Francesco Delvino, il numero dovrebbe essere quello detto. «Sono state accertate meno del 30% delle violazioni emesse nella precedente domenica ecologica e non tutte in violazione della Ordinanza Sindacale n. 76 del 09/02/2011», scrive Delvino. Considerando che il 24 gennaio, giorno dell'ultima domenica ecologica, le multe erano state 450, il calcolo non è poi così complicato da fare.
«Una vera domenica ecologica. Ho visto poche auto, molta gente a piedi, in bicicletta e cavalli che hanno animato le strade di Frosinone, con evidente soddisfazione da parte dei cittadini». Il più soddisfatto è l'assessore comunale all'ambiente, Francesco Raffa, espressione dei Verdi e per anni presidente del circolo di Legambiente.
«E' necessario che i cittadini comincino a capire che esiste la possibilità di una mobilità differente. Posso capire le rimostranze dei commercianti, ma la salute è un bene primario che va anteposto a tutti gli altri.
E poi ci sono direttive dell'Unione Europea e nazionali ed un piano di risanamento della Regione che vanno necessariamente rispettati».
I FRUSINATI PROTESTANO E LA POLEMICA CORRE VELOCE IN RETE
La Provincia FR, 14.02.11, p. 6 – di L.Col.
Una cosa è certa. Sono più quelli arrabbiati che chi l'ha presa bene. Proprio non va giù, alla maggioranza dei frusinati, la domenica ecologica. Non gli piace perché si sentono in trappola. Costretti a casa perché ‘incapaci' di incamminarsi a piedi verso uno dei parcheggi e saltare su una navetta per arrivare nel posto desiderato.
Certo altra storia è per i commercianti, alcuni dei quali seriamente danneggiati dai nuovi provvedimenti. Alcuni di essi stanno pensando di fare una raccolta di firme per protestare contro le misure adottate dal Comune per cercare di mettere una pezza ad un inquinamento atmosferico da record. In particolare i fiorai ieri erano infuriati. La domenica mattina è un giorno in cui si vende bene ed il 13 febbraio, a ventiquattro ore da San Valentino, è facile che si smerci ancora di più. Ieri, invece, gli affari non sono certo stati d'oro. Del resto chi va a comprare dei fiori in navetta?
La protesta, neanche a dirlo, è esplosa anche su internet, oramai veicolo insostituibile per dire la propria su ogni fatto, qualsiasi questione. Da Ruby al blocco del traffico, giusto per citare due esempi che ultimamente tirano parecchio.
In tanti hanno espresso la loro opinione sul sito www.dimmidipiu.it.
Giuliana è convinta di quello che dice: «Probabilmente ridurre per poche ora le pm10 o polveri sottili servirà poco. Domani con la ripresa settimanale di tutte le attività produttive la situazione cambierà ancora. Automobili, autobus, pullman, riscaldamento degli enti pubblici (chissà perché entrando in numerosi uffici si soffoca per il caldo), attività produttive… E il blocco di oggi a che è servito? A niente.
Dal rovescio della medaglia, però, si dà l'opportunità di fare quattro passi a piedi, ma l'aria sicuramente non sarà pulita».
Qualche suggerimento è arrivato da Tonino: «Fermiamo ai vari ingressi della città le auto che ogni giorno ci invadono,
facciamo fare il percorso esterno ai pullman della Cotral e ridiamo al trasporto cittadino con i mezzi a gas il ruolo per cui è nato. Obblighiamo i pullman che fanno sosta per gli utenti ad accostarsi nei loro spazi predisposti da strisce gialle senza causare file di macchine con motore accesso… e poi se mi consentite impastiamo il tutto con una buona dose di buon senso da parte di noi cittadini e vedrete che alla lunga potremmo sentirci alla pari con il resto d'Italia, dove la ricetta segreta è "tutti per uno" e una città sana per tutti…».
Critico Alessandro: «La cosa che fa ridere è che bloccano il traffico ma lo spostano ai Cavoni, come se quelli dei Cavoni devono beccarsi tutto il traffico di Frosinone.
Serve a lavarsi la coscienza e a far vedere che si fa qualcosa, perché questo è il minimo sindacale che lo Stato chiede.
Ma potenziamento dei mezzi pubblici – a proposito quando c'è il blocco come ci si sposta? -, adeguamento delle strade, allargarle vietando di parcheggiare… E si sa che le macchine inquinano di più quando sono incolonnate».
E ancora Alessandro, con più amarezza: «Il blocco serve se ci sono altre disposizioni in merito, se si lavora tutto l'anno per combattere l'inquinamento.
Ma la buona parte dei cittadini che protesta lo fa perché gli viene tolta la macchina non perché sia in grado di chiedere alternative».
Fa riflettere, invece, la lettera arrivata in redazione a firma di un padre con un figlio portatore di handicap grave, invalido totale al cento per cento con indennità di accompagnamento.
L'uomo ha scritto sulla pagina Facebook del Comune di Frosinone senza ricevere, almeno per ora, alcuna risposta.
«Dovete, perché è vostro dovere, prevedere espressa deroga alla ordinanza 76/2011 per i portatori di handicap che non sono solo i non deambulanti, come già qualche agente di Polizia municipale ha avuto modo di affermare».
Per amore di cronaca è giusto segnalare qualche commento positivo, soprattutto da chi ieri era in tenuta sportiva correndo o andando in bicicletta per le strade della città. «Magari la domenica fosse sempre così…».

 
FERENTINO. ZONA ROSSA, DIVIETO DI TRANSITO IL MERCOLEDI’
La Provincia FR, 14.02.11, p. 12 di e.c.
L'ordinanza è stata firmata ed è già entrata in vigore. Il risanamento della qualità dell'aria è circoscritta ad alcune zone specifiche del territorio comunale. Dunque, si invita tutta la popolazione ad usare il meno possibile l'automobile per la mobilità urbana e a privilegiare l'uso del mezzo pubblico, laddove è possibile e di altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. All'uopo è stata denominata zona rossa quella che si estende lungo via Casilina (interna) dall'interserzione con via Stazione fino all'intersezione con via Aldo Moro (Ponte Grande); via San Rocco Terravalle, dall'intersezione con l'omonima strada (Località Pietralara) sino all'intersezione con viale G. Marconi (Collepero); viale G. Marconi, dall'intersezione con via Croce Tani Fumone e Croce Tani Torre Noverana sino al termine della strada; via A. Pettorini dal civico 27 sino all'intersezione via Casilina, località San Nicola; via Chivi San Benedetto, dall'intersezione con via Casilina sino a viale G.Marconi (Giardinetti Collepero) sino a località La Villetta; via Belvedere dall'intersezione via G.Tofe Morolo sino a via Casilina (località Sant'Agata) e ciò ogni mercoledì dalla ore 9 sino alle 12 e dalle 14,30 sino alle 18. Ovviamente le eccezioni sono per veicoli muniti di permesso per manutentori, veicoli elettrici o ibridi a motore elettrico, alimentati a metano o a gpl, motoveicoli e ciclomotori a quattro tempi; veicoli delle Forze Armate, Pubblica Sicurezza, Vigili del Fuoco, Soccorso, Comune, Provincia, Acea, protezione civile, scuolabus e autobus di linea, macchine operatrici, auto trasporto persone funerali o cerimonie, veicoli medici in visita domiciliare, portatori di handicap, operatori assistenziali. Tali disposizioni si applicano con decorrenza immediata sino al 15 di aprile 2011.
Altro provvedimento riguarda l'abbassamento di un grado del riscaldamento. Tutto questo per il superamento del Pm10 nei primi 40 giorni dell'anno.
 
VEROLI. ALTRI RIFIUTI ABBANDONATI SUL TERRITORIO
La Provincia FR, 14.02.11, p. 15 – di Nicoletta Fini
I rifiuti spuntano come funghi, la mano degli incivili è sempre pronta a colpire, ma l'attenzione da parte dei cittadini perbene e degli enti competenti non sono da meno. La Forestale di Veroli ha individuato il responsabile di una discarica abbandonata sulla strada che da Fontana Fratta conduce in località Bagnara, dove è stato abbandonato materiale edile. Rintracciato, grazie al alcuni documenti rinvenuti accanto ai rifiuti, all'autore è stato intimato di bonificare l'intera area. Rifiuti che sono stati abbandonati, anche negli ultimi giorni, in un altro versante, sulla provicniale Incoranorata, nella zona che da Fontana Fratta conduce a Sora, nell'area tra i confini di Sora, Monte San Giovanni Campano e Veroli. Anche lì la Forestale ha effettuato un sopralluogo. Due ammassi di rifiuti si trovano nel territorio monticiano, uno in quello verolano. Una piazzola dove arrivano le circolari, dove vengono fatti scendere i passeggeri, dove spesso ci si ritrova per scambiare due chiacchiere e si vorrebbe respirare aria pulita. Ma vi si trovano calcinacci, elettrodomestici, televisori. Insomma tutto quanto non è più utile in casa e si pensa ‘male ' di abbandonarlo sul territorio. Abbiamo scritto ripetutamente, e lo hanno rimarcato più volte anche gli stessi amministratori comunali, che esiste un numero verde per la raccolta dei rifiuti ingombranti, ma purtroppo non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ripetiamo il numero verde 800.440.797. Il servizio è assolutamente gratuito.
Tornando alla incivilità di cittadini che non rispettano l'ambiente, per fortuna c'è anche chi ha a cuore la natura e soprattutto la propria e altrui salute. Come ad esempio Giancarlo Pagliaroli, presidente del comitato Focost di Fontana Fratta il quale chiede al comune di Monte San Giovanni Campano, dove insistono gli ammassi di ingombranti, di far bonificare l'area e magari inserire un arredo urbano in un luogo di ritrovo per molti. Il posizionamento di panchine e di un'area verde potrebbe anche far desistere i soliti incivili ad abbandonare rifiuti di ogni genere.
 
 
COMUNICATO STAMPA

La Consulta delle associazioni della Città di Frosinone, unitamente ai comitati di quartiere ed a Cittadinanzattiva-Tribunale del Malato, AIPA, ADOLAS, Frosinone2020, Società operaia di Mutuo Soccorso, AmpiIntercultura, DAS – Diritto alla salute – ha convocato un incontro di lavoro che si terrà Sabato 19 febbraio 2011, alle ore 9,30, presso la CASA DEL VOLONTARIATO (adiacente Cinema ARCI) – Via Pierluigi da Palestrina – Frosinone Scalo – per un esame delle problematiche della difficile organizzazione sanitaria di questa provincia dopo l’entrata in funzione del nuovo ospedale del Capoluogo.

Il fabbisogno sanitario non può essere soddisfatto a causa della carenza di medici ed infermieri, per la precaria organizzazione dei servizi ospedalieri ed ambulatoriali e per la fatiscente, in molti casi insistente, rete di assistenza socio-sanitaria territoriale.

In questo quadro è prioritario intervenire con urgenti provvedimenti per adeguare tutte le unità semplici e complesse della cardiologia; UTIC ed emodinamica efficienti e funzionanti H 24 (7 gg.su 7); rafforzamento della riabilitazione cardiologica; istituzione della UOC di chirurgia cardiovascolare per avere subito il DEA di 2° livello. E’ noto che la ASL di Frosinone ha assunto, da oltre 2 anni un Primario chirurgo cardiovascolare di grande esperienza, docente universitario, che effettua solo visite ambulatoriali e consulenze perché non è stato messo in condizione di fare il suo lavoro, sebbene nel nuovo ospedale siano presenti 2 sale operatorie ed 1 sala di terapia intensiva post-operatoria dedicata a questa specialità.

Si ritiene, inoltre, esaminare come mettere fine agli sprechi, per un uso mirato delle risorse umane e finanziarie alfine di innovare ed affermare una gestione trasparente, legale e partecipata così come richiede anche la legislazione vigente.

Sono stati invitati a partecipare:

gli Onn. Parlamentari ed i Consiglieri regionali della provincia di Frosinone, il Presidente della Commissione sanità della Regione Lazio, il Presidente della Provincia, il Sindaco del Capoluogo – Presidente Conferenza locale della sanità, il Direttore generale della ASL, il Presidente dell’Ordine dei medici, il Direttore sanitario dell’ospedale “F.Spaziani”, i Sindaci dei comuni ove sono ubicate Strutture sanitarie, le associazioni, la stampa.

Frosinone 14.02.11 Francesco Notarcola 339/7507504