Rassegna stampa 14.09.11

Scalia prosciolto dall'affaire Acea Ato 5. Le motivazioni del gup: "il fatto non sussiste" – Il Messaggero Fr 14.09.11 p.35

Scalia prosciolto dall'affaire Acea Ato 5. Le motivazioni del gup: "il fatto non sussiste" – Il Messaggero Fr 14.09.11 p.35

Quattro mesi dopo la sentenza, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Frosinone Francesco Mancini ha depositato le motivazioni del proscioglimento dell’ex presidente della Provincia, Francesco Scalia, del dirigente della Sto, Pilozzi, e degli ex vertici di Acea Ato 5 dalle accuse di abuso d’ufficio e truffa «perché il fatto non sussiste». L’ipotesi accusatoria era che la pubblica amministrazione avesse agito in danno dei cittadini a favore del privato violando la convenzione, imponendo una tariffa non consona e applicandola retroattivamente in modo illegittimo. Il gup non usa mezzi termini: «L’impostazione di fondo dell’accusa risente di contraddittorietà logiche». Si chiede il gup: se Scalia avesse abusato del suo ufficio per favorire Acea, perché il privato avrebbe dovuto truffare il pubblico per ottenere un profitto già acquisito? «E’ assai arduo ipotizzare che ad un medesimo risultato (convincere la conferenza dei sindaci a deliberare la transazione) si sia giunti attraverso due condotte indipendenti tra loro». La tesi difensiva, scrive il gip, è invece «sorretta da solidi e persuasivi riscontri». In sostanza Acea Ato 5 aveva chiesto una revisione della tariffa in quando i costi operativi erano risultati di gran lunga superiori a quelli previsti nel piano d’ambito. «Situazione – spiega il gup – in linea con quanto accaduto in altre parti d’Italia». Maggiori costi per energia, personale e manutenzioni. Tutti realmente sostenuti dal privato, spiega il gup, «conclusione a cui perviene anche la polizia giudiziaria». E Mancini aggiunge che l’accusa non ha dimostrato che le maggiorazioni «dipendevano da inefficienze» del privato. L’iter con il quale si arriva alla transazione è lungo e approfondito e l’ente pubblico «si determina in modo del tutto ragionevole». Tanto da far apparire piuttosto «dubbi i profili di illegittimità contestati». Il gup sostiene anche che è «improprio parlare di retroattività della tariffa perché nel 2007 si decideva anche la tariffa del 2006», visto che il compito dell’assemblea dei sindaci era proprio rideterminare la tariffa del triennio. Per tutti questi motivi si è arrivati al non luogo a procedere.V.B.

Aeroporto di Frosinone, ignorato dall'ENAC nella riunione presso l'Assessorato ai Trasporti regionale (Dimmi di più.it 13.09.11)

Le linee guida illustrate questa mattina dal presidente dell'Enac Cardi vertono principalmente sull’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, sulla conversione di Ciampino a ‘city airport’ e sulla realizzazione e infrastrutturazione dell’aeroporto di Viterbo (nella foto). Dello scalo di Frosinone, nell'incontro tra Enac e Regione Lazio, nessuna traccia…

Si è svolta questa mattina, presso l’assessorato regionale alle Politiche per la Mobilità e il Trasporto Pubblico Locale, una riunione a cui hanno partecipato l’assessore regionale alla Mobilità, Francesco Lollobrigida, l’assessore regionale all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti, l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Mattei, le rispettive direzioni regionali e il direttore centrale di Enac, Alessandro Cardi. Durante la riunione, l’Enac ha presentato agli assessori uno studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale regionale. Le linee guida illustrate dal presidente Cardi vertono principalmente sull’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, sulla conversione di Ciampino a ‘city airport’ e sulla realizzazione e infrastrutturazione dell’aeroporto di Viterbo. Le parti si sono aggiornate con l’obiettivo di un ulteriore approfondimento delle ipotesi prospettate.