Rassegna stampa 12.05.11

REGIONE – PARCHI. ABBRUZZESE: "PROGETTO MERITEVOLE CHE VALORIZZA IL TERRITORIO"

Ultimissime.net, 11.05.11

REGIONE – PARCHI. ABBRUZZESE: "PROGETTO MERITEVOLE CHE VALORIZZA IL TERRITORIO"

Ultimissime.net, 11.05.11

"Il nostro territorio regionale ha una forte connotazione ambientale, basti pensare al fatto che sono riconosciute più di sessanta aree protette, tra parchi, riserve e monumenti naturali. Un'estensione che è pari a quella di una delle nostre province, escludendo naturalmente quella di Roma. Ciò dà il senso di quanto sia importante prendere in carico la cura e la valorizzazione di un patrimonio naturalistico e ambientale che rappresenta non solo e più semplicemente un richiamo turistico, ma un vero e proprio polmone verde che le Istituzioni hanno il dovere di tutelare. Il concetto di sicurezza è dunque quello più strettamente collegato al raggiungimento di tale obiettivo, motivo per il quale ritengo particolarmente meritevole l'iniziativa presentata oggi a favore del Parco di Veio dalla presidente Polverini e dall'assessore Cangemi. Sono altresì convinto che, sulla falsariga delle misure messe in campo dal Governo regionale, anche il Consiglio dovrà fare la sua parte. Sebbene ci sia un quadro normativo sul versante degli incendi boschivi, ancora oggi manca infatti un quadro di riferimento che riguardi nello specifico la prevenzione dal degrado e la salvaguardia ambientale. Un vuoto normativo sul quale, anche in vista del decreto legislativo n. 85/2010 sul federalismo fiscale, è necessario intervenire in sinergia con gli amministratori locali sul territorio". E' quanto riferisce con una nota il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese.

FROSINONE – PROCESSO ACEA. IL GUP: “NESSUN ACCORDO CRIMINOSO”

Ultimissime.net, 11.05.11

Il Gup del Tribunale di Frosinone, Francesco Mancini, ha chiuso la vicenda dell’aumento della tariffa dell’acqua in favore di Acea Ato 5 per cui era stato chiesto il rinvio a giudizio dell’ex Presidente della provincia Francesco Scalia, del Dirigente Responsabile della Segreteria Tecnica Operativa dell’Aato 5 ing. Massimo Pilozzi e di Stefano Tempesta, Luca Matrecano e Barnaba Paglia dirigenti e funzionari della Acea Ato 5. Vari e gravi i reati contestati agli imputati per il fatto che, con delibera della Consulta dei Sindaci del 27/2/2007, la Provincia e l’Ato 5 decidevano di sottoscrivere una transazione con il gestore della rete idrica provincia, appunto l’Acea, che si era aggiudicata il servizio in precedenza. I capi d’imputazione erano abuso d’ufficio in concorso per il Presidente provinciale Scalia ed il Presidente dell’Acea Stefano Tempesta in quanto con questo atto, secondo l’accusa, si riconoscevano maggiori costi per oltre 10 milioni di euro a fronte di lavori mai svolti per l’ammodernamento della rete idrica. Il reato di truffa era stato invece contestato ad altri dirigenti e funzionari Acea (Luca Matrecano e Barnaba Paglia, oltre che al predetto Tempesta) in concorso con l’Ing. Massimo Pilozzi. Per tale ipotesi l’accusa aveva ritenuto che, con artifizi e raggiri, avallati dal Pilozzi, l’Acea Ato 5 avesse fornito dati falsi sulle spese sostenute nella gestione del servizio idrico al fine di farsi riconoscere vantaggi economici non dovuti e successivamente riconosciuti nell’atto transattivo del Febbraio 2007. Al Matrecano e al Paglia erano stati anche contestati i reati di frode nell’adempimento di obblighi contrattuali e la soppressione o falsificazione di documenti. “Oggi, dopo due udienze con l’intervento delle parti civili (provincia e Aato 5 rappresentate dagli Avv. Nicola Ottaviani e Ferdinando Imposimato) e l’interrogatorio di alcuni degli imputati si è passati alla discussione vera e propria con il Pm. Dr. Tonino Di Bona che ha insistito per il rinvio a giudizio di tutti gli imputati – dichiara l’Avvocato Mario Di Sora, legale dell'ingegnere Pilozzi – Nutrito il collegio difensivo che ha sbaragliato l’edificio accusatorio consentendo al Giudice dell’udienza preliminare, Dr. Mancini, di ridimensionare in modo vistoso le richieste della Procura. Hanno preso quindi la parola gli avvocati Carlo Taormina e Pier Paolo Dell’Anno in difesa di Francesco Scalia, Mario Di Sora per l’Ing. Massimo Pilozzi, Giulia Bongiorno e Gianrico Ranaldi per Stefano Tempesta e Carlo Matrecano di Acea, Ciro Pellegrino per lo stesso Matrecano e per il collega Barnaba Paglia. Le difese hanno attaccato frontalmente le conclusioni sia delle parti civili sia dell’accusa dimostrando che alcun accordo criminoso vi è mai stato tra Scalia e Pilozzi da un lato e gli altri dirigenti della Acea al fine di far levitare le spese da riconoscere a quest’ultima. Anzi una circostanziata memoria difensiva prodotta dall’Avv. Di Sora per Pilozzi ha messo in evidenza che tutti gli atti compiuti dalla Segreteria Tecnica Organizzativa vennero redatti in modo tale da penalizzare al massimo l’Acea per i suoi inadempimenti. Pertanto – conclude l’Avvocato Di Sora – la delibera assunta dalla Conferenza dei Sindaci è solo viziata da problematiche di tipo amministrativo, come stabilito dal Tar di Latina, ma non certo frutto di accordi criminosi come aveva proposto la Procura della Repubblica nella sua richiesta di rinvio a giudizio che è stata però accolta limitatamente a reati minori per i soli Matrecano e Paglia i quali andranno a giudizio il prossimo 28 Ottobre”. Per tutti gli altri il Gup ha emesso Sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste, formula ampiamente liberatoria ed assolutoria.

REGIONE – ABBRUZZESE: "AGRICOLTURA, ASSEGNATO PIANO DI INTERVENTO E TUTELA DELLE RISORSE GENETICHE"

Ultimissime.net, 09.05.11

"Ho provveduto ad inviare alla Commissione Agricoltura lo schema di delibera recentemente approvato dalla Giunta Polverini sul Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario. Si tratta del documento con il quale la Regione Lazio, insieme al Piano di Sviluppo Rurale, mette in campo tutti gli strumenti più utili per la conservazione e l'utilizzo sostenibile delle risorse genetiche e vegetali in agricoltura". Così in una nota Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio. "Già i grandi organismi internazionali come la Fao, lo stesso Parlamento europeo, e non di meno la Conferenza Stato-Regioni, hanno dedicato particolare attenzione negli ultimi anni alla tutela del patrimonio genetico autoctono perché possano essere valorizzati e difesi tutti quei prodotti da essi derivati. La Rete di Conservazione e di Sicurezza prevista dalla legge regionale n. 15/2000 – spiega Abbruzzese – ha rappresentato un primo obiettivo raggiunto con 619 aderenti, un dato che per essere consolidato e fornire una fotografia reale del territorio ha bisogno di essere costantemente monitorato, insieme ad una sensibilizzazione degli agricoltori che consenta di ampliare anche il Registro Volontario Regionale al quale attualmente sono iscritte 198 risorse genetiche". "Il tema della biodiversità non è stato ancora sufficientemente metabolizzato, motivo per il quale si rende particolarmente urgente un coinvolgimento di tutti i soggetti che a vario titolo sono presenti e interagiscono con il territorio, a partire dall'Agenzia regionale dei Parchi, dalle Comunità Montane e dagli stessi Enti Locali, così come prevede questo provvedimento regionale. In questo senso credo che l'Arsial potrà fare molto, in termini sia di divulgazione di tipo informativo che di messa a sistema di tali sinergie" – ha concluso Abbruzzese.