Rassegna stampa 14.03.11

ANAGNI. NUBI NERE SULL’EX DEMANIO

La Provincia FR, 14.3.11, p. 15

ANAGNI. NUBI NERE SULL’EX DEMANIO

La Provincia FR, 14.3.11, p. 15
I predatori dell'Area demaniale? Nubi scure si addensano sulla proprietà appena acquisita dal Comune. Anagni vive un momento difficile; non solo per i problemi generali, comuni all'Italia ed all'Europa. La città dei papi risente di un certo modo di governare dal chiuso delle stanze di Palazzo d'Iseo, e dell'assenza di una politica di controllo (leggi: opposizione) che dimostri di avere a cuore il bene dei cittadini. Dopo anni di incertezza e di dubbi, la vasta area ex Demanio Militare, quasi 200 ettari di terreno pianeggiante attraversato da un corso d'acqua, è stata acquistata con fondi comunali, quindi dei cittadini. In attesa di deciderne la destinazione, mentre gli ingenui sognano verdi pascoli incastonati tra strutture leggere e condivise, pare che sia iniziata la tessitura delle trame dei soliti noti. Il Comune avrebbe ricevuto richieste di cessione da parte di società evidentemente interessate a costruire e sfruttare; enti dotati della sufficiente capacità finanziaria, ma non è detto della necessaria sensibilità verso un polmone, unico residuo di una Valle sfruttata e deturpata. Adiconsum Anagni ritiene indispensabile una condivisione ampia e ragionata, sulla destinazione dell'area; ad oggi la maggioranza di governo cittadino continua a definire il sito "zona bianca" intendendo per tale, l'assenza di destinazione urbanistica. Secondo Adiconsum, che in genere è bene informata, un consiglio comunale precedente a quello attuale, deliberò invece in tal senso, stabilendo finalità che, naturalmente rivedibili, impegnano al rispetto normativo. Il disamore di chi crede di poter gestire una città secondo i propri voleri, è ormai dimostrato. Nulla da eccepire sulla porzione offerta alla Regione per la costruzione del nuovo ospedale, sempre che lo si voglia realizzare. Per il resto, Adiconsum proporrà la mobilitazione dei cittadini di buona volontà, al grido di "giù le mani rapaci dal sito dell'ex Demanio Militare!".

 

CASTRO DEI VOLSCI. L’INCIVILTA’ A DUE PASSI DAL FIUME

La Provincia FR, 14.3.11, p. 22, di Marco Bravo
Schiuma oleosa, rifiuti di ogni specie, animali inquietanti e tanta, davvero tanta plastica. Sembra un corso d'acqua che esce da una discarica, uno scenario apocalittico con tutte buste colorate che sbandierano dai rami degli alberi, altro che rievocazione dell'unità d'Italia questo posto sembra una lunga trincea di sudiciume. Stiamo parlando del fiume Sacco, stiamo parlando delle sue condizioni mai mutate, anzi peggiorate. Ad accentuarne il malessere, a due passi dal fiume, uno scenario altrettanto apocalittico: cumuli di immondizia, materiali ingombranti tossici, come lastre di eternit, sanitari, gomme d'auto, monitor, frigoriferi, materassi, plastiche e contenitori d'ogni genere. Nella zona di Limate, sotto i ponti della superveloce, è davvero imbarazzante notare quali e quanti rifiuti sono stati abbandonati. Eppure, la maggior parte di loro potevano essere smaltiti diversamente, senza costi, visto che il comune di Castro dei Volsci è uno dei pochi ad avere un'isola ecologica di raccolta. La valle del Sacco, il suo inquinamento non si misura solo dallo stato del corso d'acqua e delle sue sponde. Perché quei rifiuti a poche decine di metri dal fiume, in qualche modo finiranno per finirci dentro in qualche modo. Basti pensare all'eternit, frantumato e trasportato dal vento. Le persone che hanno la terra su di esso,non ne posso fare quasi più nulla e poi quando arriva la piena i campi circostanti al fiume diventano impraticabili, pieni di rifiuti e di sostanze inquinanti che compromettono irrimediabilmente l'ambiente. Questa situazione ci è stata riferita (e l'abbiamo appurata) da un gruppo di cittadini che non ce la fanno più a sopportare di vivere in un decadimento tale, che vogliono soltanto fare una segnalazione perché si possa in qualche modo arginare non solo il degrado ma lo stesso rischio per la salute umana. Dei residenti ma anche di tanti altri cittadini che ne sono indirettamente colpiti.

 
PROVINCIA DI FROSINONE
LOTTA ALLO SMOG, 115 TRASGRESSORI MULTATI
A FROSINONE LA PIOGGIA NON FERMA LE AUTO, NÉ AIUTA I CONTROLLI DELLA POLIZIA LOCALE

Il Messaggero FR, 14.03.11 pp.47 (prima) e 48
Lotta allo smog a Frosinone: la quarta domenica di blocco totale del traffico del 2011 è stata caratterizzata dalla pioggia. E mentre la vigilia è scivolata via all’insegna delle proteste dei commercianti, che ritengono penalizzante per il commercio lo stop imposto ai veicoli, ora si è in attesa dei dati sulla presenza di polveri sottili nella giornata di ieri nel capoluogo. La pioggia non ha fermato i trasgressori, né dato una mano ai controlli predisposti dalla Polizia Locale. Nell’arco delle dieci ore di blocco (dalle 8 alle 18), le pattuglie dei vigili urbani in servizio in città hanno fermato complessivamente 180 veicoli entrati nell’area urbana: 115 in totale le multe comminate per violazione dell’ordinanza sindacale (il 64%), ciascuna da circa 80 euro. Una percentuale comunque elevata rispetto al numero di mezzi controllati (gli altri erano autorizzati al transito): per più della metà degli automobilisti alla guida, è scattata la sanzione amministrativa. Anche stavolta, il comandante della Polizia Locale, Francesco Delvino, si è dichiarato soddisfatto dell’esito di questa domenica ecologica, sia in termini di rispetto dell’ordinanza da parte dei frusinati in proporzione al numero di abitanti sia per quanto riguarda i controlli effettuati dalle pattuglie nonostante le avverse condizioni meteo. Domenica 27 febbraio, invece, a fronte di 229 auto fermate, erano state elevate 166 contravvenzioni, 51 in più di ieri. Nel capoluogo la prossima domenica di stop alle auto (la quinta dall’inizio dell’anno) è in programma il 27 marzo, poi, salvo modifiche, si riprenderà a novembre con un’altra giornata di limitazioni alla viabilità. Nel frattempo, continua a tenere banco il dibattito incentrato sull’utilità di questo provvedimento: da un lato, c’è chi ritiene che il blocco della viabilità arrechi solo disagi e non incida in maniera determinante al miglioramento della qualità dell’aria, dall’altro, invece, chi sostiene che sia comunque un modo per contenere le polveri sottili nell’atmosfera.
Terza giornata di blocco totale del traffico, intanto, ieri a Ceccano, probabilmente l’ultima per questa primavera 2011. Giornata decisamente tranquilla, complice anche la pioggia, con poche vetture in circolazione, le pattuglie della Polizia Locale e i volontari della Protezione civile al lavoro in corrispondenza dei varchi di accesso alla città. Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, infatti, in base all’ordinanza emanata dal comune come provvedimento per contrastare l’elevato livello di inquinamento atmosferico registrato dalla centralina fissa di piazzale Europa, nessuna vettura poteva circolare in città, escluse le arterie di raccordo. Non sono mancati i disagi per i (pochi) automobilisti, ma la presenza della Protezione civile e della Polizia Locale ai varchi a suggerire vie alternative ha migliorato la situazione. Non sono mancati i trasgressori dell’ordinanza, ma le multe verbalizzate sono state veramente poche, si contano sulle dita di una mano. Gli agenti della Municipale sono stati impegnati anche con la messa in sicurezza di due pali della linea telefonica che, fradici alla base, rischiavano di cadere sul manto stradale. Oggi l’intervento della società sistemerà le cose.

ANAGNI. INQUINAMENTO AMBIENTALE, LA SITUAZIONE RESTA SERIA
Il Messaggero FR, 14.03.11 p.48 – di Paolo Carnevale
Una situazione senz’altro seria, quella dell’ambiente della valle del Sacco. Da tenere sotto osservazione, sia pure senza scadere nel facile allarmismo. Questo, in estrema sintesi, il quadro emerso durante la lettura e l’analisi delle relazioni degli esperti nel Convegno sullo stato della Valle del Sacco tenutosi presso la Sala della Ragione di Anagni. Convegno al quale hanno partecipato oltre che il sindaco di Anagni Carlo Noto, gli assessori all’ambiente comunale e provinciale Guglielmo Retarvi e Fabio De Angelis. E che ha visto presenti esperti come il responsabile dell’Ufficio ambiente Sacco Emanuele Calcagni ed il dottor Francesco Gaudioso del progetto Igeam. Spiccava invece, ed è stata notata da molti nella sala, l’assenza del consigliere regionale del Pdl Franco Fiorito, che avrebbe dovuto esporre le conclusioni del convegno, che sono state quindi affidate al sindaco Carlo Noto.
Si diceva di risultati quantomeno preoccupanti: sono state illustrate le relazioni sulle analisi effettuate nell’ultimo anno. Ci sono stati 27 prelievi di acque superficiali; in 16 casi sono stati notati livelli di attenzione riguardo ai nitriti. In quasi il 30% dei prelievi invece sono stati riscontrati valori di attenzione per quanto riguarda il beta-esaclorocicloesano. Tracce consistenti anche di ferro,manganese, piombo e arsenico. Riguardo ai terreni, sono stati invece analizzati ben 59 campioni. Nel 42% dei casi sono stati riscontrati livelli di attenzione per la presenza di piombo; e nel 37% dei casi sono state trovate tracce consistenti di arsenico. In due casi su 11 prelievi complessivi infine sono state trovate tracce di piombo e zinco nei sedimenti fluviali.
Insomma come si diceva, una situazione seria. Per la quale il sindaco Noto ha assicurato tutto l’impegno della sua giunta: L’ambiente è e resta una priorità”. Previsto incontri nei prossimi giorni per definire il quadro degli interventi da fare sia per la prosecuzione dei controlli,sia per gli interventi concreti.


FROSINONE. LA NATURA INSEGNATA AI RAGAZZI

La Provincia FR, 14.3.11, p. 9
Con il ritorno della stagione privaverile riprende il ‘Laboratorio Natura Ambiente'. L'iniziativa, a cura dei volontari della sezione provinciale della Lipu (la Lega Italiana Protezione Uccelli), si prefigge di favorire lo sviluppo di una cultura naturalistica ed ambientale tra gli alunni delle scuole della provincia di Frosinone. L'attività didattica avrà luogo presso gli istituti scolastici ed all'interno delle riserve naturali presenti sul territorio; nei suddetti luoghi gli alunni degli istituti elementari e medi che aderiranno al progetto – la partecipazione è completamente gratuita – potranno prendere parte ad iniziative didattiche a sfondo naturalistico-ambientale. Gli insegnanti interessati all'iniziativa possono contattare il 320 6661170.
La prima iniziativa si è tenuta presso il Centro didattico del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise di Villetta Barrea.
Prossimo appuntamento giovedì 24 marzo presso la riserva naturale del lago di San Giovanni d'Incarico – Isoletta d'Arce, a partire dalle 10.
Protagonisti, in questa occasione, saranno gli studenti di una prima media della scuola di San Giovanni Incarico.