Rassegna stampa 15.09.11-18.09.11

Prima vittoria della Consulta delle associazioni a Frosinone: il Comune si impegna a salvaguardare l'area archeologica a Piazzale De Mattheais
Il Messaggero FR 16.09.11, pp.33 (prima) e 36 – di Gianpaolo Russo

Prima vittoria della Consulta delle associazioni a Frosinone: il Comune si impegna a salvaguardare l'area archeologica a Piazzale De Mattheais
Il Messaggero FR 16.09.11, pp.33 (prima) e 36 – di Gianpaolo Russo

Scavi archeologici: il Comune di Frosinone assume l’impegno di salvaguardare l’area di De Matthaeis. Ieri il consiglio comunale all’unanimità dei presenti (membri di centro sinistra ma anche di centro destra) ha votato a favore della delibera voluta e proposta dalla Consulta delle associazioni cittadine per ciò che attiene gli scavi archeologici in corso in via De Matthaeis. Quattro i punti approvati, alcuni a causa di emendamenti hanno subito delle modifiche. Eccoli. 1) Avviare tutte le iniziative necessarie atte alla salvaguardia, attraverso l’apposizione dei vincoli diretti ed indiretti, alla tutela e alla valorizzazione dell’intera area archeologica in oggetto. La valorizzazione dell’area in esame, destinandola in parte anche ad area museale e il recupero dei vari beni archeologici rinvenuti nel corso degli anni su tutto il territorio comunale, beni di indubbio valore archeologico e storico, rappresenterebbe un’occasione per la crescita economica e culturale della città, essa si arricchirebbe di un patrimonio che la renderebbe più attraente, sviluppando da una parte il senso di appartenenza dei cittadini al proprio territorio e dall’altra l’attrattiva turistica, con un progetto di recupero promosso dal Comune e concordato con Regione e Provincia per la crescita della qualità della vita culturale e sociale della città; 2) Avviare, unitamente a Provincia, Regione e Università del territorio laziale, un progetto di ricerca e di studio sulla civiltà volsca, con la finalità di arricchire le conoscenze delle nostre origini e di dar vita ad un museo nazionale dedicato all’antico popolo che abitava queste terre; 3) Pianificare una corretta gestione del territorio comunale, attraverso la redazione di una Carta Archeologica, con la finalità di tutelare preventivamente tutte quelle zone ritenute di interesse archeologico; 4) costituire una commissione di esperti, espressione dell’associazionismo che, in collaborazione con i funzionari di zona della Soprintendenza e con la direzione del Museo Archeologico, possa esercitare azioni di verifica del territorio anche in occasione di scavi al fine di arginare il fenomeno del saccheggio e della distruzione del patrimonio.
Insomma, una serie di vincoli soft. Ma la Consulta delle Associazioni ne prende atto con soddisfazione «del sì all’unanimità della proposta di delibera popolare firmata da 916 cittadini, promossa dalle associazioni e presentata lo scorso 17 giugno». Ma non si ferma: «Chiediamo alla Nuova Immobiliare di fare un passo indietro per contribuire all’acquisizione dell’area da parte del Comune, nell’interesse generale della città ottenendo qualche altro terreno per realizzare il progetto».

Frosinone e il Lazio incontrano l'Europa; 14.o workshop turistico Buy Lazio
Il Messaggero FR 17.09.11 p.47 – di Denise Compagnone

Frosinone, e il Lazio, incontrano l’Europa. Finalmente. Alla Villa comunale del capoluogo, da giovedì fino a domenica, è in corso la quattordicesima edizione del workshop turistico Buy Lazio, organizzato dall’Unione regionale delle Camere di Commercio del Lazio in collaborazione con l’assessorato regionale al turismo. Postazioni vivaci, bandiere al vento e lingue diverse che si accavallavano l’una sull’altra. Una Villa trasformata per quattro giorni in un melting pot variegato e multicolore. Settantacinque compratori provenienti dai mercati europei così hanno avuto lo spazio, e il tempo, di conoscere e relazionarsi con 132 aziende del Lazio accreditate in rappresentanza di circa 250 operatori. Mercato di riferimento è stato, come per gli ultimi tre anni, l’Europa, presente con venti paesi, per lo più del centro ed est europeo, della Scandinavia, Francia, Spagna e Regno Unito. Di fronte a loro, dall’altra parte del tavolo, in incontri cadenzati e programmati grazie ad un’agenda elettronica (che ha già fatto registrare più di mille appuntamenti), i rappresentanti territori che ruotano intorno a Roma e delle strutture ricettive, o tour operator, o associazioni, che su di esso insistono. Al centro della discussione il Lazio, appunto, e le diverse facce del turismo nel Lazio: le città d’arte, i parchi, l’enogastronomia, il mare, lo sport, la religione. Con l’obiettivo di presentare l’intero volto turistico della Regione per linee di prodotto, così da facilitare l’inserimento dei percorsi che passano per queste latitudini nei pacchetti dei tour operator internazionali. Proprio per questo, inoltre, oggi e domani, i buyer partiranno fisicamente alla scoperta delle ricchezze turistiche, architettoniche, paesaggistiche dei territori. «Il mondo sta cambiando sempre più velocemente – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Frosinone Florindo Buffardi -. Nel dna della Ciociaria non c’è il turismo: siamo ex braccianti, ex mezzadri, ex operai. Non abbiamo mai fatto il turismo in maniera industriale ma ora è arrivato il momento di cambiare le cose e di farne una delle leve dello sviluppo nei prossimi anni. Le potenzialità ci sono, quindi possiamo farlo, ma occorre mettere a sistema tutte le forze. E Buy Lazio si sta rivelando una delle più importanti occasioni in questo senso».
Tanti gli appuntamenti organizzati a margine del Buy Lazio per caztturare i turisti delle provincie e delle regioni limitrofe. Ciociaria, un turismo fuori porta infatti è il titolo della due giorni di eventi. Dalle 9 di questa mattina prendono il via le visite guidate al Museo Archeologico di Frosinone (per l’intera durata dell’iniziativa saranno gratuiti sia l’ingresso al museo sia l’ascensore inclinato); dalle 10 sarà possibile visitare la Mostra dei prodotti artigianali e artistici “Design Workshop Global Handmade” a cura di Innova. Il pomeriggio dalle 15.30 si esibiranno i gruppi tradizionali (l’Associazione Culturale Corteo Storico San Tommaso d’Aquino, l’Amaseno Marching Band, il Balletto della Contrada Collecarino del Gonfalone di Arpino, il Corteo Storico del Palio dell’Assunta Città di Paliano, il gruppo Folk I compari della Cantine di Paliano, I Picari della Valle di Comino, la Compagnia del Feudo di San Vittore del Lazio). Dalle 16 Cooking Show, dimostrazione visiva della preparazione dei piatti e un piccolo assaggio a cura di La Tartaruga di Pastena e Il Fascinaro di Casalvieri.
I prodotti tipici entreranno in scena dalle ore 16.30 con la Presentazione della Vetrina delle Eccellenze ciociare: dalle Uova stregate ai panini ciociari (tutti a base di prodotti tipici locali Doc o Igt) e a seguire un referendum sul panino che si adatta di più alla tradizione locale.
Spazio anche ai convegni. Di economi legata al turismo si parlerà alle 18 quando il Gal di Alvito presenterà le nuove possibilità di finanziamento per chi fa turismo, attraverso i recenti bandi dell’unione europea, Ma anche una tavola rotonda sullo sviluppo del turismo enogastronomico come risorsa economica territoriale e un convegno (alle 16.30) sulle Strade del vino e dei sapori. Dalle 19, poi la vetrina delle pregevolezze ciociare: dalle ciliegine di bufala di Amaseno alla porchetta passando per i cannellini di Atina.

Sora. Incendi, danni ecologici enormi
Il Messaggero Fr 18.09.11 p.47 – di Sacha Sirolli
Da quattro giorni i piromani continuano a dare fuoco alle montagne di Sora dove sono andati in fumo ettari su ettari di macchia mediterranea. «I danni a flora e fauna sono gravi – dice il sindaco di Sora Ernesto Tersigni -. Faremo di tutto per fermare questi criminali intanto sono impegnati tutti i nostri mezzi e uomini per affrontare l’emergenza. Purtroppo il costo per la collettività è già altissimo».
Si stimano sui monti di Sora oltre 1000 ettari di macchia distrutti in 4 giorni per un danno importante, che si aggira intorno ai 6mila euro a ettaro. Una vera catastrofe ecologica. Intanto già ieri mattina sono stati innescati nuovi roghi a San Silvestro. Poi nel pomeriggio le fiamme sono tornate a colpire le zone alte della Selva, della Madonna della Figura, Portella e Mezzano e S.Apollonia. In cielo è stato un continuo viavai di elicotteri e canadair, mentre a terra Vigili del fuoco, Forestale, volontari della Protezione Civile di Sora presieduta da Giovanni Paolucci e Polizia Locale hanno arginato gli incendi dolosi in un’altra caldissima giornata di settembre. Colpiti duramente dalle fiamme anche punti popolosi come San Giorgio e il quartiere nei pressi del convento dei Passionisti. In questa zona «la notte è un incubo: alcune famiglie per precauzione l’altra sera hanno preferito dormire altrove – spiega l’ex assessore Cesare Gabriele che abita vicino ai Passionisti -. Prima hanno cercato di spegnere i roghi, poi, visto che le fiamme crescevano e il fumo avanzava, molti si sono rifugiati a Sora, ospitati dai parenti».
Nessun danno alle abitazioni ma cresce la rabbia dei residenti. A San Giorgio ieri mattina Rocco Alonzi, pensionato, guardava sconsolato sopra casa sua: «Gli incendi di questi giorni – spiega – hanno distrutto sul mio terreno 76 alberi d’olivo che avevo innestato appena l’anno scorso. E’ andata bruciata pure tutta la legna che avevo messo da parte per l’inverno. Il fumo è arrivato fino a casa mia. Ora chi pagherà i danni?». «Questa non è una bravata da ragazzini, chi sta mettendo fuoco sa quello che fa – spiega Giancarlo Tersigni, imprenditore edile sorano -. Ma la colpa degli incendi non è solo dei piromani. Da giorni noi residenti di San Giorgio abbiamo chiesto alla società Ambiente Spa di rimuovere i cartoni lasciati lungo la strada. Ci è stato risposto che ci avrebbe pensato il Comune di Sora. Così non è stato ed un incendio devastante si è sviluppato proprio dov’erano stati lasciati i cartoni ed altro materiale infiammabile». La montagna di San Giorgio – per metà privata (la parte bassa) e per metà comunale è andata completamente distrutta: alberi arsi, boschi secolari bruciati, uno spettacolo raccapricciante: «Ora – conclude Giancarlo Tersigni – il pericolo è la caduta massi: il terreno bruciato si è indebolito e con le prime piogge i sassi verranno giù dai monti. Già è successo vicino casa mia». Intanto gli incendi non si fermano. E così Giacomo Iula, presidente del consiglio comunale volsco, sta valutando l’opportunità di convocare nelle prossime ore la conferenza dei capigruppo dell’assise di Sora nella sua funzione di commissione competente per la Protezione Civile. «Una buona proposta – conclude l’ambientalista Domenico La Posta – ma ci vuole un incontro pubblico per informare la cittadinanza. A Sora la cultura civica è sempre mancata: si deve cambiare passo». Ma ieri è stata una giornata campale sul fronte degli incendi boschivi: fiamme si sono sviluppate anche nel cassinate, a Cervaro, Villa Santa Lucia, Sant’Elia, Pontecorvo e in altri centri. Roghi anche a Vallecorsa, Veroli e nella zona di Frosinone.

Comunicato stampa Legambiente 18.09.11, "Puliamo il mondo" a Sgurgola
Circolo “Monti Lepini-Sgurgola”              

Anche quest’anno il Circolo di Legambiente “Monti Lepini Sgurgola” ha organizzato “Puliamo il Mondo”  nel territorio del Comune di Sgurgola. Soci e simpatizzanti si sono ritrovati alle 9,00 di domenica 18 settembre 2011, nello stesso luogo da cui, nella edizione dell’anno precedente, è partita la manifestazione, e cioè ai piedi dell’amata montagna  verde di Sgurgola, al bivio tra la strada provinciale Monti Lepini e lo stradello che porta a S. Leonardo e alla tanta frequentata  Rave S. Maria.
I rifiuti trovati non erano esattamente gli stessi dell’anno precedente, che erano stati rimossi, ma sicuramente della stessa tipologia, quantità e qualità. Dal sottobosco e tra il verde dei cespugli sono emersi pneumatici, vetri, pezzi di eternit, lavandini, parti di televisori, calcolatrici, una tenera Barbie con il salvagente ( speriamo che almeno lei si salvi dal Diluvio Universale prossimo!).
Cantine intere erano state visibilmente svuotate e trasportate a prendere aria nella montagna. E certo, l’aria di montagna è salubre e fa bene ad ogni cosa….
Quelli che dovrebbero  prendere aria e ossigeno, sono i cervelli di chi si ostina  a considerare il territorio di tutti noi, la montagna, il verde, come un luogo da infestare con i propri rifiuti, senza voler considerare quanto è più semplice differenziare, gettare negli appositi cassonetti, pagare un modesto contributo per lo smaltimento dei rifiuti speciali, fare tutte queste attività alla luce del giorno e non doversi muovere nella notte, con la consapevolezza di commettere un reato, non solo da codice penale, ma contro la natura e la comunità.
I ragazzi che hanno partecipato erano indignati e offesi , ma determinati a continuare, a metter in atto Puliamo il Mondo anche ogni fine settimana, se necessario.
Noi pensiamo che non dovrebbe essere necessario: occorre semplicemente essere tutti responsabili nei confronti del mondo che ci ha dato alla luce, in cui viviamo, in cui vivranno i nostri figli.
Si è reso necessario chiedere l’intervento dei carabinieri, per segnalare alcune discariche non autorizzate, che presentavano anche rifiuti speciali, non rimuovibili dai soci, ma da rimuovere dopo le verifiche di competenze dei Carabinieri e del Comune, e da avviare a smaltimento con le modalità previste dalla legge.
La manifestazione si è conclusa all’inizio di via Pietra Rea, dopo aver rinvenuto, proprio all’ingresso del nostro paese, altri materiali da rimuovere.
Ringraziamo il Consorzio Marte, che ha messo a disposizione un camion per la raccolta dei rifiuti e che provvederà allo smaltimento di quanto rimosso e ci rammarichiamo per l’assenza di un rappresentante dell’Amministrazione comunale, che comunque ringraziamo per la disponibilità data per la realizzazione dell’evento.
Da sottolineare è che la manifestazione si svolge una volta all’anno, ma essere ambientalista significa essere attenti all’ambiente 365 giorni all’anno con l’eccezione di quelli bisestili, che diventano 366.
Occorre ogni giorno indirizzare le nostre piccole e grandi attività quotidiane alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.