IL CASTELLO DI COLLEFERRO “DIMENTICATO” DURANTE LA VISITA DELLA NUOVA SOPRINTENDENTE AI BENI ARCHEOLOGICI DEL LAZIO


COMUNICATO STAMPA
RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO

 

“Il Castello di Colleferro "dimenticato" durante la visita
della nuova soprintendente ai beni archeologici del Lazio”

 

Il sito WEB del Comune di Colleferro ha pubblicato il 14 novembre scorso la notizia della visita in città  della nuova Soprintendente ai Beni  Archeologici del Lazio Elena Calandra, dando così rilievo alla volontà di istituire un contatto diretto con la realtà locale da parte degli organi di tutela del patrimonio archeologico e monumentale.
 
Da quanto si legge nel comunicato, la visita della Soprintendente ha riguardato gli scavi del Castello di Piombinara e il Museo Archeologico del Territorio Toleriense mentre nessun tipo di riferimento si legge a proposito del Castello di Colleferro minacciato, assieme alla collina su cui sorge, dall’ennesimo programma di speculazione edilizia approvato nel 2009 con delibera consiliare.
 
In opposizione a questo scempio si è costituito da tempo un comitato di cittadini che ha mosso le sue critiche al progetto, tanto nel merito degli aspetti economici quanto nel merito degli aspetti paesaggistici ed ambientali. Tali osservazioni, consegnate e notificate al Comune entro i termini stabiliti, saranno prese in esame dalle autorità competenti nella prossima Conferenza dei Servizi, chiamata a giudicare l’effettiva ammissibilità del progetto (a tutt’oggi, tuttavia, non è dato sapere quando il tavolo della Conferenza dei Servizi sarà convocato).
Tale documentazione, inoltre, è stata già portata a conoscenza dei diversi organi di tutela coinvolti nella valutazione del progetto, tra cui la stessa Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio: stupisce, pertanto, che nella notizia dell’incontro tra la Soprintendente e le Autorità comunali, non vi sia alcuna traccia della complessa vicenda del Castello Vecchio e ci chiediamo se tale questione sia stata in qualche modo oggetto di un confronto tra Comune e Soprintendenza.
 
Sarà cura della nostra associazione, insieme alle altre associazioni locali ed ai cittadini membri del comitato, riportare all’attenzione della Soprintendenza il tema della difesa del Castello, con la promessa di promuovere il massimo controllo da parte della cittadinanza sui lavori della Conferenza dei Servizi, quando ci si deciderà a convocarla. Va notato, infine, che sul Castello e l’area circostante esiste solo il vincolo paesaggistico, mentre colpevolmente nessuna istituzione sembra aver mai richiesto la dichiarazione di interesse culturale. Anche su quest’ultimo punto, quindi, l’iniziativa sarà presa dai cittadini.

 
Colleferro, 19.11.12


COMUNICATO STAMPA
RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO

 

“Il Castello di Colleferro "dimenticato" durante la visita
della nuova soprintendente ai beni archeologici del Lazio”

 

Il sito WEB del Comune di Colleferro ha pubblicato il 14 novembre scorso la notizia della visita in città  della nuova Soprintendente ai Beni  Archeologici del Lazio Elena Calandra, dando così rilievo alla volontà di istituire un contatto diretto con la realtà locale da parte degli organi di tutela del patrimonio archeologico e monumentale.
 
Da quanto si legge nel comunicato, la visita della Soprintendente ha riguardato gli scavi del Castello di Piombinara e il Museo Archeologico del Territorio Toleriense mentre nessun tipo di riferimento si legge a proposito del Castello di Colleferro minacciato, assieme alla collina su cui sorge, dall’ennesimo programma di speculazione edilizia approvato nel 2009 con delibera consiliare.
 
In opposizione a questo scempio si è costituito da tempo un comitato di cittadini che ha mosso le sue critiche al progetto, tanto nel merito degli aspetti economici quanto nel merito degli aspetti paesaggistici ed ambientali. Tali osservazioni, consegnate e notificate al Comune entro i termini stabiliti, saranno prese in esame dalle autorità competenti nella prossima Conferenza dei Servizi, chiamata a giudicare l’effettiva ammissibilità del progetto (a tutt’oggi, tuttavia, non è dato sapere quando il tavolo della Conferenza dei Servizi sarà convocato).
Tale documentazione, inoltre, è stata già portata a conoscenza dei diversi organi di tutela coinvolti nella valutazione del progetto, tra cui la stessa Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio: stupisce, pertanto, che nella notizia dell’incontro tra la Soprintendente e le Autorità comunali, non vi sia alcuna traccia della complessa vicenda del Castello Vecchio e ci chiediamo se tale questione sia stata in qualche modo oggetto di un confronto tra Comune e Soprintendenza.
 
Sarà cura della nostra associazione, insieme alle altre associazioni locali ed ai cittadini membri del comitato, riportare all’attenzione della Soprintendenza il tema della difesa del Castello, con la promessa di promuovere il massimo controllo da parte della cittadinanza sui lavori della Conferenza dei Servizi, quando ci si deciderà a convocarla. Va notato, infine, che sul Castello e l’area circostante esiste solo il vincolo paesaggistico, mentre colpevolmente nessuna istituzione sembra aver mai richiesto la dichiarazione di interesse culturale. Anche su quest’ultimo punto, quindi, l’iniziativa sarà presa dai cittadini.

 
Colleferro, 19.11.12