Rifiutiamoci, la raccolta firme per il referendum consultivo

Comunicato stampa Rifiutiamoci:
 

La carica dei mille: la festa della raccolta firme”

 

Colleferro,

Sabato 19 è stata una giornata calda! Non parliamo solo della temperatura.

La mattinata è iniziata con un'azione dimostrativa da parte dei consiglieri di minoranza, che hanno calato uno striscione dal tetto del comune. Un innocuo striscione con la scritta “Basta Monnezza”, ha causato l'intervento delle forze dell'ordine, dei vigili e dei carabinieri, che hanno posto fine alla dimostrazione conducendo i consiglieri in commissariato. Un gesto pacifico e dimostrativo ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine; la semplice manifestazione delle proprie posizioni sembra sufficiente per passare una mattinata in commissariato.

Come realtà ambientaliste, impegnate da anni, per la difesa del territorio e per il rispetto della legalità all'interno degli edifici delle nostre istituzioni ci chiediamo se abbia senso perseguire chi lotta per la salute della propria città o se sia meglio rivolgere l'attenzione verso chi consapevolmente fa affari sulla pelle dei cittadini avallando politiche scellerate di gestione della cosa pubblica. Invitiamo le forze dell'ordine, nel pieno e legittimo esercizio delle proprie funzioni, a guardare cosa succede dentro il comune di Colleferro: un fiume di striscioni vi indicherà la strada.

 

A Largo San Francesco nel pomeriggio sale ulteriormente la temperatura.

Dalle 16:30 associazioni e cittadini che fanno parte della campagna RIFIUTIAMOCI continuano la raccolta firme per un referendum che ha un chiaro obiettivo: dire no all'impianto TMB di Colle Fagiolara. La partecipazione è massiccia da subito: alcuni cittadini si presentano prima dell'arrivo degli organizzatori, lì già dalle 16:00, sotto il sole sono già pronti a fare la loro parte con una firma. Una firma che è un gesto semplice ma ricco di significato, ognuna è il risultato dell'impegno delle associazioni e delle persone che ogni giorno si battono per un futuro migliore per la Valle del Sacco, a partire da Colleferro e passando per i paesi vicini. Passare l'intero pomeriggio a raccogliere delle firme ci fa capire ancora meglio cosa è che preoccupa i nostri concittadini e perché sono venuti a firmare.

 

L'idea di uno sviluppo sensato ed attento alle tematiche ambientali: ci si rende subito conto che qualcosa non va nel modo in cui i nostri rifiuti vengono gestiti: la seconda discarica più grande nel Lazio dopo Malagrotta sorge tra il Monumento Naturale della Selva di Paliano e l'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato “Paolo Parodi Delfino”, una scuola superiore; l'inceneritore di Colleferro, costruito a meno di 200 metri dal centro abitato e col parere negativo della ASL, ha contribuito al peggioramento della qualità di vita generale di uomini, donne e, soprattutto, bambini ( fonte: http://www.eraslazio.it/impianti/colle-sughero-colleferro ). E' contro questa logica che si firma un referendum per abrogare tutte le delibere che consentirebbero ad un impianto di alimentare discarica ed inceneritori in un unico ciclo perverso dei rifiuti.

 

Oggi firmo perché a Colleferro non si deve più morire così” – Queste le parole di una persona che evidentemente ha sperimentato cosa significa essere vittime del luogo in cui si vive e in cui un giorno si avranno dei figli che vedremo crescere con la preoccupazione che l'aria che respirano e l'acqua che bevono gli possa fare male.

 

Firmo perché se non cambia questa città me ne andrò via” – Non ci si può sentire a casa se il luogo in cui vivi ti allontana. Cresce il numero di persone che sentono il disagio di vivere in una terra massacrata dove l'idea di sviluppo che domina è quella dell'economia della monnezza!

 

A fine serata la conta delle firme raccolte fornisce l'idea della partecipazione che c'è stata: in un solo pomeriggio 800 firme di cittadini residenti a Colleferro e se aggiungiamo anche la presenza consistente di persone dei paesi limitrofi arriviamo a un migliaio di persone in piazza che hanno scelto di unirsi perché stanche di dover barattare la loro salute con il profitto e gli interessi di chi gestisce un sistema al collasso.

 

Ci teniamo a ringraziare i consiglieri di opposizione per aver avanzato in consiglio comunale la proposta di Referendum cittadino sulla questione TMB e un grazie speciale va a tutti i cittadini che hanno partecipato e parteciperanno alla raccolta firme.

Il nostro impegno sarà sempre massimo e malgrado le difficoltà che ogni giorno incontriamo durante questa faticosa lotta, giornate come quella di sabato ci danno la forza e lo stimolo di andare avanti!

 

Vi invitiamo ai prossimi appuntamenti per raccogliere le firme:

Mercoledì 23 luglio, dalle ore 18:00 su Corso Filippo Turati

Giovedì 24 Luglio, dalle ore 17:00 sul Corso Filippo Turati

 

Grazie a tutti

 

Le associazioni e i Cittadini della campagna Rifiutiamoci
 

Comunicato stampa Rifiutiamoci:
 

La carica dei mille: la festa della raccolta firme”

 

Colleferro,

Sabato 19 è stata una giornata calda! Non parliamo solo della temperatura.

La mattinata è iniziata con un'azione dimostrativa da parte dei consiglieri di minoranza, che hanno calato uno striscione dal tetto del comune. Un innocuo striscione con la scritta “Basta Monnezza”, ha causato l'intervento delle forze dell'ordine, dei vigili e dei carabinieri, che hanno posto fine alla dimostrazione conducendo i consiglieri in commissariato. Un gesto pacifico e dimostrativo ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine; la semplice manifestazione delle proprie posizioni sembra sufficiente per passare una mattinata in commissariato.

Come realtà ambientaliste, impegnate da anni, per la difesa del territorio e per il rispetto della legalità all'interno degli edifici delle nostre istituzioni ci chiediamo se abbia senso perseguire chi lotta per la salute della propria città o se sia meglio rivolgere l'attenzione verso chi consapevolmente fa affari sulla pelle dei cittadini avallando politiche scellerate di gestione della cosa pubblica. Invitiamo le forze dell'ordine, nel pieno e legittimo esercizio delle proprie funzioni, a guardare cosa succede dentro il comune di Colleferro: un fiume di striscioni vi indicherà la strada.

 

A Largo San Francesco nel pomeriggio sale ulteriormente la temperatura.

Dalle 16:30 associazioni e cittadini che fanno parte della campagna RIFIUTIAMOCI continuano la raccolta firme per un referendum che ha un chiaro obiettivo: dire no all'impianto TMB di Colle Fagiolara. La partecipazione è massiccia da subito: alcuni cittadini si presentano prima dell'arrivo degli organizzatori, lì già dalle 16:00, sotto il sole sono già pronti a fare la loro parte con una firma. Una firma che è un gesto semplice ma ricco di significato, ognuna è il risultato dell'impegno delle associazioni e delle persone che ogni giorno si battono per un futuro migliore per la Valle del Sacco, a partire da Colleferro e passando per i paesi vicini. Passare l'intero pomeriggio a raccogliere delle firme ci fa capire ancora meglio cosa è che preoccupa i nostri concittadini e perché sono venuti a firmare.

 

L'idea di uno sviluppo sensato ed attento alle tematiche ambientali: ci si rende subito conto che qualcosa non va nel modo in cui i nostri rifiuti vengono gestiti: la seconda discarica più grande nel Lazio dopo Malagrotta sorge tra il Monumento Naturale della Selva di Paliano e l'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato “Paolo Parodi Delfino”, una scuola superiore; l'inceneritore di Colleferro, costruito a meno di 200 metri dal centro abitato e col parere negativo della ASL, ha contribuito al peggioramento della qualità di vita generale di uomini, donne e, soprattutto, bambini ( fonte: http://www.eraslazio.it/impianti/colle-sughero-colleferro ). E' contro questa logica che si firma un referendum per abrogare tutte le delibere che consentirebbero ad un impianto di alimentare discarica ed inceneritori in un unico ciclo perverso dei rifiuti.

 

Oggi firmo perché a Colleferro non si deve più morire così” – Queste le parole di una persona che evidentemente ha sperimentato cosa significa essere vittime del luogo in cui si vive e in cui un giorno si avranno dei figli che vedremo crescere con la preoccupazione che l'aria che respirano e l'acqua che bevono gli possa fare male.

 

Firmo perché se non cambia questa città me ne andrò via” – Non ci si può sentire a casa se il luogo in cui vivi ti allontana. Cresce il numero di persone che sentono il disagio di vivere in una terra massacrata dove l'idea di sviluppo che domina è quella dell'economia della monnezza!

 

A fine serata la conta delle firme raccolte fornisce l'idea della partecipazione che c'è stata: in un solo pomeriggio 800 firme di cittadini residenti a Colleferro e se aggiungiamo anche la presenza consistente di persone dei paesi limitrofi arriviamo a un migliaio di persone in piazza che hanno scelto di unirsi perché stanche di dover barattare la loro salute con il profitto e gli interessi di chi gestisce un sistema al collasso.

 

Ci teniamo a ringraziare i consiglieri di opposizione per aver avanzato in consiglio comunale la proposta di Referendum cittadino sulla questione TMB e un grazie speciale va a tutti i cittadini che hanno partecipato e parteciperanno alla raccolta firme.

Il nostro impegno sarà sempre massimo e malgrado le difficoltà che ogni giorno incontriamo durante questa faticosa lotta, giornate come quella di sabato ci danno la forza e lo stimolo di andare avanti!

 

Vi invitiamo ai prossimi appuntamenti per raccogliere le firme:

Mercoledì 23 luglio, dalle ore 18:00 su Corso Filippo Turati

Giovedì 24 Luglio, dalle ore 17:00 sul Corso Filippo Turati

 

Grazie a tutti

 

Le associazioni e i Cittadini della campagna Rifiutiamoci