FROSINONE. CASO FORUM, ACCELERAZIONE DELL'INCHIESTA DELLA PROCURA
Il Messaggero FR pp.47 (prima) e 51 – di Vittorio Buongiorno



Forum, in Procura ascoltati nove
ex amministratori ed ex consiglieri Nuova accelerazione nell’inchiesta della Procura sul centro commerciale

L’indagine si sta concentrando su quanto accadde quando la transazione fu ratificata dal Consiglio comunale 

 

Il centro commerciale Forum, a Selva Piana, è sempre lì, chiuso, sprangato. Prima azzurrino, adesso giallo ocra, l’enorme cubo di cemento è da anni al centro di contenziosi che di tanto in tanto tornano alla ribalta. Stavolta parliamo dell’inchiesta della Procura della Repubblica, quella che sta cercando di fare luce sul più colossale abuso edilizio del capoluogo ciociaro. Nelle ultime due settimane infatti, il sostituto procuratore Adolfo Coletta, ha ascoltato nove persone tra ex amministratori comunali, ex consiglieri, tecnici e imprenditori. Tutti come persone informate sui fatti. Lunghi faccia a faccia, lunghe deposizioni che sono coperte dal più stretto riserbo. Sono stati sentiti alcuni componenti della vecchia Giunta del capoluogo e alcuni tecnici.

L’attenzione, a quanto risulta, si è focalizzata su quanto è accaduto nel 2007, nei mesi del passaggio di consegne tra la vecchia e l’attuale amministrazione comunale. E in particolare a quanto accadde quando il Consiglio eletto nella primavera di tre anni fa fu chiamato a ratificare ciò che era stato stabilito dalla commissione di saggi. Come si ricorderà, infatti, durante il secondo mandato dell’allora sindaco Domenico Marzi, il Comune dopo aver acclarato l’abuso edilizio compiuto dalla società che aveva realizzato il centro commerciale in diritto di superficie, aveva messo in pratica quanto previsto dalla convenzione che regolava il rapporto tra Comune (proprietario dell’area) e privati in caso di abuso. Ovvero: la decadenza dell’accordo e l’acquisizione totale dell’immobile. Il sindaco Marzi più volte ha ricordato in questi anni che il Comune per evitare il rischio di un mega contenzioso cercò di capire come venir fuori dall’impasse generata da quella clausola della convenzione così rigida da apparire quasi vessatoria, poiché non stabiliva alcun ristoro al privato per quelle parti che erano state costruite legittimamente. La Giunta Marzi, forte di un parere del professor Cancrini e di una deliberazione del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, decise di affidare la soluzione a un gruppo di “saggi”. Ora la Procura sta cercando di capire se quanto stabilito da quella commissione sia stato messo poi in pratica dall’Amministrazione comunale. In tanti, in questi tre anni, hanno avanzato dei dubbi sulla gestione di quella soluzione, a cominciare dalla famosa “piazza pubblica”. I saggi, infatti, avevano stabilito che si sarebbe dovuto capire, anche visivamente, che lo spazio interno del centro commerciale che era stato coperto in violazione della concessione, “tornava” ad essere pubblico. L’idea proposta era quella della creazione di varco su viale Europa che mettesse in collegamento la piazza interna con i giardini esterni. Per fare ciò sarebbe stato necessario aprire un grande varco, demolendo delle parti realizzate. Cosa, che a guardare oggi l’immobile, non sembra sia avvenuta.

Ecco il punto: la Procura sta cercando di capire perché e soprattutto di chi sia la responsabilità. Sta cercando di capire se, in questi ultimi tre anni, sia stato compiuto un abuso sull’abuso e se l’intervento riparatore non si sia piuttosto trasformato in un nuovo favore al privato a discapito della collettività. La soluzione di questo mistero sta forse nelle dichiarazioni rese in queste nove audizioni. E’ chiaro che la Procura, adesso, vuole stringere il cerchio e individuare i responsabili.
 
Ampia ricostruzione della vicenda su Eco della Rete

 

 
PIGLIO, FIRMATO IL PROTOCOLLO D'INTESA PER L'ALBERGO DIFFUSO

Presentato dall’Amministrazione Comunale a Piglio l’albergo diffuso e la Carta della buona accoglienza. Coloro che vogliono aderire devono sottoscrivere un protocollo d’intesa ed attenersi alle regole che sono state individuate dalla Consulta della Cultura aperta anche agli esterni.

Una iniziativa davvero encomiabile, che fa di Piglio il punto di eccellenza, non solo del vino di qualità, quale il Cesanese del Piglio docg, ma di tutto il territorio che vuole essere visto con una nuova cultura e un nuovo modo di approcciare ai futuri visitatori che si recheranno a Piglio per assaporare non solo il vino, l’olio e gli altri prodotti che offre. Per questo sono stati invitati i cittadini ad andare incontro allo sviluppo di recettività in un paesaggio agricolo nuovo, perché tutti devono avere cura dei propri appezzamenti di terreno. Insomma, Piglio si vuole presentare al nuovo appuntamento turistico, con l’identità del vino e dell’olio, ma anche con ristoranti che lavorano prodotti a chilometro zero, enoteche, con gli stessi Bar che diventano Wine bar ecc. al fine di essere un paese sempre più accogliente. E’ stato questo un primo approccio pubblico, altri vene saranno in futuro, ha spiegato l’assessore al Turismo Raffello Ceccaroni, che ha presieduto la tavola rotonda. La responsabile del progetto è la dottoressa Maria Ernesta Berucci che si auspica una maggiore partecipazione della popolazione, al fine di creare anche un reddito in più alla famiglia con il turismo di territorio. E’ stato poi Marco Camusi, assessore alla Comunicazione che ha parlato degli obiettivi: “l’identità del territorio Vino e Olio, capitali da mettere a reddito e opportunità del territorio limitrofo con azioni amministrative specifiche, vista la crisi industriale, la sottovalutazione del territorio e la difficoltà del re-impiego. Olio e Vino, Risorse naturalistiche e storiche e Centro Storico, Catturare il traffico di attraversamento della città, sia in estate che in inverno, Parco Giochi di Valmontone e vicinanza alla Città di Roma, ed ha parlato anche dei punti di criticità riscontrabili in una mancanza di una spiccata identità territoriale e di una massa critica orientata allo sviluppo, scarsa imprenditorialità e assenza di recettività, quindi ripensare gli obiettivi a cominciare dal territorio. L’identità dell’Olio e del Vino, al fine di individuare nuove fonti di reddito, nuove imprenditorialità, attività commerciali, recupero dei terreni incolti ospitalità diffusa”. La carta della Buona accoglienza, invece è stata illustrata da Maria Berucci: “in Italia i viaggi di Bacco non conoscono crisi perché è l’enogastronomia a fare la differenza sul trend negativo del turismo che nel 2009 ha avuto 6 milioni di enoppassionati con un volume di affari di 3 miliardi di euro più 20 percento sul 2008”. Poi ha illustrato tutta una serie di dati molto convincenti ed ha detto che si deve fare sinergia con tutte le associazioni a cominciare con la Strada del Vino, Pro loco etc…e secondo lei chi spende uno in cantina ne trova spesi 5 sul territorio ( ristorazione, recettività e servizi). Si è parlato anche di agevolazioni economiche nel settore. Insomma, “la carta della buona accoglienza- ha illustrato Maria Berucci – ha l’obiettivo comune nei suoi promotori, di fornire alle imprese del settore uno strumento idoneo a testare e migliorare la qualità raggiunta e alle nascenti imprese una guida fondamentale alle “buone pratiche” di strutturazione dell’offerta di qualità. Inoltre vuol tutelare e sostenere i diritti del turista contestualmente a quelli dell’operatore turistico. Molto presto sarà presentato un logo e gli operatori dovranno attenersi ad un disciplinare ovviamente il tutto dovrà essere affiancato dall’Amministrazione Comunale che funge da coordinatore generale”. E’ stato poi annunciato dagli assessori che nel nuovo anno ci sarà l’inaugurazione dei locali, sottostazione di Piglio, per consegnarli all’associazione della Strada del Cesanese. Nella tavola rotonda sono anche intervenuti Francesca Calemme e Magda Pantanella della Bic di Colleferro che si sono detti disposti a stare vicino agli operatori che vogliono intraprendere queste nuove attività. Ha chiuso il responsabile della Bic Lazio Luigi Campitelli che ha parlato di fare sistema in modo di allargare l’offerta dell’accoglienza con un basso costo d’investimento.

FROSINONE – IL CONSIGLIERE REGIONALE ANNA MARIA TEDESCHI: "IN QUALE DISCARICA ANDRANNO I RIFIUTI DELLA CAMPANIA?"
Ultimissime.net, 20.12.10
"Con la delibera approvata dalla giunta, si aprono ufficialmente le porte della nostra Regione per i rifiuti della Campania. La delibera però non è chiara, o almeno non dice tutto. Se da una parte, infatti, si fissa in mille tonnellate il quantitativo di rifiui che arriveranno da Napoli, dall'altra si rimanda a un successivo provvedimento l'individuazione del sito che dovrà accoglierli e l'eventuale impiano che dovrà smaltirli".

FIUGGI – LUPO UCCISO A COLPI DI ARMA DA FUOCO 

Il Messaggero Fr 20.12.10

I bracconieri tornano a colpire in provincia di Frosinone. Ieri mattina gli agenti forestali dei Comandi Stazione di Fiuggi e Guarcino, coordinati dall’Ispettore Capo, Biagio Celani, nel corso di un servizio congiunto di antibracconaggio nel territorio del Comune di Fiuggi in località “I Colli”, hanno infatti rinvenuto sulla neve ghiacciata, una carcassa di un esemplare di lupo maschio adulto dell’età di circa 7/8 anni, che presentava un grosso foro alla coscia destra, molto probabilmente causato da un colpo di arma da fuoco. Gli agenti forestali hanno provveduto a recuperare l’animale ed hanno avvertito il dirigente l’Ufficio veterinario dell’ASL di Anagni, il dottore Osvaldo Caverna, che si è recato sul posto per gli accertamenti del caso. E’ il quarto lupo rinvenuto dagli agenti della Forestale di Fiuggi in pochi anni, la loro morte è stata sempre causata da colpi di arma da fuoco. «L’uccisione del lupo – spiegano i forestali – può ricollegarsi al ritrovamento avvenuto nei giorni scorsi di un volantino nel centro abitato di Guarcino e in altri Comuni ciociari, nel quale tra l’altro, si inneggia ad abbattere la fauna selvatica protetta come: cervi, cinghiali lupi ed orsi, che a dire dell’estensore rappresenta un pericolo e danno per gli allevatori ed agricoltori. Nel volantino tra l’altro si indicano anche le modalità di uccisione e sistemi di avvelenamento».
Sono in corso indagini al fine di accertare l’identità dell’autore dell’incivile gesto. La Forestale ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per “uccisione di specie animale protetta”, ed ora la stessa verrà rimessa alla Procura della Repubblica di Frosinone. I Forestali avrebbero buoni indizi per risalire agli autori del gesto. Intanto in ciociaria cresce il numero dei lupi presenti sulle montagne. Tre ne sono stati avvistati nei giorni scorsi sui Monti Ernici, almeno il doppio sarebbero presenti sui Monti Lepini. Un simile episodio era avvenuto nel cassinate mesi fa, dopo volantini molti simili erano stati trovati uccisi cani randagi.
 
Ultimissime.net, 19.12.10
È stato ucciso a colpi di arma da fuoco ed un proiettile lo ha colpito ad una zampa facendolo cadere a terra e probabilmente morire dissanguato. Questa la triste storia di un lupo trovato morto sui monti fiuggini questa mattina […]

FROSINONE – FEBBRILE ATTIVITA' DELLA POLIZIA PROVINCIALE CONTRO I BRACCONIERI E IL GHIACCIO
Ultimissime.net, 20.12.10
Giornata di febbrile attività, quella di ieri, per la Polizia Provinciale. Durante l'attività di contrasto al bracconaggio, purtroppo, sempre presente anche con la neve, gli uomini del comandante Belli hanno denunciato a piede libero e sequestrato armi, munizioni e selvaggina a due persone per porto d'armi abusivo connesso con l'esercizio abusivo dell'attività venatoria.

VEROLI – RIFIUTI PERICOLOSI. I CARABINIERI SEQUESTRANO TRE TERRENI
Ultimissime.net, 17.12.10
I Carabinieri della stazione di Veroli, nell’ambito di un servizio teso a contrastare il fenomeno dei reati ambientali, hanno individuato, in località Casino Spani e Prato di Campoli, 3 appezzamenti di terreno interessati all’incontrollato abbandono di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
 
EXTRA VALLE. ASTORRE: INCENERITORE ALBANO, SI PRENDA ATTO DEL TAR E SI DIALOGHI CON I CITTADINI

Il Refuso 20.12.2010

Il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio commenta la sentenza del Tar che accoglie il ricorso dei cittadini No Inc: “Si prenda atto della sentenza del Tar sul gassificatore di Albano, che sancisce l’illegittimità dell’iter amministrativo, dando ragione ai molti che avevano espresso su questo le loro perplessità. Ora però è il momento di ripartire dai territori, dai comuni e dai cittadini, recuperando quel dialogo che, purtroppo, nel tempo è oggettivamente mancato o è stato comunque poco efficace. È necessario informare i cittadini, così da poter concertare con loro le scelte che li riguardano, per arrivare a decisioni il più possibile condivise. Invito pertanto il Presidente Renata Polverini a prendere atto della sentenza del Tar e ad attivare un dialogo coi territori della Provincia, che devono essere protagonisti delle decisioni e non ricettori passivi”

 

ACUTO, IN UN MESE CON IL PORTA A PORTA RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 40%
Ecco la notizia quotidiana 19.12.10
Il primo mese di raccolta porta a porta si è chiuso con risultati soddisfacenti. Dai tabulati fornitici dal gestore risulta una differenziata del 40%, un dato positivo seppure da verificare in un periodo di raccolta più lungo. Oltre ai numeri è confortante l’atteggiamento estremamente collaborativo dei Cittadini che, unito all’impegno di Gaia e dei suoi operatori, ha ridotto al minimo problemi e anomalie. In sintesi una buona partenza che fa ben sperare nel graduale, auspicabile, raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi che tutti dobbiamo darci. Come Amministrazione continueremo a fare la nostra parte per facilitare il raggiungimento di tali obiettivi, venendo incontro, per quanto ci è possibile, alle esigenze degli utenti. La prossima settimana contiamo di poter dare corso all’apertura controllata dell’Isola Ecologica per almeno 1 ora, 2 o 3 giorni a settimana. Ciò consentirà agli utenti, in aggiunta alla raccolta ordinaria, di conferirvi, in caso di necessità, ogni tipologia di rifiuto. In ultimo dobbiamo però evidenziare anche il persistere della pratica non nuova di abbandonare rifiuti di ogni tipo sul territorio. Oltre a ricordare le gravi sanzioni previste per questa infrazione, vogliamo ancora richiamare ad un corretto conferimento anche quei pochissimi che ancora oggi li abbandonano ovunque, provocando danni ambientali ed economici ed offendendo l’impegno della stragrande maggioranza dei Cittadini per un Paese più pulito e rispettoso dell’ambiente.