Tensione e attesa per il vertice ADF del 20.10.11 – Le critiche di RETUVASA, CODICI e Italia Nostra

Da Il Messaggero FR 20.10.11, pp. 43 (prima) e 44 – di Vittorio Buongiorno

                                           

La riunione doveva servire per rasserenare gli animi e ricompattare tutti intorno al progetto per l’aeroporto di Frosinone. Rischia invece di essere una resa dei conti. Da una parte Antonello Iannarilli, presidente della Provincia che è socio di maggioranza di Adf; dall’altra un po’ tutti, perfino il presidente della Spa Gabriele Picano, che proprio Iannarilli ha nominato ai vertici della società, e a seguire il presidente della Camera di Commercio, Florindo Buffardi, al presidente del Consorzio industriale Asi, Arnaldo Zeppieri, al consigliere regionale del Pd, Francesco Scalia. Alla riunione, fissata per oggi pomeriggio alle 15, ci sarà anche il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, esponente del Pdl come Iannarilli ma da sempre suo avversario all’interno del partito. Le turbolenze quindi sono assicurate. Anche perché gli ambientalisti (Codici, Italia Nostra e Retuvasa) continuano ad attaccare: «Il vero obiettivo non è l’aeroporto ma la variante sui 300 ettari».
 

Da Il Messaggero FR 20.10.11, pp. 43 (prima) e 44 – di Vittorio Buongiorno

                                           

La riunione doveva servire per rasserenare gli animi e ricompattare tutti intorno al progetto per l’aeroporto di Frosinone. Rischia invece di essere una resa dei conti. Da una parte Antonello Iannarilli, presidente della Provincia che è socio di maggioranza di Adf; dall’altra un po’ tutti, perfino il presidente della Spa Gabriele Picano, che proprio Iannarilli ha nominato ai vertici della società, e a seguire il presidente della Camera di Commercio, Florindo Buffardi, al presidente del Consorzio industriale Asi, Arnaldo Zeppieri, al consigliere regionale del Pd, Francesco Scalia. Alla riunione, fissata per oggi pomeriggio alle 15, ci sarà anche il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, esponente del Pdl come Iannarilli ma da sempre suo avversario all’interno del partito. Le turbolenze quindi sono assicurate. Anche perché gli ambientalisti (Codici, Italia Nostra e Retuvasa) continuano ad attaccare: «Il vero obiettivo non è l’aeroporto ma la variante sui 300 ettari».
 


Allacciate le cinture, è il giorno del cda allargato per l’aeroporto e sono previste turbolenze. Ieri infatti il presidente di Adf, Gabriele Picano, ha attaccato a testa bassa Antonello Iannarilli, proprio il presidente della Provincia che meno di un anno fa lo ha nominato alla guida della spa in cui l’ente è socio di maggioranza. «Ho ricevuto – ha spiegato ieri Picano – una lettera dalla Provincia di Frosinone, firmata dalla dottoressa Raponi, con la quale mi si richiedono atti che Antonello Iannarilli, che è stato prima di me presidente di Adf, dovrebbe già avere. Quella che stupisce è la motivazione della richiesta, la burocrazia provinciale vorrebbe le carte per far valutare al Consiglio provinciale l’economicità e l’efficacia della partecipazione all’Adf. Tutto questo appare insolito specialmente se collocato nell’alveo dello stop alla erogazione dei fondi, a mezzo delle anticipazioni di cassa, operato dalla Provincia con motivazioni connesse alle necessità di rispetto del Patto di stabilità».
E’ praticamente la stessa accusa di immobilismo che una settimana fa ha mosso contro Iannarilli anche il presidente della Camera di Commercio, Florindo Buffardi; e che prima ancora aveva portato alle dimissioni il membro del cda Valerio Zoino. Ormai è dunque evidente che si è creata una saldatura trasversale che unisce Picano a Buffardi, ma anche a Francesco Scalia e a Mario Abbruzzese che sono stati invitati a partecipare alla riunione di oggi pomeriggio.
«Al di là della furia distruttrice di Iannarilli che vuole radere al suolo tutto quanto costruito in passato e delle singolari richieste del direttore generale della Provincia, resta un fatto – ha commentato ieri Scalia – l’Ente Provincia ha approvato lo studio di fattibilità aeroporto ed è quindi istituzionalmente impegnata a favorirne la realizzazione. Per fortuna, la Provincia oggi deve solo cercare di non perdere i 4.500.000 di euro che ottenne dalla Regione Lazio nel 2006, e per questo il Presidente Iannarilli dovrebbe procedere a fare le cose che Gabriele Picano da mesi chiede».
«Per il resto – sottolinea Scalia – i passi che rimangono da compiere sono: approvazione da parte della Regione Lazio della variante Asi e indizione della Conferenza dei Servizi finalizzata all’acquisizione dei pareri preliminari sullo studio di fattibilità. Dopodiché, la Regione potrà indire la gara per l’affidamento della progettazione, costruzione e gestione dell’opera».
«Il progetto è sostenibile ed ha potenzialità elevatissime – gli fa eco Picano – ora è necessario che la Pisana effettui il versamento della quota societaria per cui si è impegnata e che quindi prenda il posto che le compete nel cda di Adf iniziando a svolgere un ruolo propulsore. Prima intanto mi aspetto che la Regione Lazio convochi la conferenza di servizi che possa dare il via al Bando del progetto di finanza e aspetto che l’Assessore ai Trasporti regionali Lollobrigida mi convochi».
«Basta leggere tra le righe di queste polemiche per capire che sono legate a motivazioni economiche e politiche pienamente decifrabili solo dalle parti in lite, ma compaiono elementi di notevole interesse per comprendere il vero obiettivo del progetto aeroportuale». Lo sostengono il segretario del Codici, Luigi Gabriele; il presidente provinciale di Italia Nostra, Giulio Zinzi; e il coordinatore di Retuvasa Francesco Bearzi. «L’iniziativa di un incontro chiarificatore per comporre le controversie è venuta, non a caso, dal presidente del Consorzio Asi Arnaldo Zeppieri», spiegano. Il motivo di ritrovare l’unità non è, secondo loro, «l’opportunità storica per il territorio che si rischia di perdere, ovvero l’aeroporto stesso», quanto «la vera posta in gioco, cui è primariamente interessato lo stesso Zeppieri, ovvero quella Variante aeroportuale intermodale che cambia la destinazione d’uso di 301 ettari di territorio e prevede un milione e 244 mila metri cubi di edificazioni». Lo dimostrerebbe a loro avviso anche la sollecitazione di Francesco Scalia a convocare «la seconda conferenza dei servizi relativa al progetto», spiegando che «si svolgerà successivamente all’approvazione della Variante Asi da parte della Regione. Non pare dunque necessario dimostrare una buona volta che l’aeroporto sia tecnicamente fattibile, quanto approvare la variante».

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