Contratto di Fiume Sacco, avanza positivamente il processo costituente.
Comunicato Stampa
Coordinamento Associazioni Valle del Sacco
Valle del Sacco, 20 novembre 2016

Con una nostra comunicazione dello scorso giugno, cinque sindaci del territorio (Anagni, Ceprano, Colleferro, Paliano e Patrica) sono stati invitati a farsi parte attiva per affiancare le associazioni nel processo costituente.
Agli amministratori, allo scopo di favorire una doverosa ed opportuna valutazione, sono stati consegnati i seguenti documenti relativi alle attività effettuate:
- Definizione e requisiti qualitativi dei Contratti di Fiume
- Cronistoria delle attività
- Manifesto di intenti “Verso il Contratto di Fiume per il Sacco"
- Elenco provvisorio dei soggetti potenzialmente interessati
- Elenco progetti Mini Centrali elettriche sul Sacco (in continuo aggiornamento)
Il 10 ottobre scorso ad Acuto, si è svolta la periodica riunione del “Tavolo dei Sindaci” che ha visto la partecipazione, oltre che dei Sindaci aderenti al Coordinamento, anche della Regione Lazio nelle persone dell’assessore all’Ambiente, Mauro Buschini, e di Eugenio Monaco, funzionario responsabile del settore “Bonifiche Siti Inquinati, Dismissione Nucleare e Contratti di Fiume”.
In questa occasione, il Sindaco di Anagni, Fausto Bassetta, ha informato i partecipanti della delibera del 6 ottobre con la quale l’amministrazione di Anagni ha approvato la partecipazione del Comune al processo costituente del Contratto di Fiume. Un mese dopo, il 7 novembre, anche l’amministrazione comunale di Ceprano ha deliberato la sua adesione.
Lo stimolo continuo delle associazioni sta determinando, anche se lentamente, un cambio di rotta ed auspichiamo che gli altri Consigli Comunali si pronuncino favorevolmente.
Nel merito le associazioni proseguono il loro percorso e intendono condividere nei prossimi giorni con gli altri soggetti attivi sul tema, tutte le fasi di consultazione e informazione con l’obiettivo di giungere nei primi giorni del 2017 alla convocazione dell’ “Assemblea Costitutiva del Contratto di Fiume per il Sacco”.
per il Coordinamento Associazioni Valle del Sacco:
Comitato Residenti Colleferro
Laboratorio Comune Alta Valle del Sacco
Legambiente Lazio
Pulliano
Retuvasa
Referendum Sociali, gli appuntamenti per le firme di sabato 21 e domenica 22 maggio.

Comunicato Stampa
Comitato Referendum Sociali Alta Valle del Sacco
Anche questo fine settimana è possibile firmare per i Referendum sociali.
Per la notte dei musei , sabato 21 maggio 2016, Segni dedica il pomeriggio e la serata alla cultura. Alle ore 18,30 presso il Museo Archeologico Comunale si comincia con un Aperitivo in musica, con i gruppi Folkgrasse Amilado. Segue la presentazione del corso “Paesaggio architettonico e verde urbano: per la riqualificazione della città di Segni”.
Molte le iniziative organizzate anche per la domenica: il pomeriggio si parte alle 15,30 per l’Urbantrekking archeologico, punto di ritrovo il Museo Archeologico Comunale di Segni, e passeggiata guidata dall’istuttore di Nordic Walking per le mura poligonali e nel centro storico locale.
Sabato 21 e domenica 22 maggio a Colleferro due nuovi appuntamenti per la raccolta firme a favore dei Referendum sociali, promossi dal Comitato locale Alta Valle del Sacco per i Referendum Sociali, a cui hanno aderito Rete per la tutela della valle del Sacco, Comitato residenti Colleferro, Unione Giovani Indipendenti e Meetup 5 Stelle Colleferro.
I referendum sociali sono nati su iniziativa dei cittadini e dei loro movimenti per raccogliere le firme su beni comuni, buona scuola, inceneritori e trivelle. Sono, come dice il nome, temi a carattere sociale, promossi dai cittadini
(sulla pagina FB e sito http://www.referendumsociali.info/, trovate tutti i quesiti referendari).
Invitiamo i cittadini a sottoscriverli e di portare con sé un documento di identità.
Oltre ai nostri banchetti è sempre possibile firmare presso l'Ufficio Anagrafe del Comune di Colleferro, via Nobel, 1, tutti i giorni dalle 8,30 alle 12,30; martedì e giovedì anche dalle 15,30 alle 17,30.
Il comitato di quartiere Ater a Colleferro e l’UGI (Unione Giovani Indipendenti), presso i giardini Ater, dedicano la mattina di sabato 21 maggio ad una iniziativa di giardinaggio e alla raccolta firme.
Sabato pomeriggio la raccolta firme prosegue in corso F. Turati, angolo Piazza A. Moro (fronte "pasticceria Fratticci") con gli attivisti del moVimento 5 stelle di Colleferro.
La Rete per la tutela della valle del Sacco, il Comitato residenti Colleferro e il Meetup 5 Stelle Colleferro, Domenica 22 maggio allestiranno un banchetto per la raccolta firma a corso F. Turati, davanti la farmacia Brocchieri (in caso di pioggia nel portico di fronte) dalle ore 10,00 alle 24,00, in concomitanza del Festival dello street food e dell'artigianato.
Il corso sarà chiuso al traffico e riservato ai pedoni proprio per favorire il miglior svolgimento dell'iniziativa. Saranno presenti circa 15 mezzi tra Apette e Truck Food, oltre 40 stand di artigianato, prodotti tipici e cucina di strada.
Sarà allestito un palco per le attività di animazione per grandi e piccoli, verranno organizzati dei Show Cooking con diversi Chef che si esibiranno in dimostrazioni di ricette tipiche.
All'ora dell'aperitivo, 18,00-20,00, si esibiranno gli "UKUS IN FABULA" una band dal gusto Country per farci divertire e ballare al suono di Ukulele e in serata musica dagli anni 80' ai grandi successi del momento.
C’è tutto per una giornata piena di divertimento e attenzione ai temi civili!
Si ringraziano anticipatamente Consiglieri e Assessori del Comune di Colleferro che presenzieranno come autenticatori delle firme.
Colleferro, 20 maggio 2016
Referendum Sociali, 14 e 15 maggio FIRMA DAY:

Comunicato Stampa
Comitato Referendum Sociali Alta Valle del Sacco
Sabato 14 e domenica 15 Maggio FIRMA DAY per i referendum sociali
Primavera dei fiori e Primavera dei diritti e della democrazia a Colleferro, sabato 14 e domenica 15 maggio 2016, in viale XXV aprile, nn.7-11, mattina 9.45-12.45 e pomeriggio 16.45-19.45.
In programma la tradizionale Fiera annuale delle Piante e dei Fiori che ospiterà anche i banchetti per il FIRMA DAY, organizzati dai promotori dei Referendum sociali (Buona Scuola, Trivelle Zero, Beni comuni, Inceneritori) con la disponibilità di Assessori e Consiglieri comunali che garantiranno l’autenticazione delle firme.
In tutta Italia per il FIRMA DAY – sei quesiti referendari e una petizione popolare - centinaia di attivisti e di attiviste, decine di adesioni da associazioni, comitati e realtà territoriali, presenti con 1.000 banchetti per la raccolta firme.
La stagione dei referendum sociali è iniziata il 9 aprile con una campagna nazionale di mobilitazione che si chiuderà il prossimo luglio con l'obiettivo di raggiungere oltre 500mila firme necessarie per indire i referendum da votare nella primavera del 2017.
Come dice il nome, i referendum hanno carattere sociale e democratico perché difendono i diritti di tutti e sono promossi dai cittadini attraverso le loro associazioni (pagina FB e sito http://www.referendumsociali.info/).
Per contrastare qualsiasi svendita del presente, del futuro e dei nostri diritti, per ribadire che il modello di crescita globale può e deve essere ugualitario e comune, per non delegare la nostra volontà ai gruppi di interesse e alle lobby chiediamo anche la TUA firma.
I referendum sociali, a cui si aggiunge il quesito sull'Italicum (abolizione del voto bloccato al capolista e delle candidature plurime; abolizione del premio di maggioranza e il ballottaggio senza soglia), riguardano i principali provvedimenti governativi.
Quello sulla “Buona scuola”, con cui si è attaccato il ruolo della scuola pubblica, che deve parlare di formazione e non di profitto.
I processi di privatizzazione del servizio idrico, dei servizi pubblici locali e dei beni comuni cercano di cancellare definitivamente il significato politico, culturale e democratico del referendum sull’acqua. L’aggressione non risparmia l'ambiente e la salute, a partire dalle trivellazioni.
Con la manifestazione della valle del Sacco, "RifiutiamoLI!”, dello scorso 9 aprile abbiamo detto NO! al revamping che ammoderna gli inceneritori di Colleferro e con questo referendum vogliamo bloccare il piano governativo su nuovi e vecchi impianti, che riguarda direttamente quelli di colle Fagiolara. Vogliamo l’abrogazione dell’art. 35 dello “Sblocca Italia”, che espropria le Regioni dei loro poteri di gestione e di programmazione in materia di rifiuti, classifica gli inceneritori di rifiuti come “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”, sopprime il limite regionale di conferimento di rifiuti, che potranno essere prodotti in una Regione ed inceneriti in altre, riduce i tempi per la Valutazione di Impatto Ambientale, ecc.
Se firmi e voterai SÌ al referendum significa che vuoi contrastare l’incenerimento dei rifiuti, tutelare la salute pubblica e l’ambiente dalla inevitabile contaminazione tossica e nociva di aria, suolo, acqua, polveri ultra-sottili, ceneri e scorie contenenti diossine, policlorobifenili e metalli pesanti, dispersi in atmosfera o accumulati in discarica, elementi che entrano nella catena alimentare.
Votare SI’ significa orientare le risorse economiche pubbliche dall’incentivazione di inutile produzione di energia al potenziamento della raccolta differenziata porta a porta e del riciclaggio per avviare un percorso virtuoso e sostenibile di “Economia Circolare”, l’unico in grado di produrre ampia occupazione locale stabile e di salvaguardare l’ambiente e la salute.
Il Comitato locale Alta Valle del Sacco per i Referendum Sociali Comitato, composto da vari associazioni, comitati e realtà locali, è aperto all'adesione di altri soggetti e cittadini che condividono questi obiettivi.
E' possibile firmare anche presso l'Ufficio Anagrafe del Comune di Colleferro in via Nobel, 1 . Orario pubblico tutti i giorni dalle 8,30 alle 12,30 - martedì e giovedì dalle 15,30 alle 17,30, muniti di documento di riconoscimento.
Colleferro, 12 maggio 2015
Referendum Sociali, la primavera dei DIRITTI e della DEMOCRAZIA
Comunicato Stampa
Referendum Sociali - Alta Valle del Sacco
La primavera dei diritti e della democrazia

Invitiamo i Cittadini, i Movimenti, le Associazioni, i Comitati, le Organizzazioni Sindacali e Politiche che vogliono sostenere i sei Referendum sociali e la petizione popolare sui beni comuni:
- aderire al costituendo Comitato e/o Coordinamento
- collaborare attivamente alla organizzazione dei banchetti
- partecipare con idee e proposte alla preparazione di iniziative per raccogliere le firme
- sottoscrivere i Referendum Sociali in occasione di banchetti in piazza.
Abbiamo tre mesi di tempo per portare avanti la raccolta nazionale di 500.000 firme (autenticate per tutti i quesiti), necessarie per indire, nella primavera del 2017, sei Referendum ed una Petizione Popolare al Parlamento.
A livello regionale dobbiamo raccoglierne circa 68.000, un obiettivo ambizioso che richiede un grande impegno sociale e una vasta mobilitazione sui territori.
Per raggiungere l'obiettivo di un progetto unico, che evidenzi l’importanza vitale di questi temi per tutta la nostra comunità, dobbiamo realizzare un’ampia alleanza sociale dei movimenti per la salvaguardia della scuola pubblica, acqua pubblica, tutela ambientale e salute delle generazioni future, una difesa che richiede il contributo di tutte le forze sociali: Cittadini, Movimenti, Associazioni, Comitati, Organizzazioni Sindacali e Politiche.
Ricordiamo che lo scorso 13 marzo a Roma si è costituito in difesa dei beni comuni il Comitato per i referendum sociali ed il 9 aprile è iniziata la campagna nazionale per la raccolta firme.
Per il prossimo appuntamento Associazioni, Comitati e Sindacati vi attendono lunedi 25 aprile, in Piazza Pier Gobetti a Colleferro, dalle ore 15,00 alle ore 20,00.
A seguire sarà possibile firmare presso i banchetti di cui daremo informazione e presso l’ufficio preposto dal Comune di Colleferro successivamente alla pubblicazione sull’albo pretorio o negli altri Comuni che daranno la disponibilità.
Contatti locali per Alta Valle del Sacco
referendumsocialivalledelsacco@gmail.com
Contatti Nazionali
info@referendumsociali.info , www.referendumsociali.info
Quesito art. 35 Sblocca Italia
comitatosibloccainceneritori@gmail.com
Valle Del Sacco, 24 aprile 2016
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Sintesi dei referendum sociali
Scuola
1 – Abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede
2 – Abrogazione di norme sul potere del dirigente di scegliere i docenti da premiare economicamente e sul comitato di valutazione
3 – Abrogazione di norme sull’obbligo di almeno 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro
4 – Abrogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private
I 4 quesiti sulla scuola vogliono cancellare i seguenti punti.
- I poteri discrezionali del dirigente di scegliere i docenti, di confermarli o mandarli via dopo un triennio e di premiarli per un presunto “merito”, con il pericolo di gestioni clientelare delle assunzioni e di limitazione della libertà di insegnamento;
- L’obbligo per le scuole di fare almeno 400/200 ore di alternanza scuola-lavoro, che riduce l’insegnamento a favore di attività che spesso diventano lavoro gratuito e imposizione agli studenti di prestazioni dequalificate;
- La possibilità di effettuare donazioni a singole scuole, con il rischio di finanziamenti privatistici, competizione tra le scuole, disuguaglianze e favori fiscali a coloro che frequentano istituti privati.
Trivelle Zero
Il quesito sulle trivelle vuole cancellare i riferimenti a certe zone dell’Italia che limitano le attività petrolifere esclusivamente in quei luoghi, in modo da render applicabile il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi a tutta Italia, per i nuovi interventi in terraferma e in mare al di fuori delle 12 miglia. Dopo il referendum del 17 aprile contro le concessioni già esistenti in mare nelle prime 12 miglia, un quesito sui progetti nella restante parte del territorio italiano.
Non riguarda le concessioni già assegnate dallo Stato, perché colpirle lo avrebbe reso inammissibile.
Firmare significa voler bloccare tutti i nuovi progetti di perforazione e estrazione, ridurre devastazioni e problemi di salute connessi ai progetti petroliferi che in cambio di una quota risibile di idrocarburi sono destinate a produrre straordinarie devastazioni ambientali. Blocco delle prospezioni per indurre ad una strategia energetica fondata sullo sviluppo delle rinnovabili e la riduzione dei consumi, unica risposta possibile alla crisi climatica che avanza. Le attuali richieste dei petrolieri per nuove concessioni in terraferma e in mare sono oltre 100, su vastissime aree del Paese. Fermiamole!
Inceneritori
Bloccare il piano per nuovi e vecchi inceneritori
Il quesito sugli inceneritori vuole cancellare:
- La loro classificazione come infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale
- Potere del governo di decidere localizzazione e capacità specifica di 15 nuovi impianti e quello di commissariare le Regioni inottemperanti
- L’obbligatorietà di potenziamento al massimo carico termico e di riclassificazione a recupero energetico degli inceneritori esistenti
- La possibilità di produrre rifiuti in una Regione e incenerirli in un’altra
- Il dimezzamento dei termini di espropriazione per pubblica utilità e la riduzione dei tempi per la Valutazione di Impatto Ambientale.
Firmare significa schierarsi per la tutela di salute e ambiente; restituire ai cittadini il diritto di decidere sul territorio e alle Regioni il potere di programmazione e gestione in merito ai rifiuti; puntare sul riciclo e sull’Economia Circolare.
Beni Comuni
Petizione popolare per legiferare in materia di diritto all’acqua e di gestione pubblica e partecipativa dei beni comuni, dei servizi di pubblica utilità
Il governo Renzi vuole privatizzare servizio idrico e servizi pubblici locali, contro il risultato del referendum del 2011.
Il Parlamento sta eliminando ripubblicizzazione e gestione partecipativa del servizio idrico dalla nostra legge d’iniziativa popolare sulla gestione pubblica dell’acqua.
Il decreto attuativo della legge Madia sulla riorganizzazione della PA riduce la gestione pubblica dei servizi ai casi di stretta necessità e la vieta per quelli a rete; in sostanza consegna ai privati, anzi ad un pugno di società oligopoliste, la gestione di tutti servizi pubblici; reintroduce l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito nel calcolo delle tariffe, sottrare ogni potere ai cittadini e agli enti locali di decidere autonomamente nella gestione di beni comuni.
Firmare significa riconoscere che l’acqua è un bene comune, schierarsi per il ritiro dei decreti attuativi su aziende partecipate e servizi pubblici locali, per l’attuazione della legge di iniziativa popolare sull’acqua e per il diritto all’acqua in Costituzione.
Referendum Sociali: silenzio elettorale, un diritto costituzionale calpestato.
Comunicato Stampa Campagna Referendum Sociali
Silenzio elettorale, le questure bloccano la raccolta firme per i referendum sociali.
Un diritto costituzionale calpestato, un grave danno alla democrazia.

La motivazione è il "rispetto del silenzio elettorale", che però nel nostro caso non c'entra nulla. La direttiva del Ministero dell'Interno, da cui derivano quelle prefettizie, prevede per sabato e domenica "il divieto di comizi e riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta" e "ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall'ingresso delle sezioni elettorali". Un'impostazione che ci lascia ampio margine di manovra per raccogliere le firme senza smentire la direttiva. Ma sono già moltissimi i casi in cui le questure cittadine ci stanno negando la possibilità di allestire i banchetti. Laddove le autorizzazioni non siano state rilasciate in precedenza, i prefetti decidono di non autorizzare alcuna iniziativa politica, pare su invito informale dello stesso Ministero dell'Interno.
I promotori dei referendum sociali intendono denunciare con forza questa grave lesione del diritto costituzionale. Impedire di raccogliere le firme necessarie a dare la parola agli italiani su temi così importanti come scuola, ambiente e beni comuni è un atto inaccettabile. E troviamo ancor più antidemocratico il fatto che questi divieti non poggino su circolari chiare e incontrovertibili. Il tempo a disposizione per raccogliere le 500.000 firme - a quesito - necessarie per richiedere i referendum non va oltre i 90 giorni. Considerando che, oltre al referendum di domenica, sono in programma anche le elezioni amministrative e i ballottaggi, ci resterebbero pochissimi fine settimana per far valere il nostro diritto costituzionale. E questo non possiamo accettarlo, né ora né nelle prossime occasioni.
Dove ce lo lasceranno fare, comunque, sabato e domenica saremo in piazza a raccogliere firme. Invitiamo chiunque abbia a cuore la democrazia e il futuro del nostro Paese a raggiungerci e a firmare per sottrarre scuola, ambiente e beni comuni alle strette logiche del mercato e del profitto.
Roma, 14 Aprile 2016.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Movimento per la scuola pubblica
Campagna "Stop devastazioni", per i diritti sociali ed ambientali
Comitato Sì Blocca Inceneritori