Rassegna stampa 03.10.11

Valle dei Latini, Arsial e Camera di Commercio riesumano la società di Distretto, budget annuale 900.000 euro
Il Messaggero FR 03.10.11 p. 49 – di Denise Compagnone

Valle dei Latini, Arsial e Camera di Commercio riesumano la società di Distretto, budget annuale 900.000 euro
Il Messaggero FR 03.10.11 p. 49 – di Denise Compagnone
l 20 settembre dopo mesi di inattività, l’Arsial e la Camera di Commercio di Frosinone hanno fatto tornare di nuovo in vita la società di distretto Valle dei Latini: Gianni Lisi designato ufficialmente presidente e quattro nuovi consiglieri nel cda. Ma di cosa si occuperà esattamente la società – con un primo budget annuale di 900mila euro – considerando che al progetto delle biomasse penserà direttamente l’Ufficio commissariale, e che per il fotovoltaico la Provincia vuole schierare l’Apef? «In questa prima fase iniziale credo daremo il via ad una serie di studi, di monitoraggi – ha risposto Gianni Lisi -. Poi ci raccorderemo con l’Ufficio commissariale». L’idea di bonifica e di rilancio dell’area passa per le coltivazioni di biomasse (come predisposto dall’Ufficio commissariale che ha già in cantiere anche un studio di fattibilità dell’Università della Tuscia) e per lo sfruttamento del fotovoltaico (a cui punta la Provincia)

E a Ceccano cresce l'indignazione
Il Messaggero FR 03.10.11 p. 49 – di Denise Compagnone

Alla fine i cartelli triangolari gialli alla fine sono comparsi anche all’ombra dei Lepini. Ribadiscono il divieto, citando le ordinanze del commissario straordinario per l’emergenza della Valle del Sacco, di utilizzare i campi in riva al fiume per uso agricolo e zootecnico, pena «denuncia all’autorità giudiziaria». Sono gli stessi cartelli comparsi già anni fa sui pascoli e sugli orti nei dintorni di Colleferro per l’inquinamento dei terreni da betaesaclorocicloesano, installati anche qui dopo che da circa un anno ha avuto la competenza anche per i terreni lungo il fiume che vanno da Morolo a Isoletta.
«Però in un anno siamo riusciti a ottenere solo questo: la cartellonistica. Sono amareggiato». Antonio Ciotoli, sindaco di Ceccano, ha aspettato qualche mese prima di esternare la propria irritazioni. Ora non riesce a contenersi: «C’è un eccessivo ritardo in ogni azione da compiere. Al di là dell’apposizione dei cartelli non è stato fatto ancora nulla. A cosa sono servite le nostre battaglie per l’inserimento nell’area commissariale? – si chiede – Abbiamo fatto pressioni in ogni sede perché ritenevamo e riteniamo di avere gli stessi diritti dei comuni dell’area nord, in termini di benefici, di rimborsi e di bonifica dei terreni inquinati. Invece a quanto pare le nostre pressioni sono servite solo ad ampliare le competenze dell’Ufficio e nient’altro: non abbiamo avuto alcun tipo di risposta. Ogni giorno cittadini ed agricoltori bussano alla mia porta per chiedermi come devono comportarsi, cosa fare dei terreni e delle aziende agricole ferme da mesi e mesi. Sono abbandonati a loro stessi. Tranne dire loro di rivolgersi alla Forestale e poi all’Ufficio veterinario per far analizzare i prodotti prima di commercializzarli (unica strada consentita al momento) non so cosa rispondere».
Il pressing della città dei Conti su questo tema è forte: venerdì sera, ad esempio, centinaia di cittadini, in una protesta organizzata dal gruppo Per La Gente sono scesi in piazza per chiedere certezze sull’inquinamento, per protestare contro l’ignavia delle pubbliche amministrazioni. Raccoglieranno firme per istituire un referendum con il quale chiedere che siano analizzate le ripercussioni dell’inquinamento sulla salute. «Ma gli atti concreti? Ancora nulla, così come mancano sinergia e raccordo tra i vari enti interessati», conclude sconfortato il sindaco Ciotoli.