Rassegna stampa 23.02.11

IV CHILOMETRO. ASSOCIAZIONI DI ARTENA E COLLEFERRO AVVIANO BATTAGLIA LEGALE CONTRO LA NUOVA CENTRALE TURBOGAS, PRONTO UN RICORSO AL TAR
Due gli aspetti contestati: l'iter amministrativo e le caratteristiche “tecnico-scientifiche” dell'impianto
Avviata una campagna di adesione nel territorio. Il sindaco di Artena: «Sono con le associazioni»
Cinque giorni 23.02.2011, p. 22

IV CHILOMETRO. ASSOCIAZIONI DI ARTENA E COLLEFERRO AVVIANO BATTAGLIA LEGALE CONTRO LA NUOVA CENTRALE TURBOGAS, PRONTO UN RICORSO AL TAR
Due gli aspetti contestati: l'iter amministrativo e le caratteristiche “tecnico-scientifiche” dell'impianto
Avviata una campagna di adesione nel territorio. Il sindaco di Artena: «Sono con le associazioni»
Cinque giorni 23.02.2011, p. 22

L a battaglia per la costruzione della centrale cogenerativa del IV Chilometro proseguirà nelle aule del tribunale. L'annuncio arriva dalle associazioni GrilliArtena, Impegnocivicoperartena e Rete per la tutela della Valle del Sacco che con la collaborazione di un ufficio legale stanno preparando un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Due gli aspetti contestati: l'iter amministrativo, su cui pare siano state individuate delle irregolarità, e le caratteristiche “tecnico-scientifiche” dell'impianto. «Stiamo discutendo gli ultimi dettagli – spiega Alberto Valleriani, presidente di Retuvasa – Si tratta di un procedimento complesso che necessita peraltro del sostegno di cittadini e Ammnistrazioni locali. Ci preoccupa il silenzio del comitato locale del IV Chilometro e del Comune di Colleferro che non ha ancora risposto alla mozione della Provincia per la sospensione dei lavori. Avremo bisogno di un grande sostegno popolare per vincere questa battaglia». Già avviata una campagna di adesione via internet.«Per chi vuole sottoscrivere il ricorso a costo zero e la sicurezza di nessuna azione di rivalsa da parte della ditta costrutrice in caso di insuccesso – si legge in una nota stampa di Grilliartena – può contattarci direttamente». I dettagli del provvedimento saranno resi noti entro la fine della prossima settimana al termine di una serie di incontri con i legali. Il sindaco di Arte-na, al termine di un confronto in giunta, ha manifestato ieri l'intenzione di sostenere questa iniziativa. «La battaglia legale al momento è l'unica strada percorribile per opporsi alla realizzazione di questo impianto – ha detto ieri il sindaco Mario Petrichella. Il divieto già imposto per il passaggio di un metanodotto nel territorio comunale potrebbe infatti non bastare. Ci batteremo fino in fondo – continua il sindaco – per opporci a questo impianto ma avremo bisogno del sostegno di tutti». cs

 

COMUNICATO STAMPA COMUNE DI PALIANO

 

Precisazioni del Sindaco a proposito di rifiuti

 

Il Sindaco, Maurizio Sturvi, interviene in merito alle notizie apparse ieri ed oggi su un quotidiano provinciale per precisare la posizione del Comune di Paliano a proposito della richiesta inoltrata alla Regione Lazio per inserire nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico biologico:

“Per prima cosa la richiesta inoltrata dal Comune di Paliano – chiarisce Sturvi – non riguarda la realizzazione di un nuovo sito in quanto l’infrastruttura esiste già ed ha prodotto Cdr fino al 2009. La posizione rappresentata presso i competenti uffici regionali era essenzialmente finalizzata ad evitare che nella zona in questione, ossia nel sito industriale di Castellaccio, venisse progettata una nuova costruzione data la riorganizzazione del ciclo dei rifiuti in esame presso la Regione Lazio, in quanto si sarebbe potuto utilizzare l’impiantistica già operante. Da questo, però, ad affermare che si produrranno centinaia di migliaia di Cdr ce ne vuole. A motivarci sono stati anche gli OTTIMI RAPPORTI CHE CI LEGANO AD ACEA (proprietaria dell’impianto) con la quale vogliamo portare occupazione evitando che un altro sito industriale venga abbandonato a se stesso. Con i tecnici stiamo valutando anche nuove possibilità di sviluppo a basso impatto ambientale. Ci tengo, inoltre a precisare – aggiunge il Sindaco – che la richiesta è partita per avere voce in capitolo e comprendere il progetto sul nostro territorio in tema di rifiuti; non vorremmo, infatti, essere solo spettatori passivi e sottostare ad ogni decisione piovuta dall'alto. E’ altrettanto falso, però, come da notizie di stampa, che sarebbe nostra intenzione realizzare una discarica vecchio stampo. Vogliamo ricordare che l'Amministrazione da me rappresentata è quella che è stata in grado di raggiungere un accordo con la Regione Lazio per salvaguardare 450 ettari di territorio de La selva di Paliano. Noi, insomma, non vogliamo affatto inquinare il territorio bensì tutelarlo. Colgo l’occasione per informare che stiamo collaborando con i produttori locali alla nascita di un marchio comunale per i prodotto tipici. A questo, però, punto ci chiediamo: a chi giova tutto questo? Non vorremmo si stesse architettando ad arte qualche manovra diffamatoria nei nostri confronti. Diamo forse fastidio? Qual è lo scopo nel raccontare fatti difformi dalla realtà?”



Valle del Sacco

DOMENICA TAVOLO TECNICO SULLA SITUAZIONE DELL'INQUINAMENTO

Cinque giorni 23.02.2011, p. 22

Dopo la polemica mediatica scatenata dal “finto caso Fadda” (l’agricoltore che ha dichiarato al TG1 che i suoi ovini erano morti a causa dell’inquinamento del suo terreno posto tra Artena e Colleferro) prontamente smentita dalle autorità preposte al controllo ambientale
come la ASL di competenza, la XVIII Comunità Montana dei monti Lepini guidata da Loris Talone ha organizzato un incontro pubblico per fare il punto sull’attuale situazione ambientale della Valle del Sacco. L’appuntamento è per domenica 27 febbraio alle ore 10.30 a Colleferro, presso il cinema Vittorio Veneto, dove le autorità politiche della zona, con il supporto di un tavolo tecnico, spiegheranno nel dettaglio la situazione facendo cosi chiarezza in questo particolare momento. A moderare l’incontro sarà Massimo Cacciotti (vice presidente della XVIII Comunità Montana) che introdurrà gli interventi delpresidente Talone, del sindaco di Colleferro Mario Cacciotti, del sindaco di Paliano Maurizio Sturvi, di Carlo Tiberi (consigliere comunale di Gavignano) oltre che degli onorevoli Angelo Miele e Antonio Paris. Concluderà il deputato Silvano Moffa. Il tavolo tecnico sarà composto dal Dottor Spina dell’ufficio commissariale della Valle del Sacco e dalla Asl Roma G. 

 

 

FROSINONE. RIFIUTI, NUOVE ISTRUZIONI PER l’USO

La Provincia FR, 23.02.11, p. 2

E' previsto per venerdì 25, con inizio fissato per le ore 9, presso il Multisala Sisto (Fornaci Cinema Village), il convegno "La nuova gestione dei rifiuti – Analisi tecnico-giuridica alle modifiche della normativa vigente". Il convegno è organizzato dalla società Atena Consulting ed ha il patrocinio della Regione Lazio, dell'Amministrazione provinciale di Frosinone e del Consorzio per lo sviluppo industriale.

Al convegno, presieduto dal dottor Roberto Mastracci, esperto in materie ambientali, porteranno il loro contributo il dottor Gianfranco Amendola, Procuratore della Repubblica esperto in discipline ambientali; il dottor Giuseppe De Falco, magistrato ed esperto in disciplina ambientale; il dottor Luca Ramacci, magistrato di Cassazione esperto in reati ambientali; il dottor Mauro Sanna, chimico ed esperto in materie ambientai.

«Dallo scorso dicembre la normativa sui rifiuti è cambiata nella sua articolazione introducendo novità molto importanti – commenta il dottor Mastracci, deus ex machina del congresso di dopodomani e esperto in materia come pochi -. La non ottemperanza della nuova legge potrebbe comportare una gestione del problema non del tutto ortodossa. Di qui la necessità di un convegno, al quale parteciperanno esperti che s'ompegneranno a chiarire tutti gli aspetti della normativa al fine di evitare una applicazione scorretta della stessa. Ne trarranno beneficio da una parte gli industriali e dall'altra la Pubblica Amministrazione». 
 

FROSINONE. TARGHE ALTERNE : ESERCENTI INFURIATI

La Provincia FR, 23.02.11, p. 6, di Tiziana Cardarelli

Solo due giorni dall'inizio del provvedimento comunale contro l'inquinamento atmosferico con l'utilizzo delle targhe alterne e già commercianti e cittadini di Frosinone non ne possono più.

Ad alzare la voce sono molto più i titolari di esercizi commerciali in centro che proprio non riescono a digerire l'ordinanza. Alla luce soprattutto del fatto che dall'Amministrazione comunale hanno scelto di far circolare tutti il giovedì. Una decisione in funzione del mercato settimanale.

«A noi non ci tutela nessuno. Con questa ordinanza è una tragedia – ha commentato Nadia, responsabile del negozio Camomilla – Lunedì non è entrato quasi nessuno nel negozio. Un mortorio totale. La scorsa settimana non riuscivano a servire tutti i clienti ed eravamo in tre. Da lunedì, invece, io da sola sono più che sufficiente. Il lavoro è sceso del 90%. E poi vorrei sapere – ha aggiunto Nadia – perché il giovedì tutti possono circolare per raggiungere il mercato settimanale? Agli ambulanti ci pensano e a noi chi ci tutela? Vogliono farci chiudere? Beh, sono sulla strada giusta».

Infuriata non poco anche Gerardina, del negozio d'abbigliamento Mimmo Mariani: «L'ordinanza delle targhe alterne è un vero problema per noi commecianti. Lunedì non c'era un'anima viva in giro e oggi (ieri, ndr) è lo stesso. La crisi economica già è tanta, poi si aggiungono anche i disagi alla circolazione… e diventa una tragedia. Vogliono farci abbassare le serrande?! Frosinone – ha concluso – ha bisogno di idee nuove affinchè la città si risvegli. Il sabato, ad esempio, sarebbe bello se facessero un'isola pedonale in centro con attrazioni vere per attirare l'attenzione dei cittadini. Invece nulla. Dall'Amministrazione sembra remino contro per isolarci».

A lamentarsi è anche Franco, il titolare del punto vendita Benetton, situato lungo la via dello shopping di Frosinone: «L'ordinanza comunale per noi commercianti crea grossi problemi. Lunedì per strada non c'era nessuno. Il punto vero è che Frosinone è in una conca e il problema delle polveri sottili non si risolverà certo con qualche giorno di provvedimento, tra targhe alterne e giornate ecologiche – ha commentato -. Sono 30 anni che nessuno fa niente, ora di ricordano dell'inquinamento. E poi questa storia delle auto euro 5 che possono circolare, cosa significa? Ogni anno esce una macchina nuova e noi per transitare dobbiamo cambiare vettura ogni 12 mesi? Si mettessero d'accordo e ne scegliessero una per tutte. Per fare un bilancio sull'effettivo calo di lavoro provocato dalle targhe alternate è ancora presto, ma comunque il disagio è tanto».

Infastidita non poco anche Elisa, commessa nel negozioBob e Jeasael:«Le strade sono deserte. C'è poco moviemento e di conseguenza, nonostante i saldi di fine stazione, – ha commentato – nessuno entra per acquistare. I disagi sono tanti, non si può negare. Personalmente ho l'auto nuova e posso circolare liberamente, ma non tutti sono nella mia stessa situazione. Almeno aumentassero i servizi pubblici per permettere alle persone di sostarsi da una parte all'altra della città senza troppo disagio…».

Sarcastica èGiulia, titolare del franchisingPrenatal: «C'è inquinamento è vero. Le auto aumentano le polveri sottili, ma il rally che parte dalla Villa comunale no. Tutte quelle auto che sgommano e sfrecciano, attraversando la città non provocano alcun problema di inquinamento, ma per favore! Poi vorrei capire – ha chiesto – perchè il giovedì si può circolare tranquillamente. Lo hanno fatto per non creare problemi agli ambulanti del mercanto settimanale? E noi? Non c'è movimento. Noi lavoriamo con clientela della provincia che sapendo del blocco parziale delle auto non viene certamente a Frosinone a farsi multare. Questa è una città senza organizzazione. Per noi è un disagio enorme. Sopportare tutto questo fino alla fine si marzo è un vero problema».

Lunedì da cancellare per Pasquale, proprietario della pizzeria Mystic: «E' stato un giorno bruttissimo a livello commerciale. Non posso ancora capire se sia stata colpa delle targhe alterne, ma è certo che non c'è stato alcun movimento. Come commerciante non sono favorevole, è logico ma per tutelare l'ambiente sì. Se sono convinti che sia questo il modo per abbassare le polvere sottili e tutelare la salute pubblica bene venga. Preferisco guadagnare meno, ma vivere meglio. Il problema, a mio avviso, però è che non credo si riesca a risolvere l'inquinamento».

Che non sia ancora possibile fare un bilancio di possibili danni economici è convintoGian Marco, titolare diFiori Phalanopsis: «Il problema è legato ai fornitori che non possono raggiungerci – ha spiegato con molta tranquillità – Oggi (ieri, ndr) ad esempio siano andati sulla Monti Lepini per prelevare il carico di fiori freschi. Se tutto questo è utile per l'ambiente, ben venga. L'unica cosa che credo sia il caso di intensificare sono i controlli. Ci sono pochi vigili che verificano l'effettiva circolazione delle auto e le loro loro targhe. Al momento, insomma, non ho registrato alcun calo di lavoro. O perlomeno, come detto, è ancora troppo presto per un bilancio».

Poco movimento si sta registrando anche nel punto vendita Sisley:«E' ancora presto per addebitare la diminuzione di afflusso di clientela all'ordinanza comunale. Certo è – ha commentato una delle commesse – che qualche disagio lo provoca, ma per l'ambiente credo sia la cosa migliore».

Scocciati, comprensibilmente, i commercianti di piazza Caduti di via Fani che già soffrono il sabato, quando gioca in casa il Frosinone, per la chiusura della piazza.

«Già c'è crisi, poi ci si mettono anche loro con le ordinanze. Questi signori ha commentato Emanueledella lavanderia L'oblò – dovrebbero spigarci come mai hanno pensato a lasciare libera la circolazione il giovedì. Pensano agli interessi degli ambulanti che pagano al comune 30 euro di suolo pubblico e a noi che paghiano l'affitto non ci vede nessuno. Perchè non si battono per eliminare i pullman dallo Scalo?! E poi mettessero a disposizione dei cittadini più mezzi pubblici ecologici, invece di rompere le scatole con il blocco e le targhe alterne».

L'ordinanza comunale su indicazione della Regione Lazio, partita il 21 febbraio fino al 31 marzo è un problema anche per Santa, titolare del punto vendita Gbc:«Per chi ha una sola auto e deve spostarsi è un grande disagio. Noi in questa piazza avevamo già altri problemi seri, come i parcheggi e la chiusura per la partita, ora aggiungiamo anche le targhe alterne e… non resta che abbassare le serrande. Ma sarà utile per l'inquinamento?».

E' stato registrato un calo di presenze anche nei due bar della piazza.

Eleonara, titolare del Lovely: «Lunedì c'è stato pochissimo movimento. L'ordinanza ci penalizza tantissimo, speriamo almeno che sia utile per l'inquimento. Anche se ho seri dubbi. Sulla Monti Lepini si creano colonne di auto e lo smog rientra inevitabilmente in centro».

Alessia, proprietaria del Caffè Matusa: «L'Amministrazione ha pensato a tutelare gli ambulanti del mercato settimanale, ma noi commercianti, già penalizzati dallo Stadio comunale, siano stati abbandonati. Il sabato chiudono la piazza e noi dobbiamo abbassare le serrande perchè non fanno transitare nè auto e nè tifosi e durante la settimana ci sono le targhe alterne, ma insomma quando lavoriamo? Più volte abbiamo proposto di organizzare in questa piazza mercatini originali per creare movimento e lavorare un po' di più, ma nessuno ci ha mai ascoltato. Questo Comune sembra che remi contro i commercianti».

Preoccupati per i disagi provocati dalle targhe alterne anche Marzia, Irene Simona e Natalino del supermercato Conad:«Da due giorni non abbiamo più il movimento di clientela che avevano la scorsa settimana quando sistematicamente, intorno a mezzogiorno c'era la fila nel bancone dei salumi. Da lunedì entrano poche persone. Non è mai accaduto quindi crediamo sia legato alle targhe alterne. Ora stiamo lavorando con i residenti nella piazza, ma non certamente con i clienti assidui che arrivano da altre zone della città e non possono raggiungerci perchè magari hanno la targa pari e si circola con quella dispari. Il disagi c'è ed è pure grande».





FROSINONE. PICANO: “FAREMO LA NOSTRA PARTE”

La Provincia FR, 23.02.11, p. 9, di Gabriele Picano*

Colgo l'occasione, in merito all'articolo apparso sugli organi di stampa, in data odierna, ed avente come oggetto le direttrici di sviluppo che il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, On. Mario Abbruzzese, individua per la Provincia di Frosinone, per manifestare il pieno sostegno all'iniziativa in quanto la stessa coincide con quanto già da me proposto durante la conferenza stampa del 07.02.2010 nella quale ho illustrato le strategie di sviluppo dell'ADF spa.

In particolare l'ADF spa potrebbe diventare, come già più volte discusso con il Presidente Abbruzzese, il braccio operativo della Regione Lazio per lo sviluppo infrastrutturale della Lazio meridionale mediante il coordinamento del tavolo tecnico già individuato con il Protocollo d'Intesa approvato sia dalla Regione Lazio che dalla Provincia di Frosinone, oltre ad altri enti territoriali, ed in particolare da RFI.

Tale tavolo tecnico, che sarà insediato non appena l'Assessore ai Trasporti della Regione Lazio, On. Lollobrigida, comunicherà all'ADF spa il nome del delegato regionale, avrà come compito principale quello di produrre un accordo di programma che riorganizzi il sistema infrastrutturale dell'intera area meridionale del Lazio, avente come elemento baricentrico il futuro aeroporto di Frosinone e la relativa nuova stazione ferroviaria capace di sfruttare le potenzialità della Tav oltre che ottimizzare con metropolitane leggere i collegamenti con Roma e Napoli.

Tale accordo di programma, concordato quindi con la Regione Lazio, la Provincia, gli Enti territoriali interessati ed in particolare RFI, potrebbe essere oggetto di finanziamento quadro della Comunità Europea, grazie all'attenzione sempre manifestata per il territorio sia dal Commissario Europeo Tajani che dall'On. Pallone.

Mi corre inoltre l'obbligo di evidenziare in questo contesto di sviluppo quanto di buono fatto dalla Provincia di Frosinone ed in particolare dal Presidente Iannarilli nel cercare sinergie, sempre richieste dal mondo imprenditoriale, con la Provincia di Latina affinchè l'aeroporto di Frosinone possa sempre più essere l'Aeroporto del Lazio Meridionale e quindi l' Aeroporto di Frosinone e Latina e nello stesso tempo possano nascere quei progetti infrastrutturali interprovinciali che permettano l'ottimizzazione dei collegamento sia su ferro che su gomma tra la provincia di Frosinone (interporto, aeroporto, stazione ferroviaria, etc ) e la provincia di Latina (porto Gaeta, Mercato ortofrutticolo Fondi, area industriale di Latina, etc).

Concludendo, non posso non plaudere all'iniziativa della Regione Lazio, illustrata dalla Presidente Polverini pochi giorni fa a Paliano, atta a ridar vita alla Selva di Paliano ed alle relative sinergie con Fiuggi e Valmontone, in quanto tali ultimi comuni hanno già informalmente manifestato interesse, insieme ad altri comuni della Provincia di Frosinone, ad entrare nel capitale sociale dell'ADF spa insieme alla Regione Lazio che a breve ufficializzerà, come anticipatomi dall'On. Abbruzzese, la richiesta di sottoscrizione di ben 1.350.000 euro di quote societarie.

*presidente Aeroporto

di Frosinone Spa



ANAGNI. SACCO, RIECCO LA SCHIUMA

La Provincia FR, 23.02.11, p. 2

Ormai è un vizio! Ancora schiuma dalla tubazione di uscita del depuratore Marangoni. Nella tarda mattinata di ieri i finanzieri di Anagni, con la presenza dello stesso comandante Lgt Ceglie, si sono recati lungo la Via Casilina, per constatare il ripetersi del desolante spettacolo che, con puntuale frequenza, si presenta agli occhi di chi percorre la trafficata arteria.

La schiuma candida che ricopre il fossato di scolo, è stata più volte prelevata, ed i campioni analizzati in laboratorio hanno confermato ogni volta che si tratta di "tensioattivi", probabilmente detersivi utilizzati da aziende estranee alla Marangoni stessa. "Ci sono, o ci fanno?" si chiedeva ironicamente "una divisa", col pensiero a chi, ormai scoperto, non accenna ad usare la minima prudenza.

Pare che restino da analizzare alcune sostanze specifiche, ed una volta ricevute le risposte dal laboratorio, il cerchio si stringerà attorno agli autori della assurda beffa. Intanto indiscrezioni credibili confermano che le aziende allacciate al pozzetto collegato col depuratore Marangoni, non sarebbero munite di idoneo impianto di trattamento liquami, una situazione che una volta acclarata, farà scattare il lucchetto agli impianti, e denunce per gravi reati contro l'ambiente e la normativa vigente.
 
EVITARE LE TARGHE ALTERNE? BASTA UN FILTRO
Il dispositivo si può applicare alle auto Euro 3. Il costo: da 800 a 1200 euro

Il Messaggero FR, 23.02.11 p.40 – di Giampaolo Russo
L’incubo delle targhe alterne può essere esorcizzato. Come? Dotando la propria auto diesel del cosiddetto Fap, il filtro anti particolato che trattiene le polveri sottili. L’ordinanza antismog varata dal comune di Frosinone, infatti, prevede che oltre le auto Gpl, elettriche, a metano ed euro possano viaggiare anche durante i divieti le auto dotate di Fap. Non è quindi più specificata la tipologia euro 4. Insomma anche le auto più vecchie, tipo le euro 3 possono dotarsi di filtri anti particolato. Difficile installarlo per i modelli antecedenti in quanto non sempre compatibili. In questo modo investendo un po’ di soldi si potrebbe aggirare l’ostacolo. Vediamo come.

Concessionario. Il primo passaggio da farsi è quello dal proprio concessionario. Lì si potrà verificare se l’installazione del Fap possa essere compatibile o meno con il modello di auto acquistato. Il rivenditore potrà essere in grado anche di consigliare al cliente il filtro giusto da utilizzarsi per la propria auto.

Autofficina. Qualora l’intervento risulti realizzabile, ci si reca ad un’officina autorizzata che, nell’arco di mezza giornata di lavoro, è in grado di montare il dispositivo, realizzare i controlli e verificare lo stato delle emissioni. Al termine del montaggio il cliente dovrà premunirsi di farsi rilasciare tutta la certificazione attestante l’avvenuta installazione del Fap.

Motorizzazione. L’automobilista, con la certificazione rilasciata dall’officina, si dovrà quindi recare alla motorizzazione civile di via Calvosa e, presentando i documenti, dovrà richiedere il collaudo alla Motorizzazione. L’Mctc potrà, una volta esaminata l’auto, rilasciare il libretto di circolazione con la modifica eseguita. In possesso di questa attestazione l’automobilista potrà viaggiare tranquillamente durante le giornate di targhe alterne.

Costi. Questi sono variabili e cambiano a seconda del modello e delle vetustà del veicolo. «In media – fa sapere il titolare di un’officina autorizzata del capoluogo – si parte da un importo intorno agli 800 euro a salire. Per le auto di medio-alta categoria la cifra può salire sino a 1200 euro». Al costo del montaggio e del dispositivo vanno aggiunti circa 60 euro per la richiesta del collaudo da parte della Motorizzazione pagabili attraverso due bollettini con il c/c numero 9001 e 4028. E’ normale che per le auto di scarso valore commerciale il “gioco” potrebbe non valere la candela ma è altrettanto vero che la cifra da investire sarebbe inferiore a quella dell’acquisto di un’auto di ultima generazione. Sinora pochi frusinati hanno intrapreso questo percorso, un po’ perché non informati di questa possibilità, un po’ perché sino all’ultimo l’ordinanza anti smog non si sapeva se contemplasse solo le euro 4 con Fap o anche altre categorie.

Targhe Alterne

Oggi tornano a circolare le auto con targa finale dispari. Gli orari in cui le pari non potranno viaggiare vanno dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Domani, invece, libera circolazione per tutti. Venerdì circoleranno le pari mentre domenica è previsto il blocco totale.

CECCANO: LA NUOVA CENTRALINA ANTISMOG POSIZIONATA AL CIMITERO
Il Messaggero FR, 23.02.11 p.40 – di De. Co.
Da ieri, invece, per verificare come vanno le cose nella parte alta, il camioncino dell’Arpa è stato spostato e posizionato al di là dei cancelli del cimitero, affianco ai morti che riposano in pace, e che, per definizione, non respirano. Né che l’aria sia pulita né che sia inquinata. “Ci serviva la corrente elettrica – ha spiegato l’assessore all’ambiente Nicolino Ciotoli – e che la centralina fosse protetta da eventuali gesti di vandalismo. Ecco perché abbiamo scelto quella collocazione”. Collocazione quantomeno inusuale, anche considerando che i morti, sempre per definizione, non guidano automobili. Sullo stesso piazzale del cimitero, tra l’altro, è vietata la circolazione delle vetture dei visitatori a meno che non si tratti dei pochi autorizzati. Certo, si obietterà, la zona risulta, a qualche decina di metri di distanza, sicuramente frequentata dalle automobili, proprio per la presenza del cimitero. La stessa arteria più vicina, via Peschieta, è sicuramente ad alto tasso di circolazione giornaliera, visto che si trova a poca distanza dal popoloso quartiere Di Vittorio, e dal centro cittadino. Ma chissà perché viene da scommettere che i valori registrati dalla centralina del cimitero saranno tutti i giorni entro il limiti previsti dalla legge…