Rassegna stampa 19-20.05.11

MIASMI NELL'AREA INDUSTRIALE DI FERENTINO, PROSEGUONO LE INDAGINI
Il Messaggero Fr 20.05.11 p.34

MIASMI NELL'AREA INDUSTRIALE DI FERENTINO, PROSEGUONO LE INDAGINI
Il Messaggero Fr 20.05.11 p.34
Il sindaco di Ferentino, Piergianni Fiorletta ha emesso ieri pomeriggio un’ordinanza urgente con la quale si decreta da oggi l’interdizione all’accesso ed all’uso delle acque del torrente Alabro, affluente del Sacco. Il tutto in via precauzionale a causa del persistere degli odori nauseabondi che da giovedì sera investono l’area industriale di Ferentino in particolare l’area della Morolense a confine con Morolo. Cattivi odori che hanno avuto l’apice venerdì scorso e martedì sera con l’aria diventata irrespirabile. Da venerdì sono continui i sopralluoghi di Arpa Lazio e carabinieri che hanno individuato lo scarico causa dell’inquinamento ma non ancora la sostanza inquinante e soprattutto chi l’ha immessa nel fiume. Oltre ai prelievi di acqua dal fiume, l’Arpa sta analizzando con appositi strumenti la qualità dell’aria. «Non abbiamo ancora risultati ufficiali, forse domani (oggi,ndr) riusciremo a fornire il nome della sostanza presente nell’aria» hanno spiegato ieri dall’Arpa Lazio. Nell’ordinanza emessa ieri da Fiorletta si legge: «Dopo la nota dell’Arpa che in data 18 maggio comunicava che sono in corso indagini ambientali delle acque del torrente Alabro, nel tratto compreso tra il ponte Asi e la confluenza con il fiume sacco, a seguito della riscontrata presenza di forti odori malsani, è necessario ed urgente a scopo cautelativo e precauzionale, per la salvaguardia della pubblica incolumità, interdire l’accesso al corso d’acqua interessato, nonché qualsiasi uso delle acque del medesimo. L’interdizione è valida per il tratto che va dal ponte della strada Asi alla confluenza con il fiume sacco”. Sarà la forza pubblica e gli uffici del settore ambiente di Ferentino a verificare il rispetto dell’ordinanza. Sull’episodio i carabinieri del capitano Airoldi hanno aperto un’inchiesta contro ignoti. Sull’argomento è intervenuto il consigliere del Pdl, Alessandra Di Legge: «Finora ho preferito aspettare i dati rilevati dall’Arpa. Abbiamo il dovere al di là delle ordinanze d’urgenza di affrontare con serietà il problema. Il sindaco dovrà riferire in Commissione ambiente sull’accaduto». Tra i cittadini intanto cresce la paura ed è allarme.
Em. Pap.

IN ALLEGATO ARTICOLO DI CIOCIARIA OGGI 19.05.11 SUL TEMA

ordinanza N.15 prot. n.12274                                               COMUNE DI FERENTINO                                Ferentino, 18 maggio 2011

OGGETTO: Interdizione all'accesso ed all'uso delle acque del torrente " Alabro"

IL SINDACO
Premesso:

CHE ARPA Lazio con nota Prot. 0042385 del 18.05.2011, assunta al protocollo generale dell'Ente

al n. 12273 del 18.05.2011, comunicava che sono in corso indagini ambientali delle acque del torrente Alabro, nel tratto compteso tra il ponte strada ASI e la confluenza con il Fiurre Sacco, a seguito della riscontrata presenza di forti odori malsani;
che è necessario ed urgente, a scopo cautelativo e precauzionale, per la salvaguardia della pubblica incolumità, interdire l'accesso al corso d'acqua interessato, nonché qualsiasi uso delle acque del medesimo:
VISTA la vigente normativa in materia
RITENUTO di dover adottare provvedimenti cautelativi in materia;
ORDINA
A decorrere dalla pubblicazione del Presente provvedimento e fino al termine delle operazioni che sarà reso noto con apposito provvedimento di revoca:
1. l'interdizione, in via precauzionale, dell'accesso al corso d'acqua denominato "torrente Alabro" per il tratto che va da1 ponte della strada ASI a1la confluenza con il Fiume Sacco; 2. il divieto di adduzione delle acque del corso d'acqua denominato "torrente Alabro" a qualsiasi scopo, per il tratto interessato.
L'interdizione all'accesso di cui al punto 1 non riguarda:
a) personale dell'ARPA Lnzio;
b) personale delle forze dell'Odine.
I provvedimenti di cui alla presente ordinanza hanno validità anche in assenza di apposita segnaletica, per cui risultano sufficienti gli avvisi alla cittadinanza diramati attraverso i rnezzi di informazione.
AVVERTE
– che verranno effettuati conholli da tecnici comunali o incaricati dall'Ente;
– che tutti i trasgressori delle disposizioni contenute nella presente ordinanza saranno sanzionati ai sensi dell'art. 7 bis de1 D.Lgs. n.267 /2000, s.m.i. e ai sensi dell'art. 650 del c.p.
INCARICA
Gli agenti della forza pubblica e gli uffici dei settore V di provvedere alla verifica dell'esecuzione di quanto disposto con il presente atto e di assumere le eventuali iniziative previste in caso di inadempienza secondo quanto indicato dalla vigente normativa.
INFORMA
Che avverso predetto provvedimento è ammesso:
– ricorso al TAR ai sensi della Legge 06.12.1971, n. 1034 e successive modificazioni, entro il termine di 60 gg dalla data di avvenuta pubblicazione;
– ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ai sensi del DPR 24.11.1977, n 1199, entro il termine di 120 gg. dalla data di avvenuta pubblicazione.
DISPONE
– che il presente provvedimento venga reso noto ai cittadini ed agli enti interessati con ìl più ampio utilizzo degli strumenti di informazione e comunicazione (teievisione, radio, giornali, intemet, ecc,) atti a garantire la massima e tempestiva diffusione alla popoiazione;
– che sia effettuata la pubblicazione all'Albo Pretorio.
firmato
Il sindaco
Dott. Piergianni Fiorletta

IL PARCO FOTOVOLTAICO DELLA NESTLE' A FERENTINO
La Repubblica.it 19.05.11

(Teleborsa) – Roma, 19 mag – Alla presenza del Sindaco Fiorletta, del Consigliere Provinciale Giuseppe Patrizi e delle massime cariche aziendali, Nestlé ha inaugurato oggi l'innovativo parco fotovoltaico realizzato presso lo stabilimento di Ferentino, con il supporto tecnico della società Solar Green Energy. L'impianto, si legge in una nota, è tra i primi di questo genere realizzati dal Gruppo in Italia e nel mondo nell'ambito del più ampio progetto "Sole Amico" – sviluppato per la produzione di energia solare – e fornirà tutta l'energia necessaria alla linea di produzione della Coppa del Nonno, lo storico brand che si avvia così a compiere l'anno prossimo i suoi primi 50 anni di successi. L'innovativo impianto è un esempio unico in Italia della presenza sullo stesso sito delle tre tecnologie del fotovoltaico: fisso al suolo, con inseguitori, integrato. I pannelli con inseguitori in particolare sono in grado di seguire il percorso del sole durante la giornata, massimizzando così l'insolazione complessiva; collocati in un'area dedicata all'interno dello stabilimento vanno ad aggiungersi a quello posto a copertura del parcheggio.

Si tratta complessivamente di 7.680 moduli fotovoltaici per una superficie attiva di 13.000 m2 e una potenza installata di più di 2.000 KW, in grado di produrre fino a 2,5 GWh di energia, un quantitativo in grado di soddisfare circa il 14% del fabbisogno energetico dello stabilimento e l'equivalente di quanto serve per soddisfare le esigenze di circa 750 abitazioni.

"Siamo orgogliosi di ospitare qui, nello stabilimento Nestlé Italiana di Ferentino, i rappresentanti della comunità e del territorio in occasione di questo evento, che ci sta particolarmente a cuore – dichiara Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia – Il parco fotovoltaico di Ferentino – il più grande di Nestlé in Italia – è stato fortemente voluto dall'azienda e concretizza in maniera tangibile l'impegno di Nestlé per la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile, un impegno per il Gruppo che si esprime a 360° a partire dalla scelta quest'anno di acquistare energia proveniente solo da fonti rinnovabili".

"A due anni dall'inaugurazione del primo impianto a copertura del parcheggio, è con grande piacere che festeggiamo oggi la conclusione dei lavori del secondo e ancor più innovativo parco fotovoltaico: già all'avanguardia per quanto riguarda i processi di produzione, lo stabilimento si riconferma ora un'eccellenza anche dal punto di vista della gestione delle risorse energetiche – afferma Massimo Maccari, Direttore dello stabilimento – E' per noi una grande soddisfazione poter contribuire al benessere del territorio e della comunità anche nell'ambito della salvaguardia ambientale".

Il progetto fornisce una soluzione coerente con gli obiettivi aziendali di sostenibilità e tutela ambientale in quanto, oltre a permettere la produzione di energia pulita e sicura, il nuovo impianto consente una riduzione di emissioni di CO2 pari a circa 1.500 tons all'anno.

L'iniziativa ben si inserisce pertanto tra le attività sviluppate dal Gruppo nell'ambito del suo più ampio impegno per la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile, coerentemente con la filosofia di Creazione di Valore Condiviso, che significa creare valore a lungo termine non solo per l'azienda, ma anche per la comunità nella quale questa opera.


PALIANO – SISTEMA COMPOSITI E CASO ENERGESCO, INTERVENTO DI STURVI

Ultimissime.net,17.05.11

Il Consiglio Comunale, nella seduta di giovedì 12 maggio, ha approvato all’unanimità due ordini del giorno: uno relativo alle vicende che coinvolgono lo stabilimento palianese della Sistema Compositi, ubicato in località Castellaccio (sulla S.S. Casilina), e l’altro sul caso Energesco per il bando ‘1000 gazebo fotovoltaici con Amea’. “Due anni fa – ha dichiarato ieri nell’assise cittadina il Sindaco, Maurizio Sturvi, spiegando le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione a chiedere la condivisione dell’ordine del giorno sul bando ‘1000 gazebo fotovoltaici con Amea’ proposto nel 2009 dall’ex municipalizzata ai cittadini di Paliano e dei Comuni limitrofi – fui l’unico bastian contrario tra i candidati a sindaco. Feci notare senza mezzi termini l’assurdità della scelta dell’ex Amministrazione Giordani nel patrocinare il bando promosso da Amea Spa (figlio di uno simile emanato dalla Provincia di Frosinone), su iniziativa degli allora Presidente e Amministratore Delegato, Giuseppe Censi e Luciano Scaccia. Ero convinto che si trattasse di una truffa perché, in pratica, si chiedeva ai partecipanti di sottoscrivere un contratto finalizzato alla fornitura dell’impianto; nel contempo, in cambio dell’energia elettrica gratuita per gli usi domestici, si cedevano, con atto notarile, i proventi del GSE a Energesco che si impegnava a pagare le rate del mutuo acceso dall’utente. Dalla stampa apprendiamo oggi che Energesco non starebbe pagando più le rate e che i sottoscrittori sono costretti a rimborsare le banche. Mi risulta persino che ci sono alcune persone che hanno acceso il muto per pagare l’impianto che, però, non è mai stato installato. Non ci voleva molto per mettere insieme gli elementi a disposizione e dedurre che solo una società solida, non certo con 12mila euro di capitale sociale come Energesco, avrebbe potuto sostenere una tale operazione finanziaria. Si chiama buon senso, quello che non hanno dimostrato di avere gli ex Amministratori Comunali in questa come in tante altre situazioni. Personalmente oggi rivendico il merito di aver messo in guardia i cittadini di Paliano anche se, per fortuna, delle quasi cento domande pervenute in Amea solo una ha avuto seguito perché probabilmente, grazie alla nostra campagna di sensibilizzazione, è stato capito cosa si andava a firmare”. Nel testo approvato in Consiglio Comunale si esprime “piena solidarietà a tutti coloro, cittadini e non, che, nell’ambito del progetto ‘1000 gazebo fotovoltaici con Amea’ promosso da Energesco sono stati vittime di ‘raggiri’ con conseguenti danni economico. L’Energesco, infatti, non ha più garantito il finanziamento consesso dalle banche, obbligando in tal modo gli aderenti a sostenere direttamente le spese per dotarsi dell’impianto”. Su proposta dei gruppi di minoranza, recepita e rivista sulla base delle perplessità emerse nel corso del dibattito, il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità anche un Ordine del Giorno sulla Sistema Compositi da inviare al presidente del Tribunale di Frosinone e al Prefetto di Frosinone. L’odg recita: “A seguito delle note vicende che hanno portato al fermo giudiziario l’Amministratore Unico di Sistema Compositi Giampaolo Fiorletta, attualmente recluso nel carcere di Terni come riportato dalla stampa; visto che per i 62 dipendenti della Sistema Compositi c’è una richiesta di Cassa Integrazione Straordinaria in deroga, visti i mancati pagamenti dei contributi assistenziale e previdenziali; visto che l’azienda ha potenzialità professionali e tecniche tali da poter essere oggetto di nuove iniziative imprenditoriali che garantirebbero il futuro dei lavoratori e dell’azienda. Il Consiglio Comunale di Paliano all’unanimità esprime forte preoccupazione in considerazione del quasi fermo produttivo della Sistemi Compositi e la completa assenza di un piano industriale e della gestione dell’azienda a seguito del fermo giudiziario dell’Amministratore Unico, auspica che il Tribunale agisca con propri provvedimenti al fine di garantire la continuazione delle attività e della salvaguardia occupazionale”.

REGIONE LAZIO – Agricoltura: nuovi bandi di finanziamento col Programma di Sviluppo Rurale"

Ultimissime.net,18.05.11

Bandi europei in arrivo nel settore agricolo. Entro la fine di maggio sarà infatti approvata dalla Regione Lazio la riapertura delle pratiche per la richiesta di finanziamenti destinati sia alle PMI sia agli Enti Pubblici, grazie alla definizione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007 – 2013 che regolerà le modalità di accesso alle risorse messe a disposizione dei territori dal Fondo Agricolo Europeo. "Si tratta di una occasione importante che gli operatori del settore agricolo attivi nel nostro territorio non possono lasciarsi scappare". Lo dichiara in una nota Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale Idv e vice presidente dalle Commissione Piccola e Media Impresa della Pisana. "Il Programma favorisce infatti interventi di rilancio finalizzati a rendere competitive le zone rurali della regione, punta a promuovere i processi di ricambio generazionale, l'adeguamento e l'ammodernamento delle aziende agricole, la multifunzionalità e la valorizzazione delle produzioni agricole di qualità. Il PSR appresenta pertanto una politica di sviluppo di lungo periodo che consentirà di potenziare, oltre al settore agricolo, anche i settori alimentare e forestale, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale e alla tutela del paesaggio".
 

COMUNICATO STAMPA

Referendum

Fraleone (Prc-FdS): “Domenica saremo in piazza a Montalto di Castro contro il nucleare”

“Il Prc/Fds del Lazio parteciperà con il massimo impegno alla manifestazione antinucleare del 22 maggio a Montalto di Castro. Dopo il risultato delle elezioni amministrative, che hanno indicato un complessivo spostamento a sinistra e quello straordinario del referendum consultivo della Sardegna, sul nucleare, si avvicina la possibilità di un successo dell'iniziativa referendaria su acqua, nucleare, processo breve, nelle elezioni di metà giugno. Questo evento costituirebbe una reale inversione di tendenza nello scenario politico del nostro paese, non solo perché lo ricollocherebbe sui contenuti piuttosto che sugli schieramenti privi d'identità, ma anche perché rilancerebbe la partecipazione dal basso alla politica. L'appuntamento del 22 maggio a Montalto è una delle tappe importanti nella mobilitazione per raggiungere tali obiettivi”. E’ quanto dichiara la segretaria Prc/Fds del Lazio, Loredana Fraleone.

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio

http://www.federazionesinistralazio.it/

Montalto di Castro, domenica catena umana per fermare il nucleare

In Ambiente
mercoledì 18 maggio 2011 – 14:20:28

MONTALTO DI CASTRO – (m) "Domenica 22 maggio una nuova catena umana antinucleare si terrà a Montalto di Castro, il sito dove era in costruzione la quinta centrale nucleare italiana, poi fermata dal referendum del 1987, e ora al centro del nuovo programma nucleare italiano che potrebbe ripartire dal vecchio progetto di costruire nell'alto Lazio ben due reattori.

Dopo lo straordinario successo dell'iniziativa a Borgo Sabotino (Lt) del mese scorso, i comitati del Lazio “Vota sì per fermare il nucleare” si mobilitano nell'ambito di una delle più grandi manifestazioni antinucleari del paese, che vedrà nel week end dieci catene umane per ribadire che i cittadini sono contrari al ritorno del nucleare, da Caorso a Nardò.

L'appuntamento è per domenica 22 maggio alle ore 10 alla foce del Fiora sul Lungomare Harmine di Montalto Marina, da dove partirà una lunga catena umana sulla spiaggia per preparare la vittoria dei sì ai referendum del 12 e 13 giugno e impedire il tentativo del Governo di cancellare il referendum sull’atomo con il decreto Omnibus.

“Nonostante il silenzio dei grandi media e il tentativo di confondere le idee da parte del Governo, i cittadini tornano a manifestare contro il ritorno del pericoloso nucleare – dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – Proprio da Montalto di Castro, luogo simbolo della vittoria antinucleare nel 1987, Domenica prossima si leverà un nuovo grido, pronti a vincere di nuovo la sfida contro l'atomo”.

“Invitiamo tutti i cittadini ad unirsi domenica prossima alla catena umana sul lungomare di Montalto e a recarsi alle urne il 12 e 13 giugno per decretare la vittoria dei sÌ – afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – Il nuovo programma nucleare italiano potrebbe ripartire proprio dal vecchio progetto di costruire i due reattori a Montalto, nonostante le scelte fatte sul territorio verso le rinnovabili e le produzioni tipiche e di qualità”.

Sin dai prossimi giorni i comitati antinucleare di Montalto di Castro e di Viterbo avvieranno la mobilitazione in vista della catena di domenica. Domani, giovedì 19 maggio, alle ore 17 un flash mob di fronte alla sede della Provincia a Viterbo in via Saffi dirà che “sto nucleare non s'ha da fare!” con una romanzata con Don Rodrigo e Don Abbondio. E sabato 21 maggio, dalle 10 un sit-in con volantinaggio si terrà sul Lungomare Harmine di Montalto, dove dalle 22 ci sarà anche musica No-Nuke al Cuba Libre.

L'iniziativa si inserisce anche nella più ampia mobilitazione europea del 22 maggio “Insieme contro il nucleare” che si terrà nel canton Argovia in Svizzera verso un futuro rinnovabile, e che vede coinvolte oltre 125 organizzazioni. Dalle catene umane organizzate in tutta Italia si leverà anche un grido di protesta “contro la disinformazione e la sordina messa all’appuntamento referendario”. Per avere maggiori informazioni sul programma della manifestazione: www.fermiamoilnucleare.it e http://www.facebook.com/home.php?sk=group_118151341594746.

Per la catena umana di domenica 22, i comitati hanno organizzato anche dei pullman che partiranno da Roma (appuntamento, ore 8 stazione metro Cipro), con prenotazione obbligatoria al 347 2310122” .

Comitato laziale “Vota sì per fermare il nucleare”
 

COMUNICATO STAMPA DEL 20 MAGGIO 2011

AMBIENTE   E  SALUTE

Il Coordinamento per l’Ambiente  di Anagni, informa i cittadini che la situazione ambientale e sanitaria di Anagni  è sempre più preoccupante come i fatti dimostrano.
Si susseguono, quasi quotidianamente, le denunce di singoli cittadini, che si aggiungono a quelle delle associazioni e dei comitati,  per le emissioni e gli scarichi tossici, che infestano l’aria, i terreni e  le acque, e  si susseguono anche  gli interventi delle forze dell’ordine che accertano illeciti da parte di aziende, operanti nel territorio, e denunciano i responsabili.
 
Rispetto a questa situazione il Coordinamento non ha avuto alcuna risposta dall’ARPA in merito alle seguenti domande:
1)      quali sono i dati ad oggi disponibili sull’ inquinamento in località Quattrostrade e nelle aree limitrofe?
2)      A distanza di due anni dall’accertamento  della contaminazione è stata realizzata  una mappa dei rilievi effettuati? Se si perché non viene pubblicata?
3)      E’ avviato un procedimento per individuare la o le fonti causa dell’inquinamento, per definirne la natura e il grado?
 
Appena una settimana fa la Guardia  Forestale ha denunciato la Marangoni per emissione di sostanze tossiche e l’azienda in un comunicato ha risposto che i controlli effettuati dall’ ARPA avevano accertato che tutto era in regola.!!!
Perché l’ARPA provinciale non si pronuncia e chiarisce se questa dichiarazione è veritiera o è falsa? Perché la Direzione dell’ARPA regionale non interviene  sulla vicenda?
 
Da due anni nell’area Quattro Strade di Anagni  vige un’ordinanza di divieto di uso di prodotti agricoli, sostenuta dalle analisi condotte su matrici animali e vegetali dalla locale ASL veterinaria,  che confermano il grave livello di inquinamento, è dunque ora di dare risposte certe ai cittadini.
 
–         perché i controlli nella suddetta area sono stati parziali e inadeguati, e non tengono in considerazione  la necessità di effettuare una caratterizzazione del terreno?
–          perché non si effettuano analisi sulle persone residenti nella suddetta area,  che da anni si alimentano con prodotti della terra contaminati?
–         perché della vicenda non viene investito l’Istituto Superiore di Sanità che in casi analoghi è sempre intervenuto su richiesta degli enti amministrativi e sanitari?
–         perché si insiste nell’ inviare messaggi rassicuranti ai cittadini, mentre nulla è cambiato in questi mesi e la cosiddetta stabilità dei dati disponibili è rassicurante soltanto per gli imbecilli?
–         perché aziende agricole, famiglie di residenti, attività imprenditoriali e commerciali stanno subendo danni economici gravissimi a causa dell’ inquinamento da diossina, PCB, acustico, e non si riconosce il loro diritto di conoscere i responsabili ed essere risarciti?
      
Per queste e molte altre ragioni il Coordinamento rivolge anzitutto al Sindaco, in qualità di autorità responsabile della salute dei cittadini, e al Presidente della Provincia di Frosinone le seguenti e non  rinviabili richieste:
 
Effettuare una seria caratterizzazione del terreno secondo gli standard di legge, al fine di  confermare la presenza di diossine, PCB, metalli pesanti:
·        sottoporre ad analisi  un campione di residenti nell’ area Quattrostrade per verificare lo stato di contaminazione da diossine, PCB, e metalli pesanti;
·        richiedere l’intervento dell’Istituto Superiore di Sanità:
·        affermare con chiarezza le posizioni dell’ Amministrazione in vista del dibattimento al TAR del 14 luglio prossimo, sulla questione Marangoni;
·        difendere,  senza incertezze  e cedimenti le ragioni per impedire la chiusura dell’Ospedale,  presidio insostituibile in un territorio di emergenza ambientale e quindi sanitaria.
 
               I cittadini chiedono alle  Istituzioni “ la  verità “
 
Per le Associazioni: Anagni Viva,  DAS Diritto alla Salute,  Terra Dolce
Per i Comitati: Per Anagni e il suo territorio, Osteria della Fontana, Ponte del Papa, Vox Populi.
 
 
                  Anagni  20 maggio 2011
            
 
Per info:TELEFONARE AL N. 3930723990 
 
www.dirittoallasalute.com