Rassegna stampa 18.02.11

Integrale, mezza pagina taglio alto

Ciociaria oggi 18.02.11 p.24 (cronaca Colleferro)

 

IL COMITATO NO AEROPORTO FROSINONE-FERENTINO SULL' "AEROPORTO DEL BASSO LAZIO"

Integrale, mezza pagina taglio alto

Ciociaria oggi 18.02.11 p.24 (cronaca Colleferro)

 

IL COMITATO NO AEROPORTO FROSINONE-FERENTINO SULL' "AEROPORTO DEL BASSO LAZIO"

Ciociaria oggi 11.02.11 (notizia recuperata)



Eco della Rete

 

COSTITUENTE ECOLOGISTA A FIUGGI, 

SABATO 19 FEBBRAIO 2011 c/o la Biblioteca Comunale dalle ore 10,30 (via Trento e Trieste)
Iniziativa verso la Costituente Ecologista
Per un futuro ecologista: RICOMINCIAMO DAL NOSTRO TERRITORIO
Diamo valore alla nostra terra, un incontro per parlare dei principali problemi ambientali della Provincia di Frosinone e proporre soluzioni concrete.
Interverranno:
Angelo Bonelli: Presidente nazionale dei Verdi
Nando Bonessio: Presidente Verdi Lazio
Francesco Raffa: Assessore Ambiente Comune di Frosinone
partecipano esponenti di:
RETUVASA, Rete per la Tutela della Valle del Sacco
VAS – Verdi Ambiente e Società Frosinone
Fare Verde
ed altre associazioni ambientaliste ed ecologiste
modera Enzo Pirazzi: co-portavoce Verdi della Provincia di Frosinone

Francesco Raffa
Coordinamento provinciale dei VERDI
339.1886677

 

GAIA, BANDO DI GARA PER LA CESSIONE DI DUE RAMI D’AZIENDA

Il Messaggero FR, 18.02.11 p.37 – di An. Mag.

Pubblicato il bando di cessione della Sari Spa. Lo scorso 11 febbraio, il Consorzio Gaia Spa, in regime di amministrazione straordinaria, ha pubblicato due bandi di cessione inerenti altrettanti rami d’azienda. Si tratta della Sari Spa, operante in provincia di Frosinone, e del complesso rappresentato dall’area della sorgente di “Fonte Meo” nel comune di Gavignano (provincia di Roma). Il programma di cessione della Sari era stato depositato il 9 febbraio dello scorso anno dal commissario straordinario di Gaia, Andrea Lolli, presso il tribunale di Velletri mentre l’autorizzazione alla cessione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico è arrivata il 23 marzo 2010. Nel disciplinare (scaricabile dal sito del Gruppo Gaia www.consorziogaia.it), oltre a specificare l’attività della Sari, ossia servizio di trasferenza, deposito, raggruppamento preliminare, compattazione e trasferimento a Colfelice di Ru ed Rasu dai comuni di Frosinone, Ferentino, Giuliano di Roma, Ceccano, Patrica, Morolo e Supino, sono indicati tutti i beni facenti parte del ramo d’azienda, le attività e i contratti in essere. Il termine per presentare un’offerta “formale, irrevocabile e vincolante” è il 15 aprile. E’ prevista la consegna a mano dei plichi. Oltre all’offerta economica verrà valutata l’affidabilità del piano industriale per la prosecuzione delle attività imprenditoriali della Sari Spa.

Cinque giorni 18.02.2011, p. 17

Non tutte le società facenti parti del consorzio Gaia en treranno nella nuova società dei rifiuti annunciata qualche giorno fa dalla Regione. La direzione del consorzio ha annunciato di aver pubblicato lo scorso 11 febbraio due bandi di cessione inerenti altrettanti rami d’azienda. Si tratta della società che opera nel frusinate, Sari Spa, e del complesso rappresentato dall’area della sorgente di “Fonte Meo” nel comune di Gavignano. Due comparti che potranno essere di sicuro interesse per imprenditori dell'area romana che già in passato avevano avanzato ipotesi di acquisto. Saranno gli

unici e forse ultimi bandi del Gaia. Entro un mese la conclusione. Intanto sono iniziati in settimana i primi incontri presso il Ministero dello Sviluppo economico per la costituzione della new company pubblico-privata. Difficile un accordo totalmen te pubblico, così come richiesto alla Pisana dai consiglieri di Sinistra e Libertà. «Credo sia imprescindibile la presenza dei privati – ha commentato ieri Remo Cioce dell'Ugl. Saranno neces sari nuovi investimenti. Chiederemo però – aggiunge Cioce – una maggiorepresenza della parte pubblica per garantire un futuro a tutti i 500 lavoratori».

Il prossimo appuntamento fissato con i sindacati è per il 15 marzo, data della prima proposta regionale.

 

Pm10, Frosinone modifica l’ordinanza. Limitazioni anche ad Alatri. Il 13/3 stop in tutta la Ciociaria?

FROSINONE. TARGHE ALTERNE, PASSA LA LINEA MORBIDA

Dal 21 febbraio 4 giorni a settimana: ma dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20

Il Messaggero FR, 18.02.11 pp.33 (prima) e 35 – di Giampaolo Russo

La nuova ordinanza antismog a Frosinone è stata alla fine firmata. Il provvedimento è notevolmente più morbido rispetto a quello precedente. In particolare, ad essere rivisto, è quello relativo alle targhe alterne che, dal prossimo lunedì e sino al 31 marzo, accompagneranno le giornate dei frusinati. Rivisto, in particolare, l’orario: le targhe alterne scatteranno dalle 9 del mattino (e non più dalle 8) sino alle 13. Poi è stata prevista un’interruzione di tre ore dalle 13 alle 16. Da questa ora e sino alle 20 ripresa del provvedimento.

Ricordiamo che nei giorni di lunedì e mercoledì potranno viaggiare solo le auto con targa dispari mentre il martedì ed il venerdì quelle con targa pari. Nessuna limitazione è prevista per giovedì, giorno di mercato. Potranno circolare liberamente le euro 5 (benzina e diesel) e le auto dotate di Fap (filtro antiparticolato), oltre alle gpl, auto a metano e, ovviamente, qulle elettriche.

Previste, invece, due nuove domeniche ecologiche (il 27 marzo ed il 13 novembre oltre a quelle già previste del 27 febbraio e 13 marzo) che, a dispetto di quanto deciso dal neo comandante della Polizia Locale, Francesco Delvino, tornano ad essere totali. Nei giorni di blocco della circolazione anche le auto meno inquinanti (gpl, a metano, elettriche, euro 4 con Fap) non potranno camminare. «Non è una sconfitta – spiega l’assessore all’Ambiente Francesco Raffa – anche se è normale che riducendo l’orario di applicazione e allargando le maglie le auto in circolazione saranno di più. Si sta prendendo comunque coscienza che il problema non si risolve solo con questi provvedimenti».

Previste, infine, due nuove aree di sosta che potranno essere raggiunte in occasione di targhe alterne e blocchi: Piazzale Europa ed il parcheggio della Questura in via Vado Del Tufo (oltre a piazzale Pertini, parcheggio villa comunale e parcheggi sottostanti piazza Gramsci».

Proprio l’inquinamento, ieri in amministrazione provinciale, è stato al centro della riunione con i Comuni di Frosinone, Ceccano ed Alatri voluta dall’assessore provinciale all’Ambiente Fabio De Angelis: «Dall’incontro – dichiara l’assessore – è emersa la necessità di stimare i contributi emissivi delle diverse sorgenti antropiche: traffico veicolare, riscaldamento domestico, impianti industriali e componente extra provinciale. Infatti, è noto a tutti che l’intervento sul traffico veicolare, da solo, non può avere alcun effetto sulla riduzione delle pm 10 e spesso ai blocchi del traffico corrispondono misure contraddittorie del particolato». Il professor Buonanno dell’Università di Cassino ha illustrato nuove iniziative come l’applicazione di fissativi liquidi vegetali, a base di polimeri naturali completamente biodegradabili, che contrastano la sospensione delle polveri nell’atmosfera. E’ emersa anche la volontà di prevedere una giornata ecologica provinciale (probabilmente il 13 marzo): per sensibilizzare tutta la provincia al problema dell’inquinamento.

 

“M’ILLUMINO DI MENO”: 17 ADESIONI DALLA CIOCIARIA

Il Messaggero FR, 18.02.11 p.33 – di Annalisa Maggi

 

Diciassette adesioni dalla Ciociaria alla campagna radiofonica ‘M’illumino di meno’ che torna, oggi, in occasione della Giornata del Risparmio Energetico. Anche quest’anno Caterpillar, programma cult di Radio 2, ha invitato comuni, associazioni, scuole, aziende e le famiglie a rispettare il “silenzio energetico” facendo spazio, dove possibile, ad iniziative di accensione virtuosa basata sulle fonti rinnovabili. All’imperativo di ‘spegnere lo spreco’, vista la ricorrenza dei 150 anni dall’Unità d’Italia, si chiedeva anche di accendere una scenografia originale a tema tricolore. La provincia di Frosinone è presente nell’elenco degli aderenti all’iniziativa con i comuni di Frosinone, che ha proposto lo spegnimento dell’illuminazione del campanile della Cattedrale di S. Maria e della Villa Comunale, e di Supino che oggi spegnerà per cinque ore la pubblica illuminazione. Giovanna di Frosinone ha dichiarato che “gli alunni di due classi sensibilizzeranno tutti i loro compagni della scuola riportando la propria esperienza quotidiana relativamente al risparmio energetico; inoltre l’insegnante di musica insegnerà tutti gli inni delle passate edizioni”, Rossella di Supino dimezzerà “le luci delle scale – ha scritto – dell’ingresso e del bagno, visto che in questi luoghi non ho mai ricamato!”. E c’è un artigiano di Cassino che “dopo aver istallato i pannelli fotovoltaici ed aver spento tutte le luci” realizzerà una poltrona tricolore a lume di candela. Partecipano anche l’Osservatorio astronomico di Campocatino, impegnato da anni nella lotta agli sprechi dell’illuminazione pubblica e contro l’inquinamento luminoso, e l’agriturismo Il Castagneto di Supino che nel 2010 ha installato 22 Kw di fotovoltaico (di cui 3 Kw a concentrazione con inseguitore), uso di biomassa e solare termico.

 

Dopo l’ordinanza insorge Confindustria

DISCARICA DI VIA LE LAME, IL COMUNE ALLE IMPRESE LIMITROFE: PAGATE LE VERIFICHE

Il Messaggero FR, 18.02.11 p.35

I lavori di bonifica dell’area dell’ex discarica di via Le Lame proseguono. Ma il nuovo step del progetto fa letteralmente insorgere gli imprenditori. Un’ordinanza del Comune di Frosinone infatti, ha disposto che le aziende limitrofe all’ex discarica – che tra l’altro è uno di quei siti inseriti nell’elenco di quelli di interesse nazionale da bonificare – di effettuare piani di caratterizzazione dei terreni dei loro siti produttivi. Fin qui nulla di strano: si vuole verificare l’ampiezza dell’inquinamento sotterraneo provocato dal percolato. Il problema è che l’ordinanza impone alle aziende di fare le verifiche a proprie spese.

Apriti cielo. «La domanda che Confindustria Frosinone si pone, davanti a tale ordinanza, è come possono le imprese situate vicino a una zona il cui inquinamento, palesemente causato da altri, essere coinvolte nelle azioni conseguenti anche sostenendo dei costi? – si chiede l’associazione imprenditoriale – A tale proposito la Corte di Giustizia Europea ha ribadito che è considerato responsabile dell’inquinamento chi ha provocato il danno ambientale assumendosene, conseguentemente, l’onere finanziario. Nel caso dell’ex discarica di via Le Lame però – aggiunge Confindustria – le potenziali cause dell’inquinamento sono facilmente riconducibili e non appare sostanziata la distinzione tra l’inquinamento precedente e quello attuale ed accertata una diretta responsabilità nella genesi del danno a carico delle imprese coinvolte».

Non è chiaro cosa intenda fare ora Confindustria. «Riteniamo assurdo che non siano state ricercate alternative per evitare un coinvolgimento diretto delle aziende in una questione palesemente non da loro causata – si limita a dire l’associazione – Le aziende del territorio, mai come in questo periodo storico, sono un patrimonio da conservare e valorizzare e non da considerare oggetto di penalizzazioni, a nostro avviso non giustificate, oltre quelle che stanno già subendo per gli innumerevoli fattori noti a tutti». 

 

PM10, ANCHE ALATRI È ARRIVATA A 35 SUPERAMENTI

Ordinanza del sindaco: nella ztl dal lunedì e venerdì stop a euro 0 e 1 ed euro 2 diesel

Il Messaggero FR, 18.02.11 p.35 – di Massimo Ceci

Polveri sottili, anche Alatri (dopo Ceccano e Frosinone) da ieri ha oltrepassato il limite di superamenti della soglia di pericolo concessi in un anno dalla normativa europea. Dall’inizio del 2011 infatti sono già 35 i giorni in cui la centralina ha fatto registrare valori più alti dei 50 microgrammi al metro cubo. Il superamento è avvenuto martedì, mentre ieri i valori sono precipitati a 20 microg/mc. A questo punto anche Alatri ha dovuto adeguarsi e il sindaco Costantino Magliocca ha firmato l’ordinanza con i primi interventi in materia di contenimento e prevenzione dell’inquinamento atmosferico: limitazioni alla circolazione stradale, bollino blu e spegnimento dell’auto ai semafori sono i più rilevanti.

Limitazioni blande, va detto, sulla scorta di quanto ha fatto Ferentino. Molto più blande rispetto a Frosione e Ceccano. Secondo l’ordinanza emanata ieri, dal 21 febbraio e fino a diversa disposizione, in Via Alcide De Gasperi, Via Circonvallazione Portadini, Porta San Nicola, Via Melegranate, Porta Portati, SR 155 La Donna (che resta percorribile), Via della Stazione, Via Madonna della Sanità (che resta percorribile), Via Chiappitto (percorribile) e Via La Stazza (percorribile) sono stabilite alcune limitazioni al traffico: nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, è vietata la circolazione agli autoveicoli con caratteristiche emissive Euro 0 benzina, Euro 1 benzina e precedenti; è vietata la circolazione agli autoveicoli con caratteristiche emissive Euro 1 diesel, Euro 2 diesel e precedenti. È anche vietata la circolazione ai ciclomotori e motoveicoli con caratteristiche emissive Euro 0 quattro tempi ed ai ciclomotori e motoveicoli Euro 1 due tempi e precedenti. Le limitazioni non riguardano i veicoli adibiti a servizi di polizia, a servizi pubblici, a compiti di sicurezza, a servizi di protezione civile ed a servizi sanitari.

Sempre dal 21 febbraio al 31 marzo è istituito il divieto di accensione di fuochi all’aperto, inoltre la temperatura degli ambienti residenziali, commerciali e scolastici non potrà essere superiore a 20° C, mentre per gli edifici ad uso industriale ed artigianale a 18° C. Per gli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio il periodo di accensione deve essere ridotto di 2 ore rispetto a quelli consentiti. L’ordinanza va oltre: è vietato l’uso di usare legna da ardere o biomasse per alimentare impianti di riscaldamento con potenza superiore a 35 KW, qualora esista la possibilità di utilizzare combustibili gassosi o Gpl. Infine è obbligatoria la riduzione della temperatura dei seguenti ambienti: cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie, che collegano spazi di abitazioni con cantine, box, garage. Fino a diversa disposizione, è fatto obbligo di spegnimento dei motori per i veicoli merci durante la fase di carico e scarico e gli autoveicoli per soste di durata maggiore di un minuto o in corrispondenza di impianti semaforici. Per chiudere, l’ordinanza prevede che a decorrere dal primo marzo è istituito il controllo dei gas di scarico obbligatorio per tutti i veicoli circolanti. 

COMUNICATO STAMPA 

CENTRO STUDI TOLERUS – WWF

UNA “IDEA CHOC” A FROSINONE E CECCANO

Per combattere il forte inquinamento dell’aria va in scena un Rally che attraversa i due Comuni

Sembrerebbe proprio che dopo l’ultima domenica ecologica con lo stop alle auto a Frosinone e Ceccano non vi sia più traccia di inquinamento nell’aria e che, per attestare un tale “miracolo”, dopo i blocchi del traffico e le targhe alterne, sia tranquillamente possibile realizzare un rally in piena regola.



Infatti sabato 19 e domenica 20 febbraio le due città, fino a ieri le più inquinate della Valle del Sacco, saranno attraversate dalle rombanti macchine del 1° Rally Ronde della Ciociaria, quasi per dimenticare o esorcizzare il triste passato delle libertà negate ai tanti cittadini che hanno dovuto fare a meno dell’auto per giorni interi.



Nell’euforia globale c’è però un dubbio che avanza: siamo veramente sicuri che i livelli attuali delle sostanze inquinanti che da lungo tempo vengono disperse nell’ambiente e respirate dai cittadini consentano di realizzare una tale manifestazione motoristica?



Ci piacerebbe avere dai Sindaci di Frosinone e Ceccano, dal Prefetto e dagli altri Organi competenti in materia di salute pubblica una totale rassicurazione in tal senso.



Sarebbe davvero imbarazzante e scioccante vedere poi dal lunedì successivo la ripresa dei divieti di circolazione sospesi solo per consentire lo svolgimento del Rally che sicuramente non aiuterà (poco o tanto che sia) a ripulire l’aria dagli agenti inquinanti.



Sarebbe l’ennesima beffa per la cittadinanza, visto che non è la prima volta che manifestazioni motoristiche si snodano lungo le queste città determinando un ovvio e inutile aggravio di inquinamento.



Specie in questo momento così fragile per l’ambiente all’interno di questi centri abitati, sarebbe una brutta dimostrazione di “distrazione amministrativa”. Sarebbe, infine, la prova della reale attenzione di chi ci amministra nei confronti della qualità della vita della cittadinanza, messa troppo spesso in secondo piano rispetto ad altri interessi.



Confidando comunque nel fatto che ogni passaggio di questa vicenda sia stato attentamente vagliato e che ogni decisione sia stata presa nel pieno rispetto delle norme vigenti e delle popolazioni residenti, restiamo in attesa di risposte alle nostre richieste.



Le nostre organizzazioni sono pronte ad approfondire, anche in senso giudiziario, eventuali sospetti di inadeguata tutela della salute pubblica da parte di chi ne aveva il compito istituzionale.



Roma, 18 febbraio 2011

COMUNICATO STAMPA

Acqua all’arsenico

Bonelli (Verdi), Peduzzi (Fds) : “Le istituzioni brancolano nel buio”



“Cosa sta facendo la Regione Lazio per uscire dall’emergenza dell’acqua potabile all’arsenico in molti comuni del Lazio? – a chiederlo Angelo Bonelli e Ivano Peduzzi, rispettivamente capogruppo regionale dei Verdi e della Federazione della Sinistra, che non esitano a definire “insoddisfacente la riunione odierna della Commissione Ambiente durante la quale, anziché trovare soluzioni concrete, è emerso un panorama confuso e frammentario nel quale le istituzioni e gli enti territoriali sembrano più attente a non creare allarmismo che ha garantire il rispetto delle normative”.

“In primo luogo – affermano – chiediamo che sia applicato, senza se e senza ma, il principio di massima precauzione per salvaguardare la salute dei cittadini; in secondo luogo riteniamo sia necessario chiarire che il limite alla concentrazione dell’arsenico nell’acqua potabile è quello fissato dall’Unione Europea in 10 microgrammi litro e che ad oggi nessun comune del Lazio, e ribadiamo nessuno, ha ottenuto alcuna deroga. Qualora la ottenesse, cosa che giudichiamo poco probabile, sarebbe in via transitoria, e solo al fine di realizzare quegli interventi strutturali per risolvere il problema”.

“Il ruolo delle altre istituzioni – ribadiscono Bonelli e Peduzzi – non deve essere quello di sindacare in maniera arbitraria sui limiti alla concentrazione dell’arsenico, ma quello di farli rispettare per tutelare la salute dei cittadini. Questo significa, in primo luogo, avviare continui monitoraggi propedeutici alla realizzazione degli interventi strutturali e, in secondo luogo, rendere disponibili su internet i dati che emergono dai controlli affinché i cittadini possano essere informati direttamente sulla qualità dell’acqua che consumano”.

“L’unica novità della giornata – dichiarano Bonelli e Peduzzi – è quella della nomina governativa della Presidente Polverini a Commissario per l’emergenza arsenico. Alla luce di tale nomina – concludono – le ricordiamo che non potrà dare interpretazioni arbitrarie su limiti e sulle deroghe, come hanno fatto fino ad oggi i dirigenti regionali, ma dovrà intervenire per abbassare immediatamente, con mezzi straordinari, la concentrazione d’arsenico nell’acqua e per realizzare gli interventi strutturali finalizzati alla risoluzione del problema”.



Ufficio Stampa Fds Regione Lazio