Rassegna stampa 22-23.03.11

VENGONO DA COLLEFERRO LE ARMI DELLA GUERRA LIBICA

Ecco la notizia  quotidiana 23.03.2011 pubblica integralmente il nostro comunicato odierno.

«Sembrano resti di epoca arcaica»
Sandra Gatti: tra una settimana avremo un quadro chiaro

Il Messaggero Frosinone, 23.03.11, Gia.Rus., pag. 34
 

VENGONO DA COLLEFERRO LE ARMI DELLA GUERRA LIBICA

Ecco la notizia  quotidiana 23.03.2011 pubblica integralmente il nostro comunicato odierno.

«Sembrano resti di epoca arcaica»
Sandra Gatti: tra una settimana avremo un quadro chiaro

Il Messaggero Frosinone, 23.03.11, Gia.Rus., pag. 34
 
I ritrovamenti che stanno emergendo a De Matthaeis, là dove è prevista la nascita del complesso residenziale “I Portici”, potrebbero essere di epoca arcaica e quindi non avere nulla a che fare con il complesso termale scoperto nel 2007 nell’area adiacente. La Soprintendenza dei Beni Archeologici di Roma al momento non si sbilancia e predica prudenza: «Forse tra una settimana – dichiara la responsabile dell’area di Frosinone, Sandra Gatti – potremo essere più precisi ma dai primi accertamenti escluderei che quei resti possano appartenere al complesso termale emerso nel 2007. Piuttosto sembrano resti di età arcaica. Gli scavi proseguiranno con la supervisione di una nostra archeologa». Al momento, è bene precisare, sono emerse vicino al confine con la villa comunale (dove tra l’altro dovrebbe essere realizzata la strada e non l’edificio) una serie di pietre allineate che potrebbero far pensare alla base di un antico edificio. Gli imprenditori, chiamati in causa, intendono precisare: «Stiamo facendo tutto alla luce del sole – spiega Carlo Vellucci – e già nel febbraio del 2010 abbiamo eseguito in via preliminare, prima di indire il concorso internazionale di progettazione, un’accurata indagine con la strumentazione del georadar che ha fatto emergere come l’area fosse quasi completamente pulita. Il quasi si spiega con il rilevamento di possibili presenze, tutte da confermare, ma al di là del palazzo che ospita la vetreria, lontano dagli attuali sondaggi. Sondaggi che, è bene precisare, sono seguiti dalla Soprintendenza e che abbiamo voluto eseguire prima del rilascio del permesso a costruire. In questo modo, se si dovesse scoprire qualcosa, si potrà modificare il progetto secondo le esigenze che emergeranno». Intanto anche il comune di Frosinone si muove. La commissione cultura presieduta da Gerardina Morelli è stata convocata per martedì prossimo alle 9,30 con un unico punto all’ordine del giorno: i ritrovamenti a De Matthaeis. «Intanto vogliamo comprendere – dichiara la Morelli – cosa si sta verificando in quell’area. Chiederemo di eseguire un sopralluogo per verificare che tipo di scoperte stanno emergendo. Alla riunione saranno presenti anche un rappresentante delle associazioni e l’assessore alla Cultura». E proprio l’assessore alla Cultura, Angelo Pizzutelli, ha dichiarato: «Al momento – afferma l’assessore – si deve ancora comprendere cosa effettivamente sta emergendo in questi giorni. Nel caso in cui ci trovassimo di fronte a reperti da tutelare, valuteremo le eventuali azioni da intraprendere, interessando il Ministero dei Beni Culturali deputato a finanziare determinate opere di salvaguardia che il Comune, da solo, non è in grado di affrontare». Sulla questione si muove anche il Museo Archeologico di via XX Settembre che ha formalmente inviato una nota al dirigente del settore Urbanistico, Matteo Capuani, offrendo un supporto ed una collaborazione tecnico scientifica. Proprio in un volume “Lazio e Sabina” di Giuseppina Ghini, si evince che l’area oggetto degli scavi di questi giorni è stata inserita nel Ptpr (piano territoriale paesistico regionale) del 2007. In quest’area si ritiene possano esserci o i resti di un’antica villa romana oppure i resti di materiale fittile-arcaico. Nei
prossimi giorni se ne saprà di più.
 
La Consulta delle Associazioni ha convocato per sabato una conferenza stampa (ore 11, sala riunioni del Consiglio comunale). «L’arch. Luca Oropallo ed il dott. Francesco Antonucci, restauratore e storico locale, illustreranno il contenuto della lettera inviata agli Enti preposti e agli Amministratori e la relativa documentazione che verrà distribuita agli intervenuti», spiegano dalla
Consulta delle Associazioni.
 
Ricordiamo che Retuvasa sostiene l'iniziativa delle 22 associazioni.
 

La battaglia contro le PM10. Domenica nuovo blocco del traffico. Iniziativa sul fiume: “Che Cosa vediamo oggi”
«Misure antismog, in Regione per cambiarle». Il Comune accoglie le lamentele dei commercianti: pochi risultati, tanti disagi.
 
Il Messaggero Frosinone, 22.03.11, pag. 34, Gia.Rus
 
Alla scoperta del fiume Cosa durante la domenica ecologica. E’ questa l’iniziativa promossa dall’assessore all’Ambiente, Francesco Raffa in occasione del blocco del traffico previsto per domenica prossima. “Che Cosa vediamo oggi” è il nome della manifestazione che prevede di portare i cittadini di Frosinone a conoscere degli angoli naturalistici di tutto rispetto del fiume che attraversa il capoluogo a pochi passi dal centro cittadino. L’appuntamento è per le 10,30 nei pressi del ponte del fiume Cosa in via Caio Maio, la strada che collega via Mària a via Maniano, in pratica alle spalle di De Matthaeis. Accompagnati dal dottor Massimo Ciccarelli esperto in ecosistemi acquatici illustrerà il ruolo ecologico, paesaggistico e sanitario del fiume. Per chi vorrà si potrà scendere sul greto del fiume, con scarpe o stivali idonei si potrà passeggiare lungo le sponde del fiume ed osservare le specie acquatiche, faunistiche e vegetali della zona. L’area è facilmente raggiungibile nonostante il blocco del traffico (dalle 8 alle 18) in quanto la strada non è sottoposta a restrizioni.
Sul fronte della battaglia antismog il Comune accoglie le istanze che nei giorni scorsi sono state avanzate da associazioni di commercianti e comitati sul farsi carico dell’esigenza di una diversa applicazione del piano anti smog. «Andremo alla Regione – afferma l’assessore Raffa – per verificare la possibilità di un’interpretazione diversa di questo piano. Porteremo i risultati e le azioni che abbiamo intrapreso sino al 31 marzo e chiederemo di valutare la possibilità di percorrere strade alternative che non siano unicamente concentrate sui blocchi del traffico o le targhe alterne. Il comune di Frosinone, l’abbiamo ribadito tante volte, del resto non ha fatto altro che applicare delle disposizioni regionali, al contrario di altre città che hanno gli stessi problemi. E poi bisognerà fare un resoconto finale degli effetti di questi provvedimenti».  A quanto sembra, sinora blocchi del traffico e targhe alterne non hanno migliorato granché la situazione. A ieri sono stati 53 i giorni di superamento dei valori misurati dalla centralina di via Puccini allo Scalo a fronte, nello stesso periodo dello scorso anno senza targhe alterne, di 48 superamenti. Sinora, quindi, il 2011 nonostante l’applicazione del piano regionale non solo non ha visto miglioramenti ma addirittura il dato è peggiorato. Da qui il convincimento che queste disposizioni oltre a creare disagi alla popolazione e danni economici alle attività presenti sul territorio non servono a migliorare la salubrità dell’aria che respiriamo. I commercianti dal canto loro hanno più volte chiesto di rivedere queste disposizioni. Il 31 marzo sarà l’ultimo giorno di targhe alterne. Poi se ne riparlerà a novembre. I commercianti sono, però, sul piede di guerra: vogliono scongiurare i blocchi e le targhe alterne già previste nel mese di dicembre. La battaglia è solo all’inizio.
 
Energie rinnovabili bloccate: a rischio 2500 posti
Il Messaggero Frosinone, 22.03.11, pag. 34
 
Energie rinnovabili: ordini bloccati dai clienti e filiera del fotovoltaico paralizzata. A denunciarlo è la Cna. Per la provincia di Frosinone si parla di oltre 500 aziende, tra impiantistica, ed edilizia e di 2.500 addetti che direttamente ed indirettamente lavoravano nella filiera, e che presto potrebbero anche restare senza lavoro. Le aziende impiantistiche ed edili della provincia di Frosinone devono infatti fare i conti, dopo anni di crescita e di investimenti, con la rimodulazione delle tariffe degli incentivi del conto energia prevista dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico il 3 marzo. 
Un decreto apertamente contestato dalla Cna in tutta Italia, che prevede tariffe incentivanti applicate agli impianti allacciati alla rete entro il 31 maggio 2011, mentre per quelli allacciati dopo tale data gli incentivi saranno rimodulati e disciplinati con un successivo decreto da emanare, comunque, entro il 30 aprile 2011.  Ma fino a quella data a regnare è l’incertezza. «Una batosta – come è stata definita dal Presidente della CNA di Frosinone Giovanni Proia – per un settore che stava conoscendo una fase di crescita importante, e aveva permesso alle imprese di installazione di “compensare” gli effetti della crisi con gli impianti fotovoltaici. “Il mercato si è bloccato il giorno dopo – commenta Proia – e pensare che le aziende avevano ingranato, e le commesse non mancavano. Ora, chi aveva intenzione di fare un investimento, ha fermato tutto. Bisogna immediatamente intervenire o gli effetti saranno durissimi sul territorio”. Preoccupazioni che saranno portate a conoscenza dei Parlamentari, dei Consiglieri Regionali eletti nella provincia di Frosinone”. “La filiera – spiega Proia– non è composta solo da chi installa; ma da professionisti come geometri, architetti, ingegneri, e da aziende che realizzano i tetti e i supporti di cemento.”
 

GRIDO D'ALLARME DELL'’UNIONE GIOVANI INDIPENDENTI DOPO LO  STRARIPAMENTO…

Cronache cittadine 23.03.2011
COLLEFERRO – Dai responsabili locali dell’Unione Giovani Indipendenti riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.    “Il 17 Marzo 2011 sulla città di Colleferro, insieme agli altri territori della Valle del Sacco, si è abbattuta una serie di violenti temporali che ha causato ingenti danni alle infrastrutture cittadine. Nonostante alcune conseguenze del maltempo fossero inevitabili, se ne è verificata una che sicuramente non lo era affatto: l’allagamento della stazione di Colleferro e della zona circostante. Tale evento pare essere dovuto all’innalzamento dell’argine di fronte, atto a proteggere la nuova Farmacia Comunale.
    Il fiume Sacco in caso di forte maltempo, prima della costruzione di quest’ultima, esondava sul territorio sul quale ora sorge la nuova farmacia non provocando danni ingenti
alla città.  La costruzione di questo edificio ha portato a un innalzamento dell’argine del fiume Sacco che si trova di fronte la nuova farmacia; il fiume, così, alla prima occasione di piena ha sondato scavalcando l’argine opposto alla farmacia e ricoprendo completamente i binari della stazione di Colleferro. Le conseguenze sono state disastrose: tutte le corse dirette a Cassino, Caserta e Napoli sono state sospese provocando enormi disagi ai passeggeri. Un treno è rimasto addirittura bloccato alla stazione di Colleferro Relativamente a questo fatto   vorremmo sapere dalle autorità competenti quali misure ha adottato questa amministrazione per mettere in sicurezza gli argini del fiume Sacco, (che ricordiamo è sottoposta a regimi commissariali per quanto riguarda l’inquinamento da bhch) ? E se non sono state prese contromisure sufficienti, ci chiediamo il perché, vista la ciclicità di tale evento?  Preso atto che il Sacco è un fiume inquinatissimo e sottoposto a bonifica, conosciuto per l’omonimo scandalo ambientale, perché se ne permette ll’esondazione ciclica in corrispondenza delle piogge, non se ne pulisce il letto e non viene affiancato da argini di costante altezza? uali saranno le relative conseguenze ambientali e sanitarie di un’esondazione di questa portata? Secondo noi questa sitauzione è l' ennesima negligenza di un’amministrazione comunale troppo impegnata a  farsi campagna elettorale in vista delle prossime elezioni  che non è capace di essere vicina ai veri problemi di una città a cui basterebbe una visione lungimirante da parte di amministratori realmente interessati alla cittadinanza e non solo alla loro X sul modulo elettorale”.

ALLUVIONE. MONTI LEPINI,  LA XVIII COMUNITA' MONTANA CHIEDE  700MILA EURO DI DANNI
Strade dissestate ed edifici pericolanti, specie nelle aree di campagna. Inviata alla Regione una Stima del disastro ambientale

Cinque giorni 23.03.2011
La XVIII Comunità Montana dei Monti Lepini presieduta da Loris Talone si è attivata prontamente per far fronte alla difficile situazione che il maltempo dei giorni scorsi  ha  provocato.  In  quasi tutti i comuni facenti parte di questo ente ci sono stati diversi disagi; i danni maggiori  hanno  interessato  la viabilità,  la  segnaletica stradale oltre che le abitazioni  private.  Per  questo motivo la giunta ha redatto un atto con il quale si trasmette alla Regione, assessorato  all’Ambiente,  tutta la  documentazione  per  la precisa identificazione dei danni  e  soprattutto  per  la richiesta  di  un  contributo straordinario  di  700  Mila euro  (da  una  prima  stima dei  tecnici)  per  il  risarcimento. «Ci siamo mossi sin dai primi  segnali  di  necessità  – spiega  Cesare  Ferretti  assessore all’Ambiente – perché  i  danni  sono  stati  veramente  ingenti  e  sin  da subito  l’assessore  Marco Mattei si è dimostrato molto disponibile  (in  queste  ore con una serie d’incontri la Regione sta definendo nel dettaglio come intervenire e  come  indirizzare  i  soldi ndr)  e  con  i  ragazzi  della Protezione Civile di Segni, ai quali va il nostro plauso, abbiamo effettuato una serie d’interventi, nei pressi di  via  Casilina  nel  tratto inondato  dall’acqua  tra Anagni e Colleferro, siamo stati  a  Montelanico  dove ha straripato il torrente Rio ed in via della Mola a Segni, oltre  che  sulla  via  Ariana tra Artena e Colleferro»

ANAGNI. DI NUOVO SCHIUMA ALLE QUATTRO STRADE
 
La Provincia FR, 23.03.11, p. 20
 
Schiuma alle Quattro Strade, periodica e puntuale. Ormai non è una novità: ieri mattina la coltre di schiuma è tornata a ricoprire il canale che accoglie le acque provenienti dal depuratore della Marangoni, alle quali si aggiungono quelle che, noti ed ignoti, conferiscono senza il minimo preventivo trattamento. Del caso si sono occupati a turno Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Municipale, Arpa Lazio… e corposi faldoni riempiono ormai le scrivanie dei magistrati.
Le indagini, seguite negli ultimi tempi dal Cap. Airoldi dei CC e dal Lgt Ceglie della GdF, avrebbero appurato la tesi sostenuta fin dall'inizio dalla dirigenza Marangoni: nel grosso pozzetto installato nel piazzale superiore dalla nota azienda costruttrice di pneumatici, che accoglie le acque meteoriche e quelle trattate provenienti dal depuratore, sono presenti allacci eseguiti da piccoli imprenditori della zona; i quali non solo evitano di dichiarare gratitudine nei confronti di chi li ha favoriti con adeguato comportamento, ma non userebbero (almeno non tutti) le accortezze necessarie, atte ad evitare lo spargimento di liquami "tal quale".
Nel giallo ci sarebbe un ulteriore giallo: le autorizzazioni all'esercizio delle diverse attività, commerciali artigianali e/o imprenditoriali in genere, rilasciate dall'amministrazione comunale. Come è possibile, si sono chiesti gli uomini della Benemerita e le Fiamme Gialle, aver ottenuto il placet all'attività, in assenza di idoneo impianto di depurazione? Esiste la certificazione obbligatoria rilasciata dalla Asl?

Anagni. Ancora schiuma nel fiume vicino a una fabbrica: nuovo allarme
 
Il Messaggero Frosinone, 23.03.11, pag. 36, P.Car.
 
Ancora un caso di schiuma banca ad Anagni, nella zona del Rio Mola Santa Maria, nei pressi della ditta Marangoni. Una situazione che, purtroppo, è diventata abituale nelle ultime settimane. Il caso di ieri è in questo senso praticamente la fotocopia di quanto accaduto almeno una decina di volte negli ultimi mesi: ancora la segnalazione da parte dei residenti della schiuma biancastra che galleggiava sul corso d’acqua nei pressi della zona del depuratore della ditta anagnina; ancora una volta poi l’intervento delle forze dell’ordine e del personale Arpa. Che ha prelevato, una volta sul posto, campioni di materiale schiumoso. Che saranno come gli altri prelevati prima, analizzati nei prossimi giorni, per cercare di capire effettivamente da cosa dipenda il fenomeno che sta allarmando gli abitanti della zona. Difficile pensare però che si possa poi risalire facilmente alle cause del fenomeno. Che rimangono, almeno per il momento, ancora ben nascoste. Nelle scorse settimane l’anomalia era stata segnalata direttamente anche dalla stessa Marangoni, che si era ad un certo punto rivolta da sola all’Arpa, denunciando quanto stava accadendo. Evidente la motivazione: far capire a tutti che il fenomeno della schiuma bianca non sarebbe causato dagli scarti di lavorazione dell’industria ciociara. E del resto più volte la dirigenza della Marangoni ha criticato contro una visione delle cose che considererebbe la ditta stessa una specie di capro espiatorio, unico responsabile dei disastri dell’ambiente circostante.


RIPI. IL CIRCOLO DI LEGAMBIENTE SI MOBILITA PER LA CAMPAGNA ANTINUCLEARE
 
La Provincia FR, 23.03.11, p. 12, di Claudio Giuliani
 
Il circolo Legambiente di Ripi si mobilità per la campagna antinucleare. Recependo le indicazioni della sezione regionale dell'associazione, che sta promuovendo l'iniziativa "100 Piazze per il Clima", il presidente Carlo Troccoli ha esposto per le vie del paese lo stendardo contro il nucleare per scongiurare una qualsiasi attività di questo scopo sul territorio di Ripi. L'iniziativa contro l'energia nucleare non si limiterà solamente all'esposizione del manifesto. Sono previsti infatti in futuro momenti di sensibilizzazione, informazione, dibattiti, banchetti informativi sul nucleare e una promozione per la raccolta firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per lo sviluppo dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili (che terminerà a fine anno). Lo stendardo è stato esposto sul balcone di un abitazione che affaccia sulla centralissima Piazza della Vittoria.

M.S.G. CAMPANO. SCOVATA DISCARICA PERICOLOSA
 
La Provincia FR, 23.03.11, p. 19, di
 
I carabinieri della stazione di Monte San Giovanni Campano hanno individuato un ingente quantitativo di pneumatici e lastre di amianto, oltre a rifiuti di altro genere, rinvenuti in località Cornacchione, a ridosso del torrente demaniale Amaseno.
Prosegue senza sosta il lavoro dei militari finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati ambientali. Ieri mattina gli uomini del maresciallo Bruno Avitabile hanno individuato un'area di circa 270mq, interessata all'incontrollato abbandono di rifiuti speciali pericolosi. Il terreno di proprietà privata, in cui sono stati abbandonati disparati rifiuti è stato delimitato in attesa della bonifica a cura dei proprietari, già informati per gli adempimenti di competenza.
Un'operazione per contrastare gli scempi ambientali, voluta dal Comandante Provinciale, il Colonnello Antonio Menga, che vanta una grossa esperienza in materia di tutela dell'ambiente e dal Comandante della Compagnia di Sora Luca Cesaro. Una pattuglia, coordinata per l'occasione dal maresciallo Avitabile, ha individuato il sito preso di mira dai soliti trasgressori ambientali che vi hanno abbandonato amianto, pneumatici e altri rifiuti. Pneumatici finiti anche nel torrente demaniale. Continua dunque l'opera di prevenzione e repressione in materia ambientale, spesso esperita da iniziative da parte degli uomini della Benemerita.
Nicoletta Fini

 
COMUNE DI FROSINONE
ASSESSORATO ALLA TUTELA  AMBIENTALE
0775.2651 – 393.9084854
servizi.ambientali@comune.frosinone.it
 
In occasione della DOMENICA ECOLOGICA del 27 marzo 2011 
SI SVOLGERÀ L’INIZIATIVA ECOLOGISTA SUL FIUME COSA DAL TITOLO 
  “Che Cosa vediamo oggi ?”
 
L’APPUNTAMENTO È  NEI PRESSI
del ponte sul fiume Cosa lungo VIA CAIO MARIO
(“nuova” strada di collegamento tra via Mària e via Maniano)
DALLE ORE 10,30ALLE ORE 12,30
dove il dottor MASSIMO CICCARELLI, esperto in ecosistemi acquatici,
illustrerà il ruolo ecologico, paesaggistico e sanitario
del fiume per il proprio territorio.
 
 
LA MANIFESTAZIONE SISVOLGERÀ IN DUE FASI:
1.    Una breve illustrazione delle caratteristiche di un corso d’acqua,osservato dal ponte sito lungo la via Caio Mario, che potrà essere raggiunto molto comodamente a piedi o in bicicletta e che si trova fuori dal settore interessato dalle limitazioni del traffico;
2.    Per chi lo desidera, si potrà scendere sul greto del fiume, con stivali o scarpe idonee, ad osservare gli organismi viventi nascosti tra i sassi e la vegetazione riparia, con la spiegazione dei ruoli ecologici delle varie forme di vita acquatiche presenti.
 
               L’Assessore alla Tutela Ambientale                                        Il Sindaco
           Prof.  Francesco Raffa                                             Dott. Michele Marini