Rassegna stampa 11.08.11-12.08.11

Frosinone. Dopo le revisioni della Regione, piano Cdr-Cdu in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. 120.000 mc per 3500 nuovi residenti [ma quali?]
Il Messaggero 12.08.11, p.31 – di Giampaolo Russo

Se ne parla da anni ma ora, il piano urbanistico Cdr-Cdu, quello diventato famoso come il quadrilatero d’oro posto tra via Monti Lepini, via Cicerone, via Vado del Tufo e via Piave si appresta a sbarcare in consiglio comunale (o forse solo in Giunta visto che sono intervenute nuove disposizioni in materia, ora al vaglio della struttura tecnica del Comune) per l’approvazione definitiva.

Frosinone. Dopo le revisioni della Regione, piano Cdr-Cdu in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. 120.000 mc per 3500 nuovi residenti [ma quali?]
Il Messaggero 12.08.11, p.31 – di Giampaolo Russo

Se ne parla da anni ma ora, il piano urbanistico Cdr-Cdu, quello diventato famoso come il quadrilatero d’oro posto tra via Monti Lepini, via Cicerone, via Vado del Tufo e via Piave si appresta a sbarcare in consiglio comunale (o forse solo in Giunta visto che sono intervenute nuove disposizioni in materia, ora al vaglio della struttura tecnica del Comune) per l’approvazione definitiva.
Recepite le istanze della Regione Lazio che ha considerato boschiva un’ampia area a ridosso del Rio Cannavariccio determinando un abbassamento complessivo delle cubature del 12%, il nuovo piano di zona è stato oramai delineato. Si tratta di un’area di 601.150 metri quadrati dove verranno realizzate cubature per quasi 120 mila metri cubi capaci di ospitare 3500 nuovi residenti. «I ritardi con i quali arriviamo all’approvazione di questo piano – spiega l’assessore all’Urbanistica, Fernando Picchi – sono dovuti alla scelta della Regione Lazio di considerare boschiva una fascia di territorio più ampia rispetto a quella prevista inizialmente intorno al fosso Rio. Avremmo anche potuto ricorrere contro questa decisione ma abbiamo deciso di attenerci a questa scelta per non perdere altri anni prima della decisione finale».
Ecco come sarà organizzato il nuovo quartiere.

Infrastrutture.
Oltre all’allargamento delle arterie preesistenti se ne realizzeranno ben tredici nuove di penetrazione. Prevista una nuova strada, una sorta di parallela tra la Monti Lepini e via Aldo Moro: da via Cicerone passando attraverso i palazzi D’Itri il nuovo collegamento toccherà via Landolfi transitando di fatto nel cuore del nuovo quartiere. Queste opere verranno realizzate dal Comune attraverso i fondi ricavati dagli oneri concessori. Previste anche sette ampie rotatorie nelle varie intersezioni viarie programmate.

Cubature.
Sei le macro zone in cui è suddiviso il Cdr-Cdu: la A si svilupperà alle spalle del complesso residenziale La Torretta e con un volume edificatorio complessivo di circa 23 mila metri cubi. In quest’area sorgerà anche un parco a verde del fosso Rio di oltre 5 mila metri quadrati che confina con via Vado Del Tufo tra via del Casone e via Cicerone. La zona B riguarda invece la porzione di territorio che da via Del Casone guarda via Tommaso Landolfi: qui sono cinque le aree delimitate per costruire per un totale di 23 mila metri cubi. La sezione C riguarda l’area tra via Landolfi e via Piave presenta le volumetrie maggiori (ben 25 mila). L’area D è il territorio che dalla Monti Lepini guarda verso via Vado del Tufo di fronte alla piastra dei Cavoni. Qui le volumetrie da sviluppare sono 20 mila. C’è poi la zona E già parzialmente realizzata dal comprensorio Funari alle spalle dell’Henry Hotel (circa 5 mila metri cubi di nuovo volume). Infine la zona F di altri 5 mila metri cubi di costruzioni posta tra via Del Casone, via Landolfi nell’area alle spalle del Sacro Cuore.