Rassegna stampa 24.07.11-27.07.11

RS IN ELABORAZIONE

Aeroporto di Frosinone
Assemblea organizzativa del fronte no aeroporto mercoledì 27 luglio alle 20.45, presso i locali del CESV, via Pierluigi da Palestrina, Frosinone (accanto al cinema ARCI)

Iannarilli, per l'aeroporto ci vuole una società pubblico-privata, insieme a fondi europei. Protocollo d'intesa con Belle Air, la pista albanese si fa concreta.
Il Messaggero FR 27.07.11 pp. 29 (prima) e 30

La notizia è dell’altro giorno: una compagnia di bandiera è intenzionata a metter piede in Ciociaria.

RS IN ELABORAZIONE

Aeroporto di Frosinone
Assemblea organizzativa del fronte no aeroporto mercoledì 27 luglio alle 20.45, presso i locali del CESV, via Pierluigi da Palestrina, Frosinone (accanto al cinema ARCI)

Iannarilli, per l'aeroporto ci vuole una società pubblico-privata, insieme a fondi europei. Protocollo d'intesa con Belle Air, la pista albanese si fa concreta.
Il Messaggero FR 27.07.11 pp. 29 (prima) e 30

La notizia è dell’altro giorno: una compagnia di bandiera è intenzionata a metter piede in Ciociaria.
Si tratta di Belleair, 300 dipendenti e sei anni di attività alle spalle, in servizio nel Lazio al momento dal Terminal 3 di Fiumicino con soli voli diretti a Tirana e Prishtina. «Sono in evidente sofferenza – ha spiegato il presidente della Società Aeroporto di Frosinone, Gabriele Picano – ecco perché hanno mostrato molto interesse per il polo di Frosinone. Sarebbero disposti – ha aggiunto – non soltanto a fare scalo ma anche ad aiutarci economicamente».
Letta così, questa notizia sembrerebbe aprire grandi scenari non solo per il futuro aeroporto, ma per tutta l’economia del Basso Lazio.
Ma se si allarga l’orizzonte e si analizzano le situazioni di tutti gli aeroporti nazionali, ecco che qualche riflessione va fatta.
Innanzitutto, tra le 30 aerostazioni italiane, non ce n’è una con un capitale interamente privato (come nel caso di Frosinone). In tutte c’è sempre una componente pubblica e una privata che però è sempre minoritaria. Le presenze di capitali privati sono più numerose nell’Aeroporto di Ancona Falconara, Bologna Marconi, Siena Ampugnano, Rimini Vassura e Lametia Terme.
Ci sono altri aeroporti, invece, il cui capitale è interamente pubblico, come ad Alghero dove il capitale è tutto regionale.
Secondo aspetto da considerare è quello dei bilanci: ebbene, i conti di tutti e 30 gli aeroporti italiani sono, da anni, in rosso. Persino Firenze Peretola che, fino a tre anni fa, aveva un bilancio che si aggirava attorno al pareggio, ora è in rosso (la perdita è di 1.332.047 euro).
Va ancora peggio per l’Aeroporto di Alghero dove la perdita è di 4.577.317 euro, mentre Genova è in perdita di 1.231.751 euro, poco meno di Cuneo che registra un disavanzo di 1.356.213 euro. In rosso anche Rimini (-2.170.375 euro) e Trapani (-2.491.428 euro).
Ebbene, fino a quando le perdite ricadono su una società a prevalente capitale pubblico, le conseguenze certamente pesano, ma godono di una elevata capacità di assorbimento. Ma il discorso cambia radicalmente quando in gioco ci sono capitali interamente privati.
Se infatti, il capitale fosse tutto versato da società private, quali sarebbero le conseguenze?
Chi rischierebbe capitali propri sapendo di non trarre profitti ma, peggio, di andare incontro a perdite più o meno pesanti?
«Queste riflessioni – osserva il presidente della Provincia, Antonello Iannarilli – sono legittime e io stesso nutro perplessità su una società con capitali interamente privati».

Extra Valle. Il consigliere regionale Ivano Peduzzi: negato l'accesso alla discarica di Roncigliano mentre era in corso il collaudo tecnico (26.07.11)
 

COMUNICATO STAMPA
Peduzzi (Prc-FdS): “Negato sopralluogo alla discarica di Roncigliano”

“Nonostante ne avessi fatto richiesta formale alla direzione dell’assessorato regionale competente, e senza alcun rispetto per il ruolo ispettivo che riveste un consigliere regionale, mi è stata negata oggi la possibilità di entrare nella discarica di Roncigliano mentre era in corso il collaudo tecnico, statico ed amministrativo del settimo invaso da parte del collaudatore scelto dall’azienda Pontina Ambiente Srl e dei due ispettori della Regione Lazio”. E’ quanto chiede il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, mentre si trova davanti al sito di Roncigliano insieme a una folta delegazione del coordinamento contro l’inceneritore di Albano.

 “Considerate le numerose criticità del sito – sottolinea Peduzzi – avevo chiesto di prendere parte alla verifica odierna che rappresenta l'ultimo atto necessario per concedere il nullaosta e iniziare così a sversare i rifiuti nell'invaso”.

“Tale autorizzazione è a dir poco prematura – afferma Peduzzi –  soprattutto alla luce dei due ricorsi amministrativi presentati la settimana scorsa dal coordinamento cittadino di Albano al Tar del Lazio, rispetto ai quali ben otto comuni su 10 del bacino dei Castelli romani si sono costitutiti ad adiuvandum”.

“Come rilevano i cittadini stessi – prosegue Peduzzi – i ricorsi si basano su evidenze non trascurabili: la prima e principale problematica riguarda l’estrema vicinanza dell'invaso dalle abitazioni civili, la seconda l’inquinamento delle falde sottostanti la discarica certificato dall’Arpa Lazio, la terza i pareri negativi della Asl Rmh in merito agli errori e alle omissioni progettuali e di costruzione nella realizzazione del settimo invaso e infine la contrarietà dei comuni dei Castelli. Come se non bastasse, l'invaso non risulta possedere i requisiti previsti per le zone sismiche, come appunto Albano”.

“A seguito dell’atteggiamento ostruzionista assunto oggi nei nostri confronti e alla luce delle tante criticità evidenziate – conclude Peduzzi – il coordinamento cittadino ha spedito una lettera di diffida al collaudatore scelto dall’azienda Pontina Ambiente Srl e ai due ispettori regionali, affinché non venga rilasciato alcun nullaosta senza prima aver verificato tutte le condizioni che sono oggetto di ricorso al Tar”.  

“Dal canto nostro – conclude Peduzzi – oltre a sostenere i cittadini in ogni azione che vorranno perseguire, annunciamo un’interrogazione urgente alla presidente Polverini su tale vicenda”.

 

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio