Rifiutiamoci!!!

 
Rifiutiamoci!
 
Campagna di mobilitazione contro il progetto TMB

Per un ciclo virtuoso dei rifiuti, per dire basta all'economia della monnezza.

 

Cittadini e realtà associative della Valle del Sacco hanno deciso di promuovere una campagna di mobilitazione contro la realizzazione dell'impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) a Colleferro, nei pressi della discarica di Colle Fagiolara. Vecchi inceneritori malmessi , mega-discariche e nessun beneficio.

Questo è il ciclo dei rifiuti della Valle del sacco, un sistema vecchio e al collasso con il quale la popolazione è costretta a vivere senza poter avere alcuna voce in capitolo.
“L'economia della monnezza” continua ad essere attiva e regala guadagni facili a chi gestisce gli impianti mentre i cittadini subiscono i danni ambientali di questa gestione scellerata dei rifiuti.
Perché opporsi?
La Regione Lazio e il Comune di Colleferro vogliono costruire un impianto di trattamento Meccanico Biologico nei pressi della discarica di Colle Fagiolara, a due passi da una scuola superiore, da un quartiere residenziale e a meno di 100 metri dal parco naturale “La Selva” . 

L'impianto presenta delle criticità poiché, come scritto nel progetto,  produrrà combustibile da rifiuto, materiale  quindi destinato agli inceneritori di Colleferro e frazione organica stabilizzata che confluirà nella discarica.
E' necessario opporsi poiché un simile impianto manterrà in vita gli inceneritori e la discarica di Colleferro e non ci sarà nessun miglioramento nella gestione dei rifiuti.
 
La campagna Rifiutiamoci:
“Rifiutiamoci” intende ribadire che non è accettabile continuare a basare lo smaltimento dei rifiuti su discariche e inceneritori.
I cittadini e le associazioni che la sottoscrivono credono fortemente che sia possibile applicare pratiche sostenibili al fine di ottenere una riduzione dei rifiuti.
Nella Valle del Sacco, molti comuni hanno ancora percentuali irrisorie di raccolta differenziata e la maggior parte dei rifiuti finisce nella discarica di Collefagiolara.
Non è ammissibile pensare di autorizzare un impianto simile senza prima aver applicato sul territorio una seria svolta sostenibile, capace di risolvere il problema dei rifiuti e di salvaguardare la salute delle comunità.
 
La campagna vuole esporre delle richieste precise all'amministrazione comunale di Colleferro e alla Regione Lazio
 
Il fermo dell'Impianto TMB
 

-La chiusura degli Inceneritori e della discarica
 
-L'avvio della raccolta differenziata porta a porta
 

L'irresponsabilità del  Comune di Colleferro
Come garante della salute di una comunità, il Sindaco di Colleferro deve esprimersi chiaramente su questa vicenda e deve dare delle risposte concrete, ricordando che esistono dati sanitari e studi epidemiologici che attribuiscono agli impianti di smaltimento di Colleferro una grossa colpa: quella di contribuire all'aumento di malattie respiratorie e cardiovascolari nei cittadini di Colleferro e dei comuni limitrofi.
 
Rifiutiamoci di essere cittadini di serie B

Rifiutiamoci di dover pagare con la salute
 

 
Rifiutiamoci!
 
Campagna di mobilitazione contro il progetto TMB

Per un ciclo virtuoso dei rifiuti, per dire basta all'economia della monnezza.

 

Cittadini e realtà associative della Valle del Sacco hanno deciso di promuovere una campagna di mobilitazione contro la realizzazione dell'impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) a Colleferro, nei pressi della discarica di Colle Fagiolara. Vecchi inceneritori malmessi , mega-discariche e nessun beneficio.

Questo è il ciclo dei rifiuti della Valle del sacco, un sistema vecchio e al collasso con il quale la popolazione è costretta a vivere senza poter avere alcuna voce in capitolo.
“L'economia della monnezza” continua ad essere attiva e regala guadagni facili a chi gestisce gli impianti mentre i cittadini subiscono i danni ambientali di questa gestione scellerata dei rifiuti.
Perché opporsi?
La Regione Lazio e il Comune di Colleferro vogliono costruire un impianto di trattamento Meccanico Biologico nei pressi della discarica di Colle Fagiolara, a due passi da una scuola superiore, da un quartiere residenziale e a meno di 100 metri dal parco naturale “La Selva” . 

L'impianto presenta delle criticità poiché, come scritto nel progetto,  produrrà combustibile da rifiuto, materiale  quindi destinato agli inceneritori di Colleferro e frazione organica stabilizzata che confluirà nella discarica.
E' necessario opporsi poiché un simile impianto manterrà in vita gli inceneritori e la discarica di Colleferro e non ci sarà nessun miglioramento nella gestione dei rifiuti.
 
La campagna Rifiutiamoci:
“Rifiutiamoci” intende ribadire che non è accettabile continuare a basare lo smaltimento dei rifiuti su discariche e inceneritori.
I cittadini e le associazioni che la sottoscrivono credono fortemente che sia possibile applicare pratiche sostenibili al fine di ottenere una riduzione dei rifiuti.
Nella Valle del Sacco, molti comuni hanno ancora percentuali irrisorie di raccolta differenziata e la maggior parte dei rifiuti finisce nella discarica di Collefagiolara.
Non è ammissibile pensare di autorizzare un impianto simile senza prima aver applicato sul territorio una seria svolta sostenibile, capace di risolvere il problema dei rifiuti e di salvaguardare la salute delle comunità.
 
La campagna vuole esporre delle richieste precise all'amministrazione comunale di Colleferro e alla Regione Lazio
 
Il fermo dell'Impianto TMB
 

-La chiusura degli Inceneritori e della discarica
 
-L'avvio della raccolta differenziata porta a porta
 

L'irresponsabilità del  Comune di Colleferro
Come garante della salute di una comunità, il Sindaco di Colleferro deve esprimersi chiaramente su questa vicenda e deve dare delle risposte concrete, ricordando che esistono dati sanitari e studi epidemiologici che attribuiscono agli impianti di smaltimento di Colleferro una grossa colpa: quella di contribuire all'aumento di malattie respiratorie e cardiovascolari nei cittadini di Colleferro e dei comuni limitrofi.
 
Rifiutiamoci di essere cittadini di serie B

Rifiutiamoci di dover pagare con la salute