Aggiornamento emergenza neve in Ciociaria, plauso ai Carabinieri di Anagni, intanto CODICI presenta esposti su disservizi

Alcuni articoli odierni da Il Messaggero, cronaca di Frosinone, 09.02.12, pp. 32-34

Plauso anche all'ospedale di Anagni (Diritto alla salute)
Leggi anche la testimonianza di Nik Lauretti (Anagni Caput Mundi)
                                                                                                                                                                
p. 32, di SACHA SIROLLI

«Stiamo facendo il massimo per mettere in sicurezza tutti i cittadini, ma non riusciamo ancora a raggiungere tutte le zone dove si trovano le famiglie isolate». A dirlo è Ernesto Tersigni sindaco di Sora dove sono sempre bloccate nel gelo sotto due metri di neve alcune famiglie che vivono a nord della città. Sono ancora senza luce (e riscaldamento) da venerdì alcuni abitanti della Valpara, Compre, S.Vincenzo Ferreri, Campopiano, Valleradice, Forcella, Pescosolido e Campoli, tutte zone sul versante appenninico dove anche l’acqua scarseggia, messe in ginocchio dalla straordinaria ondata di maltempo che ha spezzato in due la città di Sora: dal centro al Nord (S.Lucia, via Marsicana, Valfrancesca) la neve arriva fino a 2 metri e le strade diventano sempre più impraticabili a causa di ghiaccio e alberi caduti. E’ qui che Comune, Esercito, forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile sono in H 24 per salvare la vita a donne, bambini, anziani e malati che rischiano di morire assiderati, portandogli viveri e medicine.
 

Alcuni articoli odierni da Il Messaggero, cronaca di Frosinone, 09.02.12, pp. 32-34

Plauso anche all'ospedale di Anagni (Diritto alla salute)
Leggi anche la testimonianza di Nik Lauretti (Anagni Caput Mundi)
                                                                                                                                                                
p. 32, di SACHA SIROLLI

«Stiamo facendo il massimo per mettere in sicurezza tutti i cittadini, ma non riusciamo ancora a raggiungere tutte le zone dove si trovano le famiglie isolate». A dirlo è Ernesto Tersigni sindaco di Sora dove sono sempre bloccate nel gelo sotto due metri di neve alcune famiglie che vivono a nord della città. Sono ancora senza luce (e riscaldamento) da venerdì alcuni abitanti della Valpara, Compre, S.Vincenzo Ferreri, Campopiano, Valleradice, Forcella, Pescosolido e Campoli, tutte zone sul versante appenninico dove anche l’acqua scarseggia, messe in ginocchio dalla straordinaria ondata di maltempo che ha spezzato in due la città di Sora: dal centro al Nord (S.Lucia, via Marsicana, Valfrancesca) la neve arriva fino a 2 metri e le strade diventano sempre più impraticabili a causa di ghiaccio e alberi caduti. E’ qui che Comune, Esercito, forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile sono in H 24 per salvare la vita a donne, bambini, anziani e malati che rischiano di morire assiderati, portandogli viveri e medicine.
 


Viceversa da viale San Domenico al Sud di Sora, verso Carnello e Isola del Liri le strade diventano man mano più pulite e lì c’è acqua, luce, tutto. Tersigni però è preoccupato dall’allarme meteo di Protezione Civile e Prefettura di Frosinone, quest’ultima ha annunciato forti nevicate già dalla notte di giovedì 9 febbraio. Chiuse le scuole, sospeso il mercato con la città ancora in emergenza (corso Volsci e cimitero comunale chiusi causa caduta lastre di ghiaccio dai tetti) per affrontare la nuova ondata di maltempo. «Il centro d’accoglienza, istituito presso la scuola Achille Lauri, continua ad essere aperto al pubblico e svolge regolarmente le attività a supporto della popolazione», dice il sindaco Tersigni. Ieri sera è arrivata una famiglia di tre persone che rischiava l’assideramento. Il centro, molto apprezzato dal presidente della Regione Renata Polverini nella sua visita a Sora, resterà operativo per tutto l’arco delle 24 ore e può essere contattato anche telefonicamente al 0776825356. «Abbiamo già ricevuto moltissime richieste di soccorso alle quali stiamo dando concreta risposta. I nostri operatori si stanno occupando della distribuzione di medicinali e di prestare assistenza a quanti non possono raggiungere le strutture sanitarie. Il Centro continua ad ospitare tutti coloro che si trovano ancora a vivere condizioni di disagio nelle proprie abitazioni», afferma Tersigni. L’associazione Codici intanto ieri ha presentato tre esposti penali al Commissariato di Polizia di Stato di Sora «per far luce sui disservizi e sulle gravi inadempienze dei quali sono tuttora vittime migliaia di cittadini del frusinate», spiega l’associazione. Gli esposti riguardano:  i disservizi stradali della provincia di Frosinone legati al maltempo;  il distacco della fornitura elettrica della struttura sanitaria Ss. Trinità in località S. Marciano a Sora;  il distacco della fornitura elettrica delle utenze sia private che pubbliche.

p. 33, di STEFANO DE ANGELIS

A una settimana dall’emergenza neve, in Ciociaria subentra un altro problema in chiave prevenzione vista la nuova allerta meteo per il fine settimana. «E’ finito il sale, comprese le scorte da distribuire». L’allarme è stato lanciato ieri dalla Prefettura. «Stiamo cercando di attivarci per reperire sale. Abbiamo un elenco delle ditte fornitrici e comunque stiamo facendo tutto il possibile per evitare carenze importanti. Stamani (ieri) al Comando dei Vigili del fuoco dove è stata istituita l’Unità di crisi (luogo di riferimento per la distribuzione agli enti, Ndr), arrivavano continue richieste da parte dei Comuni, ma il sale era terminato». E’ quanto ha spiegato il viceprefetto aggiunto Francesco Cappelli. Le uniche quantità di sale al momento disponibili, dunque, sarebbero quelle di cui sono già in possesso Comuni o Protezione civile. Ma a questo punto, spiegano dal Palazzo del Governo, in assenza della proclamazione dello stato di emergenza, si porrebbe il problema di chi dovrà pagare le ulteriori forniture. Strada alternativa per saldare l’acquisto di altro sale, sarebbe lo stanziamento di fondi regionali ad hoc. E ieri, fino a esaurimento, il Comune di Frosinone ha iniziato a distribuire sale ai cittadini in tre diversi punti: all’interno della Questura e nel parcheggio adiacente nonché nei giardinetti di Largo Turriziani.
All’unità di crisi arrivano le segnalazioni dei Comuni sui disagi. «Le principali criticità sono legate alla mancanza di energia elettrica», continua Cappelli. In mattinata in Ciociaria erano circa 4mila le utenze al buio, scese a 2.500 in serata. In provincia, il black out ha interessato 76mila utenze per un totale di circa 240mila cittadini. E ciò ha comportato anche il blocco degli impianti di riscaldamento. Nei vari Comuni sono stati attivati ben 130 gruppi elettrogeni. Entro stasera, comunque, tutte le utenze dovrebbero tornare in funzione. E i guasti sulla linea elettrica, hanno causato ripercussioni sul rifornimento idrico. Ieri l’Acea Ato 5 ha comunicato che sono stati riattivati i siti delle adduzioni di Posta Fibreno, Carpello, Mola dei Frati, Morolo, Piglio, Montenero (centrale di sollevamento), Ceccano (escluso colle Alto), Serrone, Anagni e Ferentino (Colle Roanzo). Parzialmente fuori servizio per mancanza di elettricità, spiega Acea Ato 5, resta il pozzo di Canneto (lungo l’asse Arpino-Pico-Castro dei Volsci). Con un gruppo elettrogeno, invece, è stato alimentato in serata l’impianto di sollevamento di Capofiume, a Collepardo. Stessa operazione è prevista per oggi alla sorgente di Canneto. «Migliora nettamente anche la situazione della viabilità – continua Cappelli -, qualche problema c’è ancora su alcune strade comunali. E’ stato garantito uno spazzaneve solo per la Frosinone-Sora. Non ci sono più comuni isolati, ma in alcuni centri montani, come Esperia, Viticuso, Acquafondata, l’area di Monte Scalambra, e Ferentino si registrano ancora difficoltà per i cittadini». Diverse famiglie, infatti, sono ancora bloccate in casa, impossibilitate a spostarsi con propri mezzi. Intanto, sono arrivati altri militari per rimuovere la neve: ieri ne erano impegnati 100 a Frosinone e 50 nel sorano. E in Ciociaria, entro oggi, giungeranno anche squadre di taglialegna: «Abbiamo acquistato cinquemila pale che saranno distribuite nel Lazio, in particolare nell’alto Frusinate – ha detto la governatrice Polverini -. A disposizione dell’unità di crisi di Frosinone ci saranno anche squadre di taglialegna della protezione civile nazionale dalle regioni del nord, che verranno utilizzate» anche «per continuare a pulire gli accessi alle reti elettriche». Il piano neve della Regione per la nuova allerta meteo prevede anche l’attivazione di «punti strategici» per il coordinamento: per la Ciociaria, a Sora.
E ora, mentre incombe il rischio di gelate, si prevede una nuova nevicata. Il prefetto di Frosinone ha inviato una circolare a tutti i comuni, chiedendo una più efficace e tempestiva attivazione delle strutture di intervento.

p. 34, di EMILIANO PAPILLO

Ferentino e i comuni di Morolo, Sgurgola, Supino e Patrica stanno cercando di tornare lentamente alla normalità dopo le abbondanti nevicate. Ma la situazione resta ancora molto difficile a Ferentino e a Patrica. Nel centro ernico continua a mancare elettricità ed acqua in diverse zone, parte delle Tofe, Roanzi Vallone, San Liberatore, Cartiera, Pigna Castello, San Rocco Montecchie, mentre a Porciano la corrente elettrica va e viene. Per cercare di risolvere il problema, l’Enel ha inviato decine di tecnici. «La situazione è molto difficile in alcune zone di campagna ci sono ancora 80-90 cm di neve, è difficile raggiungere i luoghi per lavorare. Abbiamo risolto il problema in località Pareti, ma per altre zone, malgrado siamo ben 40 tecnici all’opera giorno e notte, ci vorrà ancora del tempo», ha confessato un tecnico Enel. Il sindaco Fiorletta ha approvato con la giunta lo stato di calamità naturale e inviato la documentazione agli Enti preposti. «Una quantificazione dei danni è ancora presto, ma siamo sull’ordine dei 20 milioni di euro. Basti pensare che è crollata parte del Vescovado oltre a decine di capannoni», ha spiegato l’assessore Francesco Battisti. Ieri sono arrivati due mezzi inviati dal Genio Civile. Il sindaco Fiorletta ha emesso un’ordinanza. Si ordina ai proprietari di case, titolari di negozi, bar, esercizi commerciali di rimuovere la neve dai marciapiedi antistanti le loro proprietà, di non spandervi acqua per evitare il ghiaccio. Inoltre ha ordinato ai cittadini di fare manutenzione alle fronde degli alberi, rimuovere la neve dai rami e non invadere la carreggiata. A Porciano la situazione più tragica con oltre un metro di neve e 400 cittadini isolati. I carabinieri l’altro giorno hanno portato medicine, latte, acqua, pane e pasta oltre a benzina per almeno un gruppo elettrogeno. I cittadini alla vista dei militari si sono lasciati andare ad applausi e ringraziamenti. Da brividi il racconto di una coppia di anziani che vive in un container. Sono raggiungibili solo a piedi. Si è scaldata con le candele, con la poca legna che è riuscita a rimediare nei boschi e con il calore di quattro torce. «Vivere in un container è già dura, ora da sei giorni siamo isolati dal mondo. Non avevamo più da mangiare, ringraziamo il capitano Airoldi per il prezioso aiuto», ha dichiarato l’anziana coppia. Si sta provando a pulire la strada ma occorre urgentemente il sale. Ci sono tanti bambini. Per scaldarli le famiglie che possiedono un camino li hanno ospitati nelle loro casa. Lunedì è prevista la riapertura delle scuole.