Rassegna stampa 15.07.11-17.07.11

RS in elaborazione

La Provincia di Frosinone contro i nuovi sub-ato previsti dal Piano regionale rifiuti
Il Messaggero Fr 17.07.11 p. 33 (prima) – di Denise Compagnone

RS in elaborazione

La Provincia di Frosinone contro i nuovi sub-ato previsti dal Piano regionale rifiuti
Il Messaggero Fr 17.07.11 p. 33 (prima) – di Denise Compagnone
Fuori Anagni e Paliano. Dentro Gaeta, Minturno, Spigno Saturnia e Castelforte. Nel nuovo Piano regionale dei Rifiuti la provincia di Frosinone cambia i suoi confini, almeno per quanto riguarda il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. I tre comuni del sud pontino, infatti, almeno così come stanno le cose attualmente, rientrerebbero nel “sub-ato” di Frosinone, uno dei cinque facenti parte dell’unico Ato regionale. Anagni e Paliano, invece, rimarrebbero fuori, essendo accorpati con il sub-ato di Roma. Una proposta che ieri ha lasciato insoddisfatti i referenti provinciali del Consiglio delle Autonomie Locali riunitosi per esprimere parere obbligatorio sul Piano Regionale dei Rifiuti. Le perplessità, rappresentate dall’assessore al riordino istituzionale Giuseppe Paliotta per conto del presidente della Provincia Antonello Iannarilli riguardano soprattutto la sostenibilità di tali eventuali modifiche: «Solo nominalmente si tratta di una compensazione» ha affermato Paliotta considerando i circa 50.000 abitanti in entrata e 50.000 in uscita. «Ma poi nel periodo estivo, i comuni del sud pontino sopportano una pressione antropica di una popolazione che arriva fino a 250.000 abitanti, con un insopportabile aumento della produzione di rifiuti che non potremmo sopportare». Come conseguenza immediata verrebbe poi meno, secondo Paliotta, il principio dell’autonomia della gestione del ciclo dei rifiuti: «E invece – continua l’assessore – è giusto che ogni Provincia tratti e smaltisca i rifiuti di proprio territorio». Stesso punto sul quale ha battuto anche il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani che ha concretizzato le sue perplessità in emendamenti, poi votati insieme al parere sul piano proposto dalla Giunta, definito come «non coerente con l’impianto normativo e istituzionale esistente che attribuisce alle Province competenze in materia di rifiuti». Insomma un ostacolo importante al via libera al piano che, dopo il parere del Cal, potrà essere approvato dal Consiglio regionale solo con la maggioranza assoluta, ovvero con 36 voti favorevoli. Nel frattempo mentre a Fiumicino e sul litorale romano si protesta contro l’individuazione proprio in quel sito della nuova discarica di Roma, anche in Ciociaria si comincia già a pensare alla collocazione della nuova discarica – «a gestione totalmente pubblica» come ha specificato l’altro giorno l’assessore provinciale all’ambiente Fabio De Angelis -, dopo Cerreto a Roccasecca. Anche in questo caso polemiche e proteste non mancheranno.

Ascensore inclinato di Frosinone, il Comune avvia la risoluzione del contratto. Allo studio una seconda linea
Il Messaggero Fr 17.07.11 p.33 (prima) e 34 – di Luciano D'Arpino
Da 24 giorni l’ascensore inclinato che collega la parte bassa con la parte alta della città è bloccato per un guasto. Da 24 giorni i circa 700 utenti di media che hanno imparato a utilizzare questo importante mezzo di mobilità alternativa protestano inutilmente e, da altrettanti giorni, il Comune sta cercando di farlo riparare dalla ditta che per contratto (37 mila euro l’anno) ne cura la manutenzione, la Teknoprogetti di Cassino, senza cavarne un ragno dal buco. Ieri, però, la possibile svolta nella vicenda con il Comune che ha avviato la risoluzione del contratto per presunte inadempienze della ditta. Ma ora i tempi per la riapertura dell’ascensore si allungheranno di molto: «Non sarà così – replica sicuro l’assessore Paris – perché nelle more dell’espletamento di una nuova gara d’appalto noi possiamo chiamare un’altra ditta specializzata che intervenga per risolvere il problema urgente che abbiamo e il cui costo sarà imputato in danno alla ditta uscente».
Da 24 giorni l’ascensore inclinato che collega la parte bassa con la parte alta della città è bloccato per un guasto. Da 24 giorni i circa 700 utenti di media che hanno imparato a utilizzare questo importante mezzo di mobilità alternativa protestano inutilmente e, da altrettanti giorni, il Comune sta cercando di farlo riparare dalla ditta che per contratto (37 mila euro l’anno) ne cura la manutenzione, la Teknoprogetti di Cassino, senza cavarne un ragno dal buco.
Ieri, però, la possibile svolta nella vicenda con il Comune che ha avviato la risoluzione del contratto per presunte inadempienze della ditta: «Abbiamo avviato la risoluzione – conferma l’assessore ai Lavori pubblici Sergio Paris – perché, nonostante i ripetuti solleciti, la ditta non è intervenuta con tempestività e non ha risolto definitivamente il difetto del mancato allineamento delle porte che provoca l’allarme nel sistema bloccando l’impianto. Un fatto che, nel primo anno di funzionamento dell’ascensore inclinato, si è verificato centinaia di volte senza che sia stato risolto in modo definitivo. Durante l’ultima settimana, poi, per causa della ditta non è stato possibile fare i collaudi della nuova linea via cavo che controlla la funzionalità dell’impianto».
Bene, ma adesso, sarete senza ditta di manutenzione e i tempi per la riapertura dell’ascensore si allungheranno di molto: «Non sarà così – replica sicuro l’assessore Paris – perché nelle more dell’espletamento di una nuova gara d’appalto noi possiamo chiamare un’altra ditta specializzata che intervenga per risolvere il problema urgente che abbiamo e il cui costo sarà imputato in danno alla ditta uscente. E questa è una cosa che contiamo di fare già da lunedì in maniera tale da far ripartire l’impianto con la massima celerità possibile, entro la prossima settimana».
Anche perché con l’impianto in funzione il Comune incassa una media di 500 euro al giorno: «Ma soprattutto perché – spiega ancora l’assessore – oramai rappresenta un vero e proprio servizio pubblico che fa parte integrante del sistema di mobilità urbana a cui i frusinati non sono più disposti a rinunciare e su cui il Comune punta molto per diminuire il traffico tra la parte bassa e la parta alta della città».
Proprio in questi giorni, poi, con l’aggiungersi degli eventi spettacolari estivi l’impianto fermo per guasto rappresenta una vera iattura. «E’ per questo motivo – conclude Paris- che stiamo puntando decisi alla realizzazione della seconda linea dell’ascensore inclinato e ci fa piacere che anche esponenti dell’opposizione condividano questo obiettivo. Con due linee sarebbe molto più difficile che si verifichi nuovamente un lungo stop dell’impianto così come è avvenuto in questi giorni».